inverno

Autunno: una giornata in casa senza impazzire.

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Care Mamme,

vi confido che in questi giorni la mia creatività è andata sotto le scarpe. Il cambio repentino di tempo, temperature ed abitudini, mi ha narcotizzato le idee.

Volevo scrivere qualcosa di divertente, utile ed originale, ma non mi veniva in mente niente.

Poi, ho pensato che forse, molte di voi sono nel mio stesso stato di letargo psicofisico, o per lo meno, in bilico tra la gioia di non sudare più, avere più tempo libero perché i bambini sono a scuola, bearsi dei colori dell’autunno – e la pesantezza del pensiero di un inverno da affrontare tra influenze, mal tempo e ritmi serrati.

Ho riflettuto che una giornata a casa con i bambini, quando piove e non ci sono impegni fuori casa, può essere devastante per tutte e non solo per un’estatiana convinta come me.

Quindi bando alle ciance! Cosa possiamo fare per non arrivare alla fine di una giornata casalinga, con i capelli dritti, le occhiaie ai piedi e l’umore stile Diavolo della Tasmania?

Ecco cosa ho imparato negli anni e che devo rispolverare per la nuova stagione:

  • PROGRAMMARE LA GIORNATA:  Per non avere la sensazione che le ore ci sfuggano di mano e non accorgersi alle 19 di non aver messo a cuocere il brodo, meglio scrivere una lista delle cose fondamentali da fare ed alternarle ai momenti di gioco e relax. Inseriamo dei momenti creativi, dei giochi super amati e delle pause cibo e riposo. Inutile cercare di fare dei lavoretti di bricolage per due ore, se avete due bambini sotto i 4 anni…sarebbe un suicidio per tutti! E non pretendiamo nemmeno di spacciare per momento relax, guardare tutti insieme la tv sintonizzata su “Abito da sposa cercasi”, perché non è un momento relax, è un diabolico sotterfugio!
  • ABOLIRE LA FRETTA: Una volta che abbiamo fatto una tabella di marcia (non ritmata al millisecondo sia chiaro), godiamoci tutti i vari momenti, senza essere prese dalla frenesia di “se mi sbrigo faccio prima e posso fare altro”, perché rischiamo di stressarci ed innervosirci senza motivo. Un giorno che non abbiamo orari imposti dall’esterno, non imponiamoli noi stesse. Se i bambini ci chiedono di saltare sul letto e ridono e scherzano come pazzi, non diciamo loro “basta” per rifare i letti.
  • PENSARE DA BAMBINI: Sintonizziamoci con i nostri figli. E divertiamoci. La giornata casalinga vincente, è quella che non si preoccupa delle briciole sparpagliate per casa o dei giochi da rimettere a posto. E’ quella che nutre il nostro buonumore con la possibilità di stare in pigiama e non tenere il conto delle caramelle mangiate. E’ quella per cui la mega montagna di panni da saltare, può diventare una montagna da scalare. E in cui si possono lavare i piatti tutti insieme anche se per farlo ci mettiamo il quadruplo del tempo ed il pavimento poi sembrerà una palude.

 

Questi consigli, li scrivo a voi e a me stessa. Perché modificare le giornate in funzione della brutta stagione, mi ha sempre creato tantissime difficoltà. Poi prendo il via, ma partire è dura.

Confesso di cadere spesso e volentieri nel tranello dell’apatia. Comincio la giornata beandomi di non dover fare le corse e arrivo a metà mattinata con il cervello in pappa e stanca mentalmente come se fossero le 22.

E considerate che io amo stare in casa e pure i miei figli!

Quindi se voi odiate farlo, vi sono ancora più nel cuore!

Ma per stare bene in casa, bisogna considerare la giornata non come 12 ore in cui annoiarsi o massacrarsi di lavori domestici, ma come un’ATTIVITA’, così come andare in gita o ad un compleanno.

 

Proviamoci e facciamoci sapere come va!

 

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Ma i bambini come si sentono?

| settembre

Settembre. Quasi.

Noi mamme non parliamo d’altro che dell’estate che sta volgendo al termine e di tutte le cose da fare per l’imminente rientro scolastico.

Ci sono le raggianti, che dopo aver sudato 78343 camicie per aver giocato a Tetris con orari di lavoro e centri estivi, o a braccio di ferro con figli capricciosi – e a tiro alla fune tra doveri e relax, non vedono l’ora di poter stare qualche ora SOLE. Parolacce volgarissime cantate a squarciagola mentre stanno sul water SOLEEEEEEEE, mangiando due merendine insieme. Sì quelle che “Due assolutamente no, fanno malissimo, ti viene mal di pancia e i denti cariati!”

Ci sono le depresse, che sentono già la mancanza dei figli, che sono angosciate dai vari virus ed influenze alle porte – e ripenseranno con rammarico al fatto che la persona da contattare “in caso di emergenza” d’estate, era il bagnino – ed ora in poi sarà il pediatra. D’altra parte, sarà l’unica occasione per abbandonare la tuta quando i bambini saranno malati.

Ci sono le “non cambia nulla”. Così come li portano al centro estivo in estate, li portano a scuola in inverno e così come fanno le cose da sole mentre sono al centro estivo, le faranno quando saranno a scuola. Freddo? Basta coprirsi. Caldo? Basta coprirsi. Occheiiiiii.

E ci sono le svogliate, che non hanno voglia di comprare i grembiuli, rinnovare i vestiti, acquistare i libri di testo, informarsi sugli orari e pianificare le cose da fare.  Volete mettere ciondolare tra le giornate afose ed usare quei tre vestitini a rotazione con le infradito?

Insomma ogni mamma affronta settembre a modo suo.

Ma i bambini? I bambini come si sentono?

Ci avete mai pensato? Il mio ha trascorso l’estate dicendo che non c’è posto più bello del mare ed ha cominciato già da una settimana a dire che l’asilo non gli piace. Come dire…non lascia molto spazio all’immaginazione!

E ovviamente io faccio parte delle depresse!

Quindi qui stiamo cominciando a pensare a tutte le cose positive per l’autunno e a decidere cosa rifare la prossima estate e cosa fare che non abbiamo fatto.

Per ora reggiamo botta, se ne riparla dopo tre giorni di asilo!

E i vostri bimbi cosa pensano?

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A.A.A. Cercasi urgentemente aspetti positivi dell’autunno e dell’inverno

| mamme, mamme e primavera, stagioni

Care Moms,

come sapete, già da una quindicina di giorni, sono irrimediabilmente in depressione da fine estate o per meglio dire, da inizio autunno e inverno.

Su internet sono una voce fuori dal coro perché spopolano post e articoli dove invece, si brama con ardore l’inizio di settembre, si gioisce della fine dell’estate e praticamente ci si sente come mi sento io a maggio.

Quest’anno però, invece che piagnucolare sulle foto dell’estate trascorsa e meditare di fare il conto alla rovescia per la prossima, ho avuto un’ideona come direbbe quella Pig di Peppa (notare i miei attuali punti di riferimento ispirativi…no comment):

Chiedere a voi super fans del freddo e del buio alle 16.00, di farmi scoprire quel che c’è di bello nei mesi numero 10-11-12-1-2. Settembre e marzo me la cavo da sola.

Vi premetto che attualmente non lavoro e che quindi non ho passato tre mesi ad incastrarmi tra centri estivi e baby sitter (stima profonda per chi ha dovuto farlo e comprensione massima del desiderio di inizio delle scuole); sono ipersuperfreddolosa e odio gli orari perché arrivo troppo presto o mi angoscio di arrivare troppo tardi.

Detto questo, vi stilo la lista dei miei aspetti positivi dell’estate:

-VADO AL MARE
-Il mare è l’unica cosa che non mi stanca oltre a dormire
-I BAMBINI AL MARE SI DIVERTONO E COME ME NON SI STANCANO (non sono noiosi), mentre in inverno non amano svegliarsi presto e andare a scuola (sono noiosi)
-Non ho freddo quando esco dalla doccia
-Posso uscire in giardino vestita uguale a come sono in casa senza ibernarmi
-Per uscire di casa dobbiamo mettere i sandali. Stop.
-NON C’E’ SCUOLA
-Non ci sono orari per portarli e riprenderli
-I BAMBINI NON SI AMMALANO (inverno 15 giorni malati e 15 no….)
-IL MARITO A CASA PER DUE SETTIMANE
-Mi abbronzo e non sembro una comparsa di un film di zombie
-Se lavi un vestito, dopo due ore è asciutto
-Se stiri un vestito, dopo due minuti è sgualcito. Puoi non stirare e nessuno si accorgerà della differenza.
-LA FRUTTA. Cocomero, fichi, ciliegie, pesche, albicocche…presente???
-Non dover usare il phon.
-Fa buio alle 21 e giorno molto prima di quando mi sveglio
-Non sai cosa sia un raffreddore
-C’è quasi sempre il sole
-I piatti freddi fanno un gusto pazzesco e così nessuno si accorge che non sai cucinare
-Nel letto usi solo il lenzuolo di sotto e puoi lavare insieme quelli di tutti i letti di casa

Ecco. Ora tocca a voi! Datemi qualche speranza per un inverno sereno! Evitate cose come “stare davanti al camino acceso”- perché non ho un camino, o “la meraviglia del profumo delle caldarroste” -perché non mi piacciono, o ancora il Natale. Perché è vero che mi piace, ma da quando a 12 anni, ho visto la puntata di Natale di Beverly Hills 90210, in cui sparano la neve finta perché è caldo – sogno di andare al mare col bikini da Babba Natala.

Sappiatelo.

 

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Le mamme e…le stagioni.

| Senza categoria, stagioni

Care Mamme,

cosa state pensando in questo momento? I love estate, w il caldo, w il sole, w tutto? Quanto manca a Natale? Che i fiori stanno cadendo? Oppure che giurate di aver visto qualche fogliolina ingiallirsi?

Orsù, ditemi che stagione amate e vi dirò chi siete.

Le Estatiane: amano l’estate a 360°. Amano il caldo, i non malanni (!), il sole, il mare se stanno al mare e pure la città se abitano in città. Amano tutto, perfino il sudore quasi costante, la macchina rovente e le zanzare. Perché se ci sono le zanzare è estate e se è estate non c’è scuola, ci sono ferie prolungate proprie o del consorte e soprattutto non hanno mai freddo. Possono uscire fuori casa esattamente con gli stessi vestiti con cui stanno in casa, non si congelano quando escono dalla doccia, non devono asciugarsi i capelli, le lavatrici si asciugano in un puff e stirare non è necessario perché tanto dopo un minuto è tutto sgualcito!!!!! Non è una scusa!!!! Veramente!!!!

Le Primaveriane: scovano un bocciolo in mezzo alla neve e quasi quasi potrebbero essere assunte per l’impollinazione se ci fosse uno sciopero delle api. Tendenzialmente sono romanticone che si esaltano per le tonalità e le sfumature delle rose che hanno in giardino. Non seguono il calendario tradizionale, ma quello “fioristico” delle loro piante: sanno in che mese o quindicina siamo, sulla base delle piante e delle loro fasi di crescita. “Vedi il mio gelsomino ora proietta un’ombra a forma di cercopiteco obeso? Ecco vuol dire che siamo nella prima quindicina di maggio. Ad aprile invece è a forma di teiera.” Ah.

Le Autunniane: non amano veramente l’autunno, ma quel che comporta: inizio della scuola, fine del sudore e delle zanzare, avvicinamento dell’inverno e soprattutto aumento della superficie del corpo da coprire e quindi la possibilità di smettere di stare in apnea. Quelle asociali gioiscono per la fine della stagione di spiaggia, parchi, acquapark e varie, che le costringono alla frequentazione di altri. In autunno ci si rinchiude e a casa mia invito chi voglio.

Le Inverniane: le persone più lontane dalle Estatiane. Se si incrociano per strada, puoi notare il fumo tra di loro come quando un cubetto di ghiaccio incontra una mano calda. Adorano la neve, il ghiaccio, il freddo. Praticamente Elsa di Frozen. Cominciano gli addobbi di Natale a ottobre, pianificano la settimana bianca mentre sudano sette camicie a luglio e non vedono l’ora di mettere stivali e cappottoni anche se di fatto, non soffrono mai il freddo; anzi le riconosci per il piumino aperto pure a gennaio. Gioiscono se c’è il temporale, il tornado, la valanga.

 

E voi che mamma-stagione siete?

Io manco a dirlo sono Estatiana e quindi neanche a dirlo, sono in depressione conclamata. Mettetevi una mano sulla coscienza e mettete tanti Like!!!!!!

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Buon Compleanno! Che tipo di mamma sei?

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Care Mamme,

sono fresca fresca di un compleanno cinquenne e mentre osservavo la mamma del festeggiato, ho pensato a che complemamma sia io ed a quanti tipi ne esistano. Cioè il diverso approccio delle mamme ai compleanni dei propri bambini.

La Complemamma Chesisemplificalavita: è quella che quando si avvicina il compleanno del figlio, chiama l’ultimo posto dove è stata fatta la festa di un amichetto- a cui tutti si sono dvertiti tantissimo, prenota il pacchetto completo e torna a fare quello che faceva prima. Quelle con figli nati in estate e con giardino molto grande, prendono pop corn, succhi e patatine e tirano un pallone nel mezzo. Quando non c’è più un bambino senza un livido o una sbucciatura, la festa è finita. Niente ansie, niente stress, solo divertimento.

La Complemamma Meteoculona: è quella che adora l’aria aperta e quindi vuole festeggiare il compleanno del figlio fuori. Peccato che Ermanno sia nato il 3 di gennaio. Tu ti vedi arrivare a casa l’invito di una festa su un prato, sprovvista di luoghi di riparo nel giro di 7 chilometri e pensi che sia pazza. Ed invece il tre gennaio, ti svegli, accendi la tv e stanno  parlando del fenomeno meteoreologico pazzesco, che ha provocato  temperature primaverili e mega sole. E poi, il 4 gennaio nevica.

La Complemamma Bradipa: sono io. E’ quella che prenota il posto preferito del figlio, anche e soprattutto perché per fortuna in quel posto non deve fare niente se non recarvisi. <<E allora è uguale a quella che si semplifica la vita!>> Direte voi! Eh no, perché in questo caso si vivono con febbrile emozione  i giorni che precedono l’evento, con tanta ansia e poca organizzazione ( e si è sempre distratti da qualsiasi occupazione).

La Complemamma Relax: è quella che ha figli nati d’estate e che non sa cosa sia la pioggia o il freddo. Non si pone il problema. Lo fa al mare e stop. E quando incontra una con il figlio nato tra ottobre e maggio che subito replica <<E se piove?!>>, risponde: <<Sieee! Opperché dovrebbe piovere??>> e in effetti non piove mai.

La Complemamma Pronta a tutto: è quella che non organizza un solo compleanno, ma tre. Che vengono chiamati Piano A, Piano B e Piano C. Se pensate di non conoscere nessuno che appartenga a questa categoria, è solo perché i due Piani che non vengono attuati restano segretissimi. Perché il compleanno del figlio è una missione. Ammettiamo il caso di brutto tempo (Piano B). Lei ha organizzato tutto all’interno: maghi, pentolacce, regalini per i bambini…e se sentite del parlottio sospetto provenire da fuori, sono i tuffatori professionisti,  che con piscina, salvagenti e cuffie, sono nel magazzino, perché erano previsti in esterno, nel Piano A. Il piano C invece prevede un artista di strada specializzato in mimetismo. Che si è confuso in mezzo agli invitati perché entrava in gioco solo nel caso in cui il Mago del Piano B, avesse dato buca.

Il piano B, a sua volta è diviso in altri tre sottopiani:

B1) se tira vento dai 27 nodi in su, saluterà gli ospiti mettendo loro dei piombini nelle tasche, per non farli cadere mentre raggiungono la macchina;

B2) se piove trasversalmente, le persone verranno avvolte da una pellicola di nylon appena varcheranno l’uscita della festa;

B3) Se grandina,  verrà detto loro, che il compleanno era a tema “Bob l’aggiustatutto” e con il loro bel cappellino da cantiere giallo, giungeranno alla meta sani e salvi.

 

Qualsiasi tipo di complemamma siate, buon compleanno a tutti!

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Mr. Morbo Improvviso

| mamme e primavera, Senza categoria

Care Mamme,

Non so se apparteniate alla piccola fascia di fortunate che hanno bambini che non si ammalano mai; io, neanche a dirlo, no. D’altra parte se da piccola ero malata 300 giorni su 365, che mi potevo aspettare?!

Infatti, ormai non ci spero neanche più di schivare virus e malanni vari (richiede troppa atleticità)… e sono votata alla morte da ottobre a maggio.

Tra le varie influenze, l’incubo più grande dei genitori è costituito da Mr. Morbo Improvviso che trasforma un bimbo sano in uno malatissimo in circa 7 minuti.

Nella sua forma più perversa, Mr Morbo Improvviso, lancia la “MALEDIZIONE DEL VENERDI'”, per la quale il giovedì tuo figlio è un fiore ed il venerdì mattina è moribondo.

E se proprio è incazzato, lancia la “MALEDIZIONE DEL VENERDI’ PRIMA DI UN SABATO E UNA DOMENICA DIVERTENTISSIMI”.

Per tutto l’inverno, non ho mai svelato i programmi libidinosi ai pargoli, se non all’ora in cui dovevamo cambiarci per uscire, perché poi, riuscire a convincerli, che stare in casa a riguardarsi è bello, richiede un dispendio di energia sovrumana e l’ideazione di giochi mirabolanti (ma mi raccomando tranquilli sennò sudano e bla bla bla).

Da una quindicina di giorni invece, complice il cambio dell’ora, avevo cambiato ottica, cominciando ad illudermi che ormai era avvenuta l’annuale svolta e avevamo archiviato batterioni e batteriucci, mettendo in conto magari un po’ di raffreddore e un po’di tossetta….ma quelle robe da due giorni di aerosol e passa la paura.

Ovviamente anche la programmazione dei week-end ha cominciato a cambiare: non si organizzano più attività al chiuso, ma pic nic, pranzi, gite e chi più ne ha più ne metta. E quindi, neanche a dirlo, molto, ma molto più divertenti.

Da Aprile,  mi sbilancio in rivelazioni dei programmi anche con 15 giorni di anticipo.

Per esempio domenica è programmata la Caccia alle Uova. La data è risaputa, sia perché abbiamo tinto le uova, sia perché P., non vede l’ora di parteciparvi da mesi.

L’abbiamo segnato sul calendario, P., ha disegnato un uovo al giorno corrispondente ed ha sospirato “Sarà il giorno più bello della mia vita!”

Quindi proprio ieri sera avevo messo in vista la coperta da pic-nic e lo zaino termico….

E secondo voi cosa è successo stamani?????????????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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TRENTANOVEETREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

(M’hai fregato bastardissimo morbo)

 

E voi…cosa avete in programma questo week-end?

 

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