Una mattina di quest’estate, al mare, il rumore delle onde era sovrastato da un pianto disperato.

Ruotando la testa verso la sua provenienza, vedo una mamma che cammina in su e in giù, tra le braccia una manciata di chili che si dimenava velocissimamente e nervosamente e lo sguardo smarrito nel vuoto.

Piano piano dagli ombrelloni intorno a me hanno cominciato a levarsi commenti a mezza bocca:

“Ma povero bimbo perché non lo calma?”

“Hei è già viziato vedi?”

“Non lo coccola nemmeno, piccino!”

“Per me ha le coliche, perché non gli dá le goccine?”

“E’ troppo agitata! Ma non lo sa che lo fa piangere ancora di più?”

Io ascoltavo basita e d’un tratto si è palesata in me la considerazione che per le persone che giudicano alla prima apparenza esistono solo due tipi di mamme:

le MAMMEDIEMME che non sanno educare e

le MAMMEDIEMME che non sanno accudire.

Se ne deduce che per il totale di spettatori, coloro che hanno un figlio piangente, sono tutte MAMMEDIEMME.

Certo perché i neonati bene educati e ben accuditi quando hanno qualche bisogno, alzano la manina e dicono :”Mammina mia adorata, quando ti aggrada potresti cambiarmi il pannolino/darmi da mangiare/farmi dormire?” Ovvio.
E poi invece di giudicare perché non chiedete se potete fare qualcosa? Perché se è il tuo primo giorno di lavoro puoi essere affiancata da un esperto, se sei a scuola puoi farti rispiegare la lezione, ma se hai un neonato da 3 minuti, devi essere capace di intervenire in qualsiasi circostanza DA SOLA, pure nel caso in cui ti prendesse un colpo per lo stress e dovessi farti una puntura al centro del cuore come in “The Rock*” .

All’improvviso una coppia anziana che sembrava innamorata da 200 anni e ricordava in quanto a tenerezza, la coppia di uccellini di Robin Hood Disney, passando lì accanto per andare verso il mare, si rivolgono verso la giovane mamma: ” Cara, possiamo fare qualcosa per te?”
Io mi sarei alzata in piedi ed avrei cominciato ad applaudire forsennatamente, ma mi sono data un tono ed ho esultato solo con le pupille.

La giovane mamma, con gli occhi increduli e stupiti, scoppia a piangere e singhiozzando dice loro: ” Mio marito è partito stamani alle 5 per lavoro e tornerà fra 4 giorni, il bimbo si è svegliato, strasonnato, adesso lo vedo che ha sonno, ma non dorme, allora forse ha fame, ma non si attacca, bo io non ce la farò da sola con lui 4 giorni! Già dopo poche ore sono esausta! Mia mamma mi ha detto che viene ad aiutarmi se ho bisogno, ma io penso ai racconti delle mie amiche che con uno o addirittura due bimbi piccoli fanno tutto! Da sole! Sono un’incapace…”

I nonnini la lasciano finire e poi l’uomo rivolgendosi alla moglie, parlando sotto voce come se quel pianto non esistesse, le dice ” Gina te lo ricordi quella volta che per far addormentare Mauro facemmo 20 chilometri in macchina ed alla fine ci fermammo a bordo strada a fare un pisolino perché eravamo devastati?”

“Certo caro me lo ricordo! E quando cenammo a tonno e fette biscottate perché non eravamo riusciti ad andare a fare la spesa?”

I due risero complici e nostalgici e poi la nonnina aggiunse alla neomamma: “Cara, allevare un bambino piccolo è difficile in 2, in 3 in 10 persone. Ogni giorno non si sa cosa succederà e dividere i compiti non è sintomo di inefficienza, ma di sopravvivenza.” Una carezza sulla spalla e proseguirono verso la riva.

La mamma, che si era distratta per qualche secondo attenta ai racconti dei coniugi, aveva rilassato le braccia e le spalle, rallentato il battito, disteso la fronte. Il piccolo, ancora inquieto, aveva smesso di piangere e la mamma frastornata da quegli attimi, si era seduta all’ombra ed aveva riproposto il seno al suo piccolo. Dopo 10 minuti dormivano entrambi.

Morale della favola: dove si comprano due nonnini uguali a quelli?????

Scherzo.

Ma quando cavolo la smetteremo di giudicare le mamme? Per di più a prima vista? Che le mamme li sentono i vostri sguardi inquisitori penetrare le loro nuche, le vedono le frecce luminose lampeggianti che le indicano. Si sentono sotto esame! Si sentono come di fronte ad una giuria che le fa andare avanti con 3 sì e sperano che dicano loro : “Hai il Mum factor!!!”

EBBASTA! Ma voi sapete fare tutto? Scommetto che a volte vi si brucia qualcosa in forno nonostante abbiate la ricetta. E che accettate volentieri qualche trucco per smacchiare i colletti delle camicie che vi rimangono sempre grigi.

Quando riusciremo a far passare il concetto che essere genitori è difficile e che se siamo più esperte sarebbe bello poter dare una mano invece che pensare che le neommme siano esseri difettosi di cui fare il reso?

EDDAI.

*https://it.wikipedia.org/wiki/The_Rock_(film)

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