Insonnia in gravidanza: la mia esperienza

insonnia in gravidanza
Insonnia in gravidanza

Parliamo dell’insonnia in gravidanza. Con la seconda gravidanza ho praticamente passato l’ultimo mese dormendo poco e niente. E le motivazioni erano varie.

Prima di tutto non riuscivo a trovare una posizione comoda. Nessuna posizione le stava bene e si faceva sentire.

Poi non riuscivo a stare sdraiata a causa di forti bruciori di stomaco e problemi di reflusso. Quindi la soluzione era quella di provare a dormire con tremila cuscini o in una posizione semi-seduta.

Infine, una volta trovata una posizione (più o meno) soddisfacente, il sonno non arrivava. Oppure mi capitava di svegliarmi nel cuore della notte e di non riuscire più a prendere sonno. E a quel punto mi giravo e rigiravo nel letto, sperando di addormentarmi, finché non suonava la sveglia.

Un’incubo. Il sonno… questo sconosciuto.

Si dice che dal quinto mese in poi possa capitare di soffrire d’insonnia. Non si sa bene il motivo. Alcuni sostengono che sia a causa del bambino, che ormai si fa sentire molto. Scalcia e si muove. Ed inoltre produce ormoni che possono interferire con quelli materni. Altri sostengono una teoria quasi romantica: nella futura mamma il sonno diventerebbe più leggero in previsione del periodo che seguirà la nascita del bambino, quando la mamma dovrà abituarsi ai ritmi dell’allattamento e della cura del bambino (in questo modo già dagli ultimi mesi di gravidanza la mamma si abituerebbe a quello che la aspetta dopo il parto).

Come contrastare l’insonnia?

Evitare i farmaci, se non in caso di vera necessità e sotto il controllo del medico (mai assumere da sole farmaci per contrastare l’insonnia!).

Condurre una vita regolare: la sera fare pasti leggeri e facili da digerire e non andare a letto subito dopo aver mangiato. Non fare una vita troppo sedentaria. Se il ginecologo è d’accordo si può ricorrere all’uso di erbe per infusi rilassanti.

Per chi non lavora, si può provare a recuperare il sonno perso di notte, dormendo un po’ di più durante il giorno. Anche se alcuni consigliano di evitare il riposino pomeridiano, in modo da arrivare a sera più assonnate.

Se di notte non si riesce a dormire, è inutile rimanere a letto e continuare a rigirarsi nel letto. Meglio alzarsi e mettersi sul divano a leggere o a fare qualsiasi altra attività che ci piace (ascoltare musica, guardare la tv o altro). Fare quello che piace è un modo per rilassarsi.

Evitare di svegliare il proprio partner. Perché altrimenti il giorno dopo si sarà in due ad essere stanchi. Però magari la voglia ti viene… almeno c’è qualcuno che ti può fare compagnia!