Curva glicemica in gravidanza: la mia esperienza

curva glicemica
Curva glicemica

Curva glicemica in gravidanza: un incubo durante i 9 mesi. Ho fatto tantissime analisi del sangue durante la gravidanza. E mi sono fatta togliere moltissimo sangue… ma la curva glicemica è veramente l’esame peggiore. La prima volta ci vai un po’ inconsapevole… se ne leggono tante (quasi tutte dicono che fa schifo, pochissime che è piaciuta…) e magari pensi: cosa ci vorrà a bere un po’ di sciroppo dolce?!? In fondo a te i dolci piacciono! Ma questo è veramente troppo!

In 2 gravidanze ho fatto 3 curve glicemiche (con varie quantità di glucosio). La curva glicemica serve per controllare come l’organismo risponde alla somministrazione del glucosio e se ci sono rischi di diabete gestazionale. Questo esame viene consigliato a tutte, indipendentemente dal fatto che si soffra di diabete o no. Il diabete gestazionale infatti può venire in gravidanza anche se non si hanno mai avuti problemi di glicemia alta.

Ed è un po’ quello capitato a me. Prima gravidanza. Quarto mese: glicemia un po’ sopra il limite massimo. Mai avuta glicemia alta. E nessun caso di diabete in famiglia. La ginecologa mi consiglia la curva glicemica.

Iniziamo con una curva a carico 50 (ovvero un bicchiere di glucosio da 50 ml). E 6 prelievi (compreso quello basale, effettuato prima di bere il glucosio) a distanza di mezz’ora uno dall’altro. Dire che è dolce è veramente un eufemismo… con tanto che non mi sono mai dispiaciuti i dolci, bere il glucosio è veramente una cosa terrificante. Una dolcezza che dà la nausea. Per non parlare di come mi sono sentita circa un’ora e mezza dopo aver preso il glucosio (che corrisponde più o meno al picco più alto raggiunto dalla glicemia): una nausea tremenda ed un sapore dolce in bocca che non se ne andava… avrei voluto mangiare il sale così com’è per cercare di contrastare il sapore dolce con un sapore salato! E alla fine, dopo l’ultimo prelievo, sono passata dal panificio sotto il Laboratorio di analisi e ho comprato un pezzo di pizza bianca: avevo troppo bisogno di mangiare qualcosa di salato e dimenticare tutto quel dolce (che poi in realtà la pizza fa salire tantissimo la glicemia… ma in quel momento era l’ultimo dei miei pensieri).

Ed ecco i risultati della mia curva glicemica a carico 50 ml:

  • Basale: 75
  • 30 minuti: 116
  • 60 minuti: 160
  • 90 minuti: 177
  • 120 minuti: 159
  • 150 minuti: 126

Parlando poi con la diabetologa (perché ovviamente non mi sono fatta mancare nemmeno la visita con la specialista), mi aveva spiegato che il valore più importante è quello a 120 e che dovrebbe essere inferiore a 140.

Prima gravidanza, visti i risultati, non tutti buonissimi, della prima curva, la dietologa mi segna una seconda curva, questa volta con carico a 100. Questo vuol dire due interi bicchieri di glucosio. Una cosa tremenda. Il primo, con un po’ di sforzo, si riesce a bere (meglio se quasi tutto d’un sorso, così non ci si pensa più!). Ma il secondo bicchiere è veramente difficile da mandare giù. Non ce la facevo più, ma ho dovuto berlo tutto. Una schifezza immane. Sempre 6 prelievi a distanza di mezz’ora.

Ed ecco i miei risultati della curva glicemica a carico 100:

  • Basale: 65
  • 30 minuti: 120
  • 60 minuti: 161
  • 90 minuti: 183
  • 120 minuti: 194
  • 150 minuti: 187

La diabetologa ha analizzato le mie curve glicemiche ed è giunta alla conclusione che i valori a 2 ore di distanza e a 2 ore e mezza erano ancora troppo alti. Però considerando che la glicemia basale era buono e che nelle mie analisi non risultava glucosio nelle urine, non avevo sviluppato il diabete gestazionale, ma solo una intolleranza ai carboidrati. Questo significava che mangiando carboidrati la mia glicemia saliva (come avviene in tutte le persone), ma il mio organismo (rallentato per la gravidanza) ci metteva più tempo a farla tornare a livelli normali. Con una attenta alimentazione avrei potuto tenerla sotto controllo senza problemi.

Seconda gravidanza. Visti i precedenti della prima, la ginecologa mi ha segnato la curva glicemica. Questa volta con carico a 75 e solo 3 prelievi, a distanza di un’ora l’uno dall’altro. Tanto in fondo il valore importante è quello a 2 ore. 75 ml di glucosio vuol dire bere un bicchiere pieno pieno di glucosio. Un po’ di più della curva a 50 e un po’ di meno di quella a 100. Stavolta mi ero premunita e mi sono portata una bottiglietta d’acqua (l’unica cosa che potevo bere durante l’attesa tra un prelievo e l’altro). Almeno con l’acqua cercavo di contrastare il senso di nausea e il disgusto per quella specie di sciroppo dolcissimo.

Ecco i risultati della mia curva glicemica con carico a 75:

  • Basale: 98
  • 60 minuti: 172
  • 120 minuti: 134

Il valore basale era un po’ alto, anche se nei limiti massimi. Il valore a 2 ore era inferiore, anche se di poco, a 140. Quindi ci poteva stare. Anche se non era ancora rientrato nei limiti. Secondo la ginecologa comunque andava bene. Secondo il dottore che mi faceva le ecografie, era troppo alto (e probabilmente era la causa del fatto che mia figlia era stimata più grande della media e del fatto che avevo molto liquido amniotico). Ad ogni modo alla fine, controllando l’alimentazione, anche in questo caso non ho sviluppato (per fortuna) il diabete gestazionale. Meglio così.

La cosa brutta della curva è che, ad eccezione del valore basale, sui risultati non ci sono valori di riferimento, per capire se i tuoi valori sono troppo alti oppure no. Una cosa che mi metteva sempre un’ansia pazzesca, nell’attesa di far leggere i risultati alla ginecologa.

Cercando informazioni sul web, si trovano dei valori di riferimento (almeno per farsi un’idea prima di parlare col proprio medico!).

In pratica la curva glicemica si considera:

  • Normale: se la glicemia basale è inferiore a 110 mg/dl e dopo due ore è inferiore a 140;
  • Alterata: se la glicemia a digiuno è compresa tra 110 mg/dl e 126 mg/dl e dopo due ore è inferiore a 140 mg/dl;
  • Con ridotta tolleranza ai carboidrati: se la glicemia a digiuno è superiore a 126 mg/dl e dopo 2 ore è compresa tra 140 mg/dl e 200 mg/dl;
  • Diabete: se la glicemia a digiuno è superiore a 126 mg/dl e dopo 2 ore è superiore a 200 mg/dl.

In gravidanza, si può iniziare a parlare di diabete gestazionale quando la glicemia a digiuno è superiore a 92 mg/dl, dopo un’ora è più di 180 mg/dl e dopo 2 ore è più di 153 mg/dl. Nel mio ultimo caso, l’unico valore un po’ più alto era quello della glicemia a digiuno.