Allattamento: come proseguirlo senza problemi e conciliarlo con il lavoro

mamma allatta
Mamma allatta

Ultimi consigli, che ho trovato nell’opuscolo informativo della Regione Lazio sull’allattamento e che ho trovato veramente molto interessanti. Consigli su come continuare l’allattamento, se volete seguire le indicazioni dell’OMS (che consiglia l’allattamento materno esclusivo per i primi 6 mesi). E consigli su come riuscire a conciliare allattamento e lavoro, se dovete rientrare al lavoro, dopo la maternità e non volete rinunciare all’allattamento materno o passare al latte artificiale.

Consigli che io ho trovato molto utili e che sono riuscita a mettere in pratica. Quindi magari potranno essere utili anche a voi, che state per diventare mamme!

  • In alcuni momenti della vita il bambino aumenta il ritmo di crescita e può chiedere di poppare più spesso. Assecondatelo per 2-3 giorni perché questo non significa che voi non abbiate abbastanza latte ma più semplicemente che il bambino sta stimolando la vostra offerta.
  • Se il bambino chiede di poppare, la risposta giusta è sempre il seno: l’acqua, le tisane o semplicemente il ciuccio possono interferire con la produzione di latte.
  • Coinvolgere chi vi è più vicino nell’accoglienza del nuovo nato vi permetterà di riposare e di gestire con più serenità la cura e l’alimentazione del vostro bambino.
  • La mamma che allatta può mangiare ciò che vuole: una dieta sana, varia ed equilibrata, senza nessuna rinuncia specifica.
  • Fino a 6 mesi compiuti il latte materno è l’alimento sufficiente a soddisfare tutte le necessità nutrizionali del bambino; successivamente è necessario integrarlo con i primi cibi solidi. L’allattamento può proseguire fino a due anni e oltre, se la mamma e il bambino lo desiderano.

Dovete tornare al lavoro? Ricordatevi che fino al 1° anno di età del bambino potete usufruire di 2 ore (se lavorate full time) di permessi retribuiti per l’allattamento (vale anche se non allattate al seno). Nelle ore di assenza potete organizzarvi per non far mancare il latte al bambino. Si può fare!

  • Un buon inizio nell’allattamento aiuta il suo proseguimento nel tempo! Le prime sei-otto settimane servono a stabilizzare l’allattamento e ad entrare in sintonia con il bambino. Col tempo il bambino sarà
    più regolare e la mamma acquisterà più sicurezza.
  • La legge tutela le madri lavoratrici, con periodi di astensione dal lavoro dopo il parto e permessi per allattare. Se vi sarà possibile restare a casa fino all’età in cui il bambino inizia a mangiare cibi solidi (dopo i sei mesi), sarà più facile continuare ad allattare una volta tornate al lavoro; ma anche se doveste riprendere il lavoro prima, potrete continuare ad allattare il bambino “a richiesta” quando sarete presenti e, in vostra assenza, potrà essere nutrito con il latte spremuto con le mani o con il
    tiralatte.
  • La spremitura è una pratica semplice e sempre possibile che vi può essere insegnata da un operatore o da una mamma esperta.
  • Il latte materno si conserva facilmente sia in frigorifero che nel congelatore.