La rinite gravidica: un fastidio comune

Un team di ricercatori coordinati dal Prof.Maurizio Iengo, avrebbe dimostrato che durante la gravidanza e anche nelle fasi ormonali della donna, ci sarebbero differenti concentrazioni di ormoni sessuali e dei loro ricettori sulla mucosa nasale, che andrebbero a scatenare la rinite gravidica.
La rinite gravidica è un disturbo che secondo gli studiosi andrebbe a interessare ben il 60% delle donne incinta. I suoi sintomi assomigliano a un banale raffreddore: naso chiuso, muco abbondante, voce nasale, starnuti e prurito al naso.
Questa forma di rinite durante la gestazione, come spiega lena Cantone, specialista in Otorinolaringoiatra presso l’Università Federico II di Napoli, è causata dagli ormoni, gli estrogeni e il progesterone, che causano la fastidiosa congestione al naso.
Per curarla sarebbe stato individuato un trattamento a base di lavaggi con acido ialuronico, privo di controindicazioni, che sarebbe utile nel contrastare i fastidiosi sintomi e utile per idratare la mucosa nasale e quindi fluidificare le secrezioni.
L’efficacia di questo trattamento sarebbe stato dimostrato in uno studio pubblicato nel 2013 sull’International Journal of Immunopathology and Pharmacology da Alberto Macchi, esperto della Clinica di Otorinolaringoiatria, Università dell’Insubria di Varese.

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La rinopatia gravidica e i suoi fastidiosi sintomi, scambiati molto spesso erroneamente per un normale raffreddore, dipenderebbero sia da un effetto diretto degli ormoni sessuali sulla mucosa nasale, sia da uno indiretto, che determinerebbero una variazione di concentrazione locale dei recettori per gli ormoni e di alcuni neurotrasmettitori, causando infine un aumento della vascolarizzazione e delle secrezioni ghiandolari, che porta ad uno stimolo continuo sulla mucosa nasale causando gonfiore e congestione.
Se quindi siete in gravidanza e soffrite spesso di strani raffreddori, contattate il vostro medico di fiducia che saprà sicuramente consigliarvi al meglio. L’importante è non iniziare nessun tipo di terapia senza aver prima consultato il medico.

Fonte: www.mammedomani.it


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