Il latte in polvere in ospedale potrebbe scoraggiare l’allattamento al seno

Secondo uno studio californiano, pubblicato online su Journal of Pediatrics, somministrare del latte in polvere al bambino in ospedale, appena nato, aumenterebbe le probabilità di non riuscire ad allattare al seno successivamente.
“Siamo ad un passo, dal dimostrare che il latte in formula, dato in ospedale può causare problemi, riducendo le quantità di donne che decidono di continuare con l’allattamento al seno. Pur essendo fortemente motivate ad allattare l’impiego del latte artificiale già dai primi giorni, limita questa scelta. Considerando i benefici per entrambi del latte materno, questo si rivela essere un potenziale problema di salute pubblica”, avrebbe affermato Caroline Chantry, professore di pediatria clinica presso l’Università della California.
Per lo studio sarebbero state analizzate delle mamme in attesa, per capire le loro reali intenzioni verso l’allattamento al seno e poi sarebbero state seguite dopo il parto, per capire come sono andare realmente le cose.
Ne sarebbe emerso che 210 bambini sarebbero stati allattati esclusivamente al seno in ospedale, mentre 183 hanno ricevuto anche del latte artificiale. A distanza poi di due mesi, l’allattamento al seno sarebbe sceso drasticamente passando quasi totalmente al latte in formula. Infatti dai risultati il 33% dei bambini non sarebbero più stati allattati al seno.
Tra i motivi per cui le madri avrebbero scelto di smettere di allattare al seno ci sarebbe, la preoccupazione di non avere abbastanza latte, che il bambino non mangiasse abbastanza oppure che non si è creato quel legame necessario per continuare l’allattamento materno.

Il latta materno cambierebbe la composizione in base al sesso del bambino

“Questi risultati sottolineano l’importanza di fornire un supporto completo per le donne che desiderano allattare al seno. I medici e gli infermieri devono essere addestrati per aiutare e i consulenti per l’allattamento devo essere pronti e disponibili a fornire tutta l’assistenza necessaria. Dobbiamo fare di più per aiutare le madri a superare gli ostacoli dell’allattamento e a limitare l’uso del latte artificiale” avrebbe concluso la Prof.ssa Chantry.
Ricordiamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, raccomanda infatti quando possibile, l’allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi e poi integrato con altri alimenti anche fino ai due anni di vita.

Fonte: www.futurity.org

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