Secondo i medici un’alimentazione ricca di iodio nelle donne incinta, aumenterebbe l’intelligenza del bambino, è questo uno dei temi affrontati durante il settantesimo Congresso Nazionale di Pediatria in corso a Palermo. Lo iodio sarebbe infatti un elemento essenziale per lo sviluppo del cervello del feto e un suo deficit anche lieve potrebbe determinare effetti negativi nello sviluppo cognitivo e psicomotorio nel bambino.
Già uno studio del 2013, pubblicato sulla rivista The Lancet, avrebbe mostrato che i bambini nati da donne con carenza di iodio lieve o moderata durante i primi tre mesi della gravidanza, avrebbero all’età di 8 anni, un rischio più alto di un punteggio basso nel QI, per quanto riguarda il linguaggio, la lettura e la comprensione dei testi, rispetto ai bambini nati da mamme con quantità di iodio normali in gravidanza.
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Nonostante questo però pochissimi medici conoscono l’importanza dello iodio in gravidanza. Sembra infatti che non conoscano, che il Ministero della Salute sul sale iodato e la legge sulla iodioprofilassi.
“Solo il 22.9% dei medici consiglia il sale iodato al posto del sale comune a tutti gli assistiti e alle gestanti.Nel nostro Paese esistono ancora sacche di carenza endemica: uno stato di carenza iodica lieve-moderata persisteva ancora nel 2011 in molte regioni italiane, in particolare in quelle del Sud». spiega il pediatra Filippo De Luca.
Fonte: www.ilsecoloxix.it