Fecondazione eterologa: il racconto shock di due donne della gravidanza in affitto

parto_pancione[1]In tema di fecondazione  assistita, attualmente in Italia, è vietata dalla Legge 40 articolo 12, la fecondazione eterologa, cioè che si possa ricorrere a donatori esterni per ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta della coppia. Anche se recentemente la Corte Costituzionale ha stabilito l’illegittimità di questa norma, accogliendo vari ricorsi presentati da molti tribunali.

Questa sentenza quindi che ha valore di legge, consentirebbe il ricorso a tecniche di fecondazione eterologa a tutte le coppie che non possono avere figli naturalmente, dando loro la possibilità di formare la tanto desiderata famiglia, senza dover affrontare veri e propri viaggi della speranza all’estero dove la legge consente questo tipo di fecondazione, sostenendo tra le altre cose spese ingenti.

A tal proposito sul numero mensile di Marie Claire in uscita in edicola oggi, c’è un interessante e alquanto scioccante racconto di due donne sulla gravidanza in affitto.

“L’ansia sul volo per Kiev. L’indomabile invidia per Ljudmila, la mamma che portava in grembo la nostra Francesca. Poi l’incontro, lo sguardo, l’abbraccio. Emozioni forti e generosità femminile che non saranno mai “surrogate”. queste sono alcune delle parole di una delle due donne che hanno voluto raccontare le loro storie.  

La donna infatti si racconta, confida le sue emozioni, le gioie e le paure che l’hanno spinta a compiere il viaggio della speranza con il rischio, comune a tutte le coppie italiane che hanno fatto la sua stessa scelta, di rientrare dall’estero con un figlio avuto grazie a una madre surrogata e vedersi contestare il reato di “alterazione di stato” dell’atto di nascita del bambino.

Avevo il cuore in gola all’arrivo a Roma: il mio incubo era quello di essere separati alla dogana, come pare sia capitato ad altre coppie. La domanda di quel funzionario E’ sua figlia, signora? ci avevano fatto sentire ladri di bambini, rapitori di neonati, mentre eravamo semplicemente vittime di una tra le norme più severe dei paesi occidentali: la legge 40. Avremmo preferito mille volte fare tutto alla luce del sole, qui nel nostro paese”.

“Quando natura chiama”, la controversa campagna a favore dell’allattamento in Texas 

E poi  i pensieri di Jessica, una giovane californiana che per nove mesi ha sentito crescere dentro di sé il figlio di un’altra donna, diventando così mamma in affitto. Perchè in molti paesi americani è possibile fare anche ciò. Portare avanti una gravidanza, “prestando” praticamente l’utero, che ospiterà un figlio non tuo.

Firmi un contratto e ti insegnano a considerare quel figlio non tuo. Non è facile, ma io avevo già la fortuna di essere una madre. Così ho reso felice una coppia di Hong Kong, crescendo il loro figlio nella mia pancia. Ho sempre pensato fosse giusto restituire qualcosa al destino, se è stato buono con te”. 

Dopo la revisione dell’attuale legge 40, il prossimo passo in Italia, sarà quello di rendere legale anche questo tipo di “gravidanza”?
Voi che ne pensate ? Ricorrereste se necessario alla fecondazione eterologa o diventereste mai madri in affitto ?

 

 

 

 

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