Durante la gravidanza molte donne ricorrono a rimedi erboristici perchè pensano che essendo rimedi naturali non possono fare nuocere al bambino. In parte è vero, ma ci sono alcune erbe che sono controindicate durante la gestazione perchè possono provocare vari effetti indesiderati anche potenzialmente pericolosi.
Vediamo insieme quali sono:
La camomilla: usata comunemente per preparare infusi che vengono anche assunti dai bambini per le sue proprietà calmanti, rilassanti e digestive sarebbe controindicata in gravidanza perchè stimolerebbe le contrazioni uterine.
La bardana: pianta medicinale usata soprattutto per le sue proprietà diuretiche e viene anche usata in caso di acne e insufficienza epatica. In gravidanza è sconsigliata per le sua possibile azione sulla muscolatura uterina.
Ginseng: consigliato di solito per le sue proprietà antinfiammatorie, energizzanti e antiossidanti, è utile per stimolare la circolazione e per ridurre il senso di stanchezza.E’ però controindicato in gravidanza per via dell’interferenza con l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
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Iperico: usato in caso di depressione medio-lieve e per i disturbi del sonno. Durante la gestazione però può stimolare le contrazioni.
Artiglio del diavolo: viene indicato per il trattamento naturale del mal di testa, infiammazioni, dolori cervicali, mal di schiena, tendinite e artrite, ma in gravidanza anche lui stimola le contrazioni uterine.
Ortica, Schisandra e liquirizia: indicate rispettivamente per malattie infiammatorie, antistress naturale e rimedio per la gastrite, tutte e tre in gravidanza sono controindicate perchè stimolano la muscolatura uterina.
Trifoglio: utilizzato come terapia coadiuvante sostitutiva in menopausa, in gravidanza non è indicato per le sue attività simili a quelle dei fitoestrogeni. Il trifoglio è controindicato anche durante l’allattamento.
Ricordiamo infine che prima di assumere qualsiasi rimedio anche se naturale di contattare sempre il vostro ginecologo di fiducia.
Fonte: www.greenme.it