Come scegliere il ciuccio

I succhiotti possono essere di due tipi : a ciliegia o anatomici.

A CILIEGIA: di forma rotonda, che richiama quella del capezzolo, sono molto graditi dai piccoli e per questo consigliati nei primi 3-4 mesi di vita.

ANATOMICI: sono a forma di goccia, cioè elittica schiacciata e ricurva verso l’alto. Disegnata per adattarsi meglio alla forma del palato. Sono consigliati a partire dal quarto mese.

Entrambi i modelli sono realizzati si in silicone, sia in caucciù.

SILICONE: si tratta di un prodotto chimico di origine sintetica. Il ciuccio in silicone è trasparente, indeformabile, non assorbe odori nè sapori e non subisce alterazioni anche dopo numerose sterilizzazioni. Queste caratteristiche lo rendono adatto fin dai primi mesi di vita. Dopo la comparsa dei dentini però, è consigliabile passare al caucciù, perchè i denti potrebbero provocare incisioni ,che possono danneggiare il materiale.

CAUCCIU’ : il caucciù o lattice è una gomma naturale, più morbida, elastica e soprattutto più resistente alle lacerazioni rispetto al silicone. L’inconveniente però di questo materiale è che assorbe acqua, si ingrossa, trattiene odori e si modifica dopo numerose sterilizzazioni. Anche se si può usare fin dalla nascita, in realtà è adatto soprattutto quando inizia la fase della dentizione perchè più resistente ai “morsi” del piccolo.

COME TOGLIERE IL CIUCCIO AL BAMBINO

Per molti bambini il ciuccio è una grande consolazione. Succhiando rievocano le stesse sensazioni piacevoli che provano attaccandosi al seno della mamma, con la differenza che il succhiotto possono averlo quando lo desiderano e, quindi, lo controllano di più.

Verso i 3 anni, quando acquistano fiducia in se stessi e diventano più sicuri, molti bambini lo abbandonano spontaneamente. Altri, invece, non vogliono saperne di questa separazione. Convincerli a farne a meno può diventare un’impresa. Prima dei 3 anni, comunque, si può lasciare succhiare il ciuccio tranquillamente. Superata questa fascia d’età può subentrare una dipendenza psicologica ma soprattutto problemi al piccolo. Infatti un uso eccessivo del ciuccio può creare problemi a denti e palato come una monocclusione nella parte posteriore della bocca o addirittura la protrusione degli incisivi (i cosiddetti denti a “coniglietto”).

E allora come fare per togliere senza traumi il ciuccio al nostro piccolino? Ecco alcuni consigli..

 cominciare con molta gradualità, cercando di limitare l’uso del ciuccio alle situazioni più “critiche” come ad esempio, quando è ora della nanna;
cercare di accordarsi direttamente con il bambino sui momenti in cui si sente che potrebbe anche farne a meno, stabilendo una specie di patto con lui;
trovare un posto speciale dove riporre il ciuccio quando il piccolo non lo usa, suggerendogli eventualmente di darlo in custodia al peluche o alla bambola preferiti;
complimentarsi con lui quando riesce a privarsi del ciuccio, e gratificandolo, qualche volta, con piccoli regali;
– cercare di fargli capire che il ciuccio è un oggetto per bambini più piccoli in modo che il confronto con i coetanei alla scuola materna, possa indurlo a rinunciarci spontaneamente;
distrarlo, spostando la sua attenzione verso altri oggetti o giochi, magari proponendogli qualche compito “da grande” difficilmente eseguibile con il ciuccio, come ad esempio una telefonata ai nonni o come aiutare la mamma a preparare da mangiare;
– a volte funziona la tecnica di lasciare che il ciuccio si consumi fino a rompersi (magari forzandolo un po’);

Non bisogna assolutamente :

– in nessun caso ci deve essere una interruzione improvvisa come far sparire il ciuccio da un momento all’altro senza dare spiegazioni. Si rischia così che il piccolo non riesca ad adattarsi a questo cambiamento diventando triste e nervoso, rifiutando il cibo o facendo brutti sogni cercando quindi consolazione magari nel succhiarsi il pollice;
evitare di insistere tanto in qualsiasi momento pur di farglielo abbandonare;
non prenderlo mai in giro dicendogli ad esempio “Così non diventi mai grande” creandogli quindi un’ansia maggiore e quindi maggiore dipendenza dal ciuccio;
– non cercare di togliere il ciuccio in concomitanza con cambiamenti importanti come l’inizio della scuola materna, la nascita di un fratellino, un trasloco ecc..
– cercare di stabilire una linea di condotta e cercare di portarla avanti senza mai cedere. Anche un solo ripensamento insegna al bambino che si può tornare indietro e dunque la volta successiva sarà ancora più difficile.

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