E’ vero che il latte materno prende il sapore dei cibi mangiati dalla mamma?
Sì, è proprio vero. Secondo una ricerca dell’Università di Copenhagen,(pubblicata a luglio 2009 sul settimanle scientifico britannico New Scientist), ciò che si mangia la mamma da il sapore al latte. Non solo: il sapore degli alimenti passa dallo stomaco al latte in pochissimo tempo. Il gusto di banana, per esempio, raggiunge il seno in un’ora, la liquirizia e il cumino in due. Il mentolo, invece, insaporisce il latte due ore dopo l’assunzione, ma resta anche nelle successive 8. In ogni caso, nessun sapore perdura più di 8 ore dall’ingestione.
Ci sono alcuni alimenti, in particolare, che conferiscono al latte un sapore piuttosto sgradevole: cavoli, cavoletti di Bruxelles, broccoli, ovvero i vegetali appartenenti alla famiglia delle crocifere.
Aglio e cipolla crudi, erba cipollina e porri danno invece al latte il loro sapore caratteristico.
Un fenomeno analogo si verifica con la carne degli animali: anch’essa prende sapore dal cibo da loro ingerito. La carne di bovino più saporita, per esempio, viene dai pascoli di montagna, dove ci sono grandi quantità di erbe selvatiche profumate e i fiori. Al contrario, gli aromi spariscono in prodotti secchi come mangimi, che infatti danno alla carne un sapore molto meno gustoso.
Da ricordare comunque che tra gli alimenti che assolutamente non devono mancare nella dieta di una mamma che allatta ci sono i grassi di alta qualità, come l’olio extra vergine di oliva, o anche quello contenuto nei semi oleosi, ad esempio nell’olio di girasole o di sesamo, che sono vitali e ricchi di nutrienti. Anche i legumi fanno parte degli alimenti indispensabili, perché sono ricchi di oligominerali e vitamine, così come le uova, i cereali integrali quali riso, avena e miglio, la frutta e le verdure fresche di stagione.