Gravidanza: l’infezione da Streptococco B

Una donna su quattro è portatrice sana di un’infezione da Streptococco Beta Emolitico, un batterio che popola normalmente la flora intestinale, ma se durante la gravidanza si diffonde nel tratto vaginale e rettale, può portare anche a dei seri problemi per il neonato, come setticemia,meningite, polmonite, danni permanenti e nei casi più gravi persino alla morte.
L’infezione dunque diventa pericolosa se si presenta verso la fine della gravidanza. Ecco perchè intorno alla 28 settimana e verso la 37 settimana di gravidanza si eseguono dei tamponi vaginali e rettali.
Se si rileva la presenza del batterio si ricorre subito a terapia antibiotica che riduce la possibilità che il neonato durante la discesa nel canale del parto contragga l’infezione.

Le infezioni genitali aumentano i rischi in gravidanza

Questa infezione spesso si presenta senza alcun sintomo, mentre delle volte ci sono alcuni segni come febbre, spossatezza e malessere generale.
Anche la presenza di aumento dei globuli bianchi o dei batteri sospetti nelle urine, si dovrà procedere a ulteriori accertamenti come l’urinocultura specifica per ricercare lo Streptococco B e appunto i tamponi.
L’esito di questi tamponi si ha generalmente entro 48 ore. Nel caso di risultato positivo, il medico prescrive una terapia antibiotica e in ogni caso all’inizio del travaglio di ricorre a una profilassi antibiotica intrapartum.
Perchè la cura si riveli efficace è necessario che siano trascorse almeno 4 ore dall’inizio della terapia al parto.
In caso di parto cesareo non esistono ancora dimostrazioni scientifiche che il cesareo riduca il rischio che il bebè contragga l’infezione durante la nascita. Infatti la trasmissione dell’infezione avviene nell’utero poco prima del parto, attraverso le membrane rotte.
Tuttavia, in Italia grazie alla campagna per la prevenzione dell’infezione con il tampone rettovaginale fatto alla donna incinta nell’ultimo trimestre di gestazione e alla profilassi antibiotica intrapartum, l’incidenza di infezione da Streptococco agalactiae è diminuita.

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