Gravidanza e parto: cos’è l’episiotomia

foto tratta da momlogic.com
L’episiotomia è l’incisione che si effettua sul perineo, la zona tra la vulva e l’ano allo scopo di diminuire la tensione dei tessuti nella fase di uscita della testa del bambino, riducendo così il rischio di lacerazioni. Si effettua prima dell’uscita della testa del bambino e dopo una pressione e una distensione del perineo. E’ una della maggiori paure delle donne incinta, ma non si tratta di una cosa grave. Vi aiuterà ad evitare lacerazioni vaginali difficili da suturare e facilita il parto.
Il taglio si realizza dopo la somministrazione di anestesia locale, anche se talvolta, per motivi di urgenza non si fa in tempo a fare l’anestesia. Le donne che si sono sottoposte ad epidurale, non avranno bisogno di anestesia locale. Spesso si effettua al primo parto e nei parti sucessivi si evita, ma sarà il medico a valutare la necessità.
Durante il ricovero in maternità, gli infermieri si prenderanno cura della ferita, lavandola ogni giorno con acqua tiepida, applicando un antisettico e controllando la cicatrizzazione. Di ritorno a casa è fondamentale tenere la ferita pulita e asciutta.
Cambia assorbente molto spesso e lascia la ferita all’aria per quanto ti è possibile. Qualsiasi ferita umida e copera impiega più tempo a guarire. Usa come detergente quello che ti consiglierà il tuo ginecologo e applica la pomata antiinffiamatoria che ti verrà prescritta.
Se ti provoca molto dolore puoi applicare la borsa del ghiaccio coperta con un asciugamano per due-tre volte al giorno. Cerca anche di stare tranquilla, perchè lo stress ha un ruolo importante riguardo alla tensione e dolore dell’episiotomia. Riposati e non andare in giro tutto il giorno e non tenere le gambe allargate.

A volte i punti cicatrizzandosi fanno male, ma non ti devi preoccupare. Tuttavia devi contattare il medico se:
– Noti che i punti sono molto infiammati oppure arrossati.
– Se hai un dolore intenso con arrossamento e infiammazione della ferita.
– Ogni volta che noti una fuoriuscita di liquido biancastro.
– Se i bordi della ferita sanguinano o sono molto separati.

Precedente Allattamento al seno: i bambini si comportano meglio ? Successivo Milk Saver: una protesi salva latte

Lascia un commento


*