In base a uno studio condotto al Los Angeles Biomedical Research Institute at Harbor-UCLA Medical Center negli Stati Uniti, fumare in gravidanza aumenterebbe il rischio di far soffrire anche i nipoti di asma.
La ricerca guidata da Virender K. Rehan, condotta su cavie da laboratorio alle quali sono state iniettate dosi di nicotina, fino a 21 giorni dopo il parto, quando hanno smesso di allattare dalla madre.
Ragionta la maturità sessuale dei ratti i ricercatori hanno notato che i loro figli hanno chiari sintomi di asma. I polmoni e la trachea infatti rispondeva ai test stringendosi e contraendosi come accade in caso di asma.
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Anche se questi meccanismi non sono ancora stati accertati e necessitano di ulteriori approfondimenti, il Dott. Rehan afferma che in questo caso potrebbe entrare in gioco il Dna. La loro ipotesi infatti è che fumare in gravidanza influenzi l’attivazione e la disattivazione di alcuni geni nello sperma e negli ovuli.