Allontanata dall’ufficio postale perchè allatta al seno

allatta al seno ALLONTANATA DALL’UFFICIO POSTALE PERCHE’ ALLATTA AL SENO- Una neomamma di Biella è stata allontanata dall’Ufficio Postale di Biella perchè allattava al seno il suo bambino e la donna ha deciso di denunciare tutto su Facebook.

Mi hanno detto che era consentito solo col biberon”– racconta Francesca Castelli,  la protagonista dell’assurda vicenda.  “Ho compiuto quello che per me è un gesto del tutto naturale. Il più naturale del mondo. Mio figlio aveva fame e io, dopo essermi messa in un angolo dell’ufficio postale, gli ho dato il seno. Per sfamarlo.”– continua la giovane. Ma proprio mentre stava allattando e dopo aver anche chiesto con gentilezza se c’era un posto tranquillo dove poterlo fare e dove poter anche cambiare il piccolino , è arrivata la direttrice  dell’ufficio postale che le dice, stando a quello che racconta Francesca, anche in maniera sgarbata, che era vietato allattare al seno e che si può solo con il biberon, aggiungendo anche che hanno anche l’obbligo di far mettere museruole ai cani e che non possono far appoggiare da nessuna parte, nemmeno alle persone anziane, il bastone se no incorrono in multe anche da 1.700 euro.

Lo sfogo sul social network di questa indignata mamma ha provocato l’interesse non solo dei media, ma anche della Ministra  Marianna Madia, che promette una direttiva urgente per consentire l’allattamento negli uffici pubblici.

LEGGI ANCHE: Papa Francesco incoraggia l’allattamento al seno

ALLATTAMENTO AL SENO-  Subito Poste Italiane  ha provato a far passare il tutto come un inconveniente spiegando in un comunicato:

Non è affatto vietato allattare il proprio bambino all’interno degli uffici postali. Nel caso di Biella , la mamma ha allattato nella sala principale dell’ufficio postale e il personale si è reso disponibile a trovare la migliore soluzione affinché potesse prendersi cura del bambino con la dovuta privacy. Per quanto riguarda l’accesso ai servizi igienici, che sono disponibili per i dipendenti e dunque normalmente dietro ai banconi dell’accoglienza clienti, non è possibile accedere per il pubblico per evidenti ragioni di sicurezza. Oggi stesso Poste Italiane contatterà la neo mamma con l’auspicio di ricomporre l’equivoco e invitarla presto nell’ufficio postale con la sua famiglia”. 

Per Francesca però le cose non sono andate propriamente così e nel  frattempo per domani è previsto un flash mob proprio davanti all’ufficio postale teatro della vicenda, perchè l’allattamento al seno è un gesto naturale e nessuna donna dovrebbe sentirsi a disagio nel farlo.

Fonte: www.torino.repubblica.it www.huffigtonpost.it

PhotoCredits: Pixabay

Precedente Bere birra aumenta il latte: sfatiamo un falso mito Successivo Un flash mob per la tutela dell'allattamento in luoghi pubblici

Lascia un commento


*