ecco com’è andata

Arrivo in macchina. non c’è parcheggio. la scuola è alla fine di una strada molto lunga e stretta. a malapena c’è spazio per girarsi e tornare indietro. la scuola è un edificio basso, fatto a elle, con il giardino sul retro. salgo la piccola rampa di accesso (niente scale! nessuna barriera architettonica) e mi ritrovo in un atrio enorme, con tutte le maestre pronte ad accogliere i genitori. su un monitor scorre il pof…continuità, progetto lettura, autonomia, centralità del bambino…mi vengono le lacrime agli occhi. mi emoziono tanto. non so perchè ma reputo che sia un segno positivo. E poi arriva la maestrea  Roberta, avrà più o meno la mia età. Parto con le domande a raffica e lei risponde per nulla turbata…o infastidita…la scuola ha un pavimento terribile. un 20×20 arancione però è pulito. alle pareti di ogni aula tanti cartelloni, ci sono 5 aule per il tempo pieno e 2 per il tempo antimeridiano. 170 bambini totali. in ogni aula circa 23 bambini. Nella scuola di via Como c’è la compresenza mattutina. è già qualcosa. Il giardino è molto bello, pulito e ben tenuto. I giochi sono curati e si vede! “facciamo osservazione della natura nel giardino, guardiamo il susseguirsi delle stagioni…” il bagno è una tristezza…piccoli water divisi da pannelli separatori e 2 lavabi un pò altini per far da sè…la maestra roberta dice:”c’è sempre la bidella qui. se un bimbo ha bisogno lei lo aiuta!!!” vabbè…i bimbi dovrebbero essere messi in condizione di non aver bisogno…ma il bagno è pulito…le tazze pulite e le mattonelle linde. Però, subito dopo un’altra maestra mi fa vedere la biblioteca! l’hanno creata lo scorso anno, con l’aiuto dei genitori perchè tengono molto al progetto lettura! i bimbi dell’ultimo anno possono prendere un libro il venerdì e riportarlo il martedì, in quella stanza si legge e si gioca…e poi, prima di uscire le metto in crisi…”qual è un punto di forza e un punto debole di questa scuola?” si guardano. mi guardano. nessuna di loro sembra avere una risposta. “noi siamo il punto di forza! siamo tutte di ruolo e andiamo d’accordo, siamo un bel gruppo educativo” <br />Matteo, il prossimo anno, andrà alla scuola pubblica di via Como.

5 Risposte a “ecco com’è andata”

  1. sono contenta che pensi di aver trovato la struttura giusta…purtroppo non si può trovare tutto positivo… io ho fatto lo scorso anno la mia scelta e penso di aver scelto bene, struttura piccola con solo due classi, ma le maestre sono ottime e i bambini sono molto seguiti. Oggi sono andati a teatro 🙂 ho scritto un post 🙂

  2. oddio barbara…come faccio ad essere contenta?mi viene da piangere…ma la mia idea di homeschooling non va smarrita..anzi prende sempre più piede…solo che penso a tutte quelle persone che non si sentono in grado di farlo a tutti i bambini (compresa quella della gelmini) a cui viene negato il sacrosanto diritto all’istruzione pubblica, gratuita e di qualità…che stress, che amarezza!!!

  3. Sono contenta che tu abbia trovato la struttura che ti da quella giusta e commisurata serenità chiave di tanti discorsi genitoriali :)!
    Io sto prendendo nota di tutti gli open-day di tutte le eventuali scuole elementari possibili 🙂

  4. HAi ragione yummy anch’io sono tanto triste che futuro ci aspetta!!! Oggi ho versato tante lacrime xchè non sono in grado di dare il meglio a mia figlia.. purtroppo non posso permettermi scuola privata ,,, spero solo di essere in grado di aiutarla io in qualche modo ma l’istruzione che può darle un’insegnante è altra cosa… mi sento sconfitta!!!

I commenti sono chiusi.