Primi passi verso una decrescita felice: scambiare

Il primo passo da fare per capire se siamo veramente pronti a cambiare le nostre abitudini di vita è chiederci, come suggeriva Marina nel gruppo facebook sul downshifting: cosa posso fare di meno oggi?

E per meno non si intende fare nulla ma sprecare meno, consumare meno, acquistare meno.

Una delle domande che mi viene posta più spesso è:

“Ma come ti sei liberata dello shopping?”

In realtà non me ne sono liberata. Ho semplicemente imparato ad acquistare in maniera diversa. Credo che sia stato uno dei più grossi problemi che ho dovuto affrontare in questi 18 mesi: ero abituata, come la maggior parte di noi, ad acquistare ciò che vedevo nei negozi senza nemmeno preoccuparmi del prezzo. E i miei armadi traboccavano di abiti e accessori. Passare davanti ad una vetrina, ormai, non mi entusiasma più. Le passeggiate al centro commericiale del Sabato pomeriggio, sono solo un lontano ricordo. Preferisco affidarmi alla catena dello scambio, del cucito creativo, dei mercatini e della mia fantasia per confezionare da me ciò di cui ho bisogno: vecchi maglioni diventano sciarpe, federe di cuscini diventano porta tovaglioli (vedere qui la trasformazione) e così via.

Nel paese delle meraviglie: il mondo dei barters

Quello che non serve più a me può essere importante per te e viceversa. Che senso ha tenere una cosa che non utilizzo?

I barters si scambiano (quasi) tutto: abiti, accessori, case per le vacanze, giocattoli, articoli di ogni genere purchè in buono stato. Sono ovunque: ci sono gruppi anche su facebook. Personalmente sono iscritta in questo gruppo

Come funziona? E’ molto semplice. Fate una fotografia degli oggetti che non vi servono più, descriveteli accuratamente, poi create la vostra wish list e pubblicate entrambi. Se qualcuno è interessato ai vostri oggetti saprà con cosa contraccambiare.

Uno dei siti più conosciuti per gli scambi è zerorelativo. Ma anche sui giornali locali si possono trovare annunci di scambio.

Ricordo a tutti che i barters non sono lì a rifilarci una fregatura. E’ uno stile di vita, tutti sono accomunati dalla voglia di riciclare, riusare e barattare piuttosto che andare ad acquistare.

Vi consiglio di fare una prova. Questo mondo “gratuito” è davvero affascinante.

Si viaggia scambiando casa, si scambano lezioni di piano con buoni carburante, si scambiano ore di baby sitteraggio con cene a lume di candela.

Insomma, il mondo dei barters è davvero affascinante.

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3 Risposte a “Primi passi verso una decrescita felice: scambiare”

  1. Grazie! Mi sono iscritta a zerorelativo, ora devo impegnarmi scrivendo la mia lista dei desideri… che strano, mi pare di non averne nessuno! L’idea dello scambio, secondo me, è rivoluzionaria. Anche per superare le troppe contraddizioni e ingiustizie del consumismo

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