INSEGNARE LA RESILIENZA
Perché è importante insegnare la resilienza ai bambini? Che cos’è la resilienza e perché è bene che noi la riscopriamo?
Mi sono posta queste domande alla luce degli ultimi fatti accaduti nelle scorse settimane alla vita della mia famiglia ma che possono essere riconducibili a chiunque: c’è chi perde il lavoro, chi prende un brutto voto a scuola, chi litiga con i compagni, chi ha un rapporto difficile con il partner. Insomma: ognuno dovrebbe imparare a cambiare punto di vista e prospettiva almeno una volta.
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Per me è facile: sono una eterna Pollyanna. Ve la ricordate Pollyanna?
Pollyanna, come la maggior parte dei cartoni animati dell’infanzia di chi, come me, era bambino negli anni ’80, vedeva sempre le cose in maniera positiva.
Ma cosa c’entra Pollyanna con la resilienza?
CHE COS’È LA RESILIENZA
La resilienza è la capacità di saper fronteggiare le situazioni avverse in maniera positiva, di saper trovare soluzioni innovative anche di fronte ad eventi traumatici e negativi.
A COSA SERVE LA RESILIENZA
Nella situazione di disagio morale in cui viviamo oggi, la resilienza dovrebbe servirci a mettere sul piatto della bilancia numerosi fattori. Prima di tutti rivolti a noi stessi. Poi ai bambini.
INSEGNARE LA RESILIENZA AI BAMBINI
Quello che i più piccoli dovrebbero sapere è che:
- I problemi esistono MA si possono affrontare e superare. Le nonne dicevano che a tutto c’è rimedio fuorché alla morte.
- Prendere un brutto voto a scuola è di sicuro sbagliato MA studiando c’è possibilità di recupero
- Picchiare un compagno è assolutamente sbagliato MA si può chiedere scusa e promettere di non farlo più impegnandosi a rispettare la promessa
- Essere picchiati, insultati, derisi da un compagno è assolutamente sbagliato MA ci sono dei modi per rimediare a queste azioni e i nostri figli non devono sentirsi soli perché dobbiamo dargli gli strumenti per fronteggiare le negatività
Questo non vuol dire “imboccarli” nelle risposte MA cercare di capire insieme a loro in che modo poter fronteggiare eventi a che a loro sembrano nefasti.
Insegnare ai nostri figli a ragionare in maniera lucida, prendendo in considerazione ogni singolo momento, non è una operazione semplice perché implica il mettersi in gioco in prima persona.
Dobbiamo imparare prima noi stessi a compiere questa operazione. Poi insegnarla ai nostri figli.