Finalmente, dopo tre anni di rinvii, pare che il 2011 sarà l’anno che segnerà la fine dell’era della busta di plastica: «Dal primo gennaio entra in vigore il divieto di commercializzare le buste di plastica non biodegradabili». Questo è ciò che è emerso durante l’ultimo consiglio dei ministri, quello che ha visto ieri anche l’abbandono del Pdl da parte del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Lasciando da parte le liti di governo si tratta di una vera e propria rivoluzione ecologica che segna la felicità di tutti gli ecologisti, commenta così la stessa Prestigiacomo: «Io mi sono opposta all’ennesimo rinvio previsto nella bozza: sarebbe stato insopportabile. E’ una scelta scelta moderna, in linea con la sensibilità dei cittadini che saranno ben contenti di contribuire col proprio comportamento a una maggiore attenzione all’ambiente. Per le scorte faremo accordi coi produttori e i consorzi che riciclano la plastica, non credo che ci saranno problemi».
Si temono reazioni forti da parte dei produttori di plastica: «Vigileremo affinchè questa importante misura da noi fortemente voluta non sia nuovamente messa in pericolo dalle pressioni delle lobby dei produttori di plastica» aggiunge Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd.
Prima di vedere scomparire per davvero le shopper di plastica passerà dunque ancora molto tempo e molto ancora si discuterà ma un piccolo passo per un mondo più pulito è stato fatto.
sicuramente utile..ma dovrebbero anche eliminare le buste dei supermercati dove si mette la frutta e quelle per il cibo sfuso..ogni volta che torno dall’iper, nonostante usi la borsa della spesa getto via una quantità ingredibile di sacchetti, talmente piccoli da non poterli usare neanche per i rifiuti..