Quando ho scoperto di essere incinta, come prima cosa ho pensato al ginecologo che mi avrebbe seguita per tutta la gravidanza. Solo in un secondo momento ho scoperto l’importanza dell’ostetrica. E’ lei che alla fine ti segue e ti aiuta durante il parto (naturale).
E proprio pensando alla figura dell’ostetrica, mi è capitato di leggere una lettera all’ostetrica. Il pensiero di una donna in dolce attesa che si rivolge alla sua ostetrica e le spiega quello che desidera da lei. La figura dell’ostetrica è veramente molto importante e può fare la differenza durante il parto.
Non so chi abbia scritto questa lettera, ma la trovo veramente bella. E vi consiglio di leggerla, per capire cosa dovreste aspettarvi da questa figura professionale fondamentale durante le 40 settimane e nel momento più importante della vostra vita.
Quando vengo da te informami.
L’informazione è la chiave e non devo trovarla da un’altra parte, tu sei la professionista che mi prepara al parto.
Tu sarai la mia amica; non insegnarmi a respirare e a spingere, insegnami ad essere me stessa, a connettere con il mio istinto, a lasciarmi andare dagli impulsi del mio corpo.
Quando vengo da te, non prepararmi per sopportare, per tacere, per soffrire, preparami a scegliere, alla libertà al di sopra delle mie paure e limitazioni.
Tu sarai la mia mamma; non prepararmi per contare né minuti né ore, né centimetri di dilatazione, preparami ad ascoltare il mio corpo, per riconoscere ogni passo, per parlare col mio bambino.
Quando vengo da te, non prepararmi a fidarmi nel potere della medicina, insegnami a fidarmi del mio proprio potere, dalla mia forza ineguagliabile di donna, nella capacità del mio corpo per trovare sollievo…
Tu sarai il mio appoggio, non prepararmi ad accettare la mia propria mutilazione, insegnami a rispettare il tempo che il mio bambino necessita per nascere, il tempo che serve alla mia vagina per accompagnarlo in questo cammino, quando vengo da te, non prepararmi a delegare in te, perché allora tu sarai la responsabile di quello che succeda, preparami per prendere le decisioni, dammi il potere e, con esso, la responsabilità del mio parto.
Tu, che dai la luce a chi dà la luce, dimmi che in me ci sono la forza e il potere necessari per dare la vita.
Dimmi che sarai lì se ho bisogno di te ma che non ho bisogno di te, quando vengo da te, sii la mia amica, la mia mamma, il mio sostegno, la mia luce.
Sii chi preserva il miracolo della nascita da qualsiasi intervento innecessario.
Sii la mia ostetrica.