Bambini coi pidocchi?

Ci pensa Pid Buster

No panic, la soluzione c’è!

I pidocchi sono sempre esistiti, ne abbiamo sempre sentito parlare fin da bambini e a volte ce li siamo anche presi… e… tra poco riaprono scuole e asili!!! 3,2,1…. e ci sarà un’allarme pidocchi!

 Ma perchè nel 2019 sembra ancora un argomento tabù o una cosa di cui vergognarsi?

Quante volte nelle scuole e negli asili scatta l’allarme pidocchi e quando un genitore chiede in quanti e magari anche chi li ha, c’è una riservatezza assoluta a riguardo che ti fa quasi sentire una pazza ad averlo chiesto? Una privacy assoluta che non c’è nemmeno a Corte da Sua Maestà!

Non è che un genitore lo chiede per denigrare il malcapitato portatore, ma magari lo chiede per capire quanto il proprio figlio possa essere stato in contatto col bimbo\a in questione o per monitorare meglio la situazione.

Perchè solo alcune mamma si sentono in dovere di avvisare nelle tanto discusse chat dell’asilo, della scuola, di danza o del calcio, che il proprio pargolo ha i pidocchi invitando gli altri genitori a controllare i loro (grande gesto di civiltà e buona educazione), mentre altre negano e continuano a mandare a scuola i piccoli untori senza che siano stati disinfestati, a volte volutamente, altre volte perchè non si sono accorte del problema o lo hanno sottovalutato?

Pidocchi: C’è ancora molta “ignoranza” sulla questione

E’ una cattiva gestione del contagio che fa sì che siano ancora così diffusi, tante leggende metropolitane a riguardo e tante convinzioni errate. La ASL non offre un supporto perchè non sono una malattia, ma un problema sì… ed è inutile negarlo e lasciarli diffondere.

Per fortuna a Milano è arrivato Pid Buster ( QUI potete visitare il loro sito), un validissimo alleato nella cura e nella prevenzione dei pidocchi!

Una super mamma tosta di nome Claudia si prodigherà a spiegarvi tutto senza farvi andare nel panico, partendo da come prevenirli, come riconoscerli e aiutandovi, nel caso sia tardi, a debellarli.

In Italia, per ora, ci sono pochissimi centri specializzati, mentre all’estero sono già molto in diffusi e frequentati.