Quando naufraga un matrimonio

Quando naufraga un matrimonio

Quando naufraga un matrimonioPhoto by NeONBRAND on Unsplash

Al giorno d’oggi (purtroppo) è sempre più comune che anche la coppia di coniugi più impensabile, scoppi più o meno improvvisamente… BOOOOM e come accade nel film Titanic dopo il naufragio, uno dei due coniugi rimane fuori dalla porta (galleggiante in quel caso) e cade a picco ibernato, o per meglio dire, uno dei due soffre di più!

Ancora oggi noi fans di Di Caprio ci chiediamo come mai Rose non abbia almeno provato a fare spazio anche lui, in fondo è stato abbondantemente constatato che lo spazio per stare in due su quella porta galleggiante e soffrire solo per l’assideramento e non finire ibernato e affogato, c’era. Ma, chi ci è passato lo sa, non è sempre così!

In caso di figli che finiscono nel mezzo è DOVERE di ogni Jack e Rose lasciare qualla porta galleggiante alla prole, ma cercare di salvare anche se stessi!

Quando nel naufragio di un matrimonio c’è di mezzo un figlio, si finisce per vivere un sacco di luoghi comuni.


Povero bambino! Riprovateci per lui…

Questo è il primo luogo comune che io personalmente ritengo sbagliatissimo! Stare insieme per i bambini non è cosa buona e giusta anche se forse nella sua testolina lo è. Ma quella testolina crescerà e se si sta insieme solo per lui (o loro) crescerà con esempi e idee sbagliate sulla famiglia, sull’amore, sui rapporti e su come dovrebbe essere in realtà tutto ciò!

I tempi sono cambiati, ci siamo evoluti (per fortuna) e non si deve stare insieme ad ogni costo perchè appunto si DEVE! Così com’è sbagliato mandare in fumo un matrimonio con leggerezza, per mancata volontà di giungere a compromessi o per punti di scontro in fondo risolvibili.

Come per ogni cosa ci vuole equilibrio, ma solo la coppia sa cosa realmente accade tra le mura domestiche e se ha fatto tutto il possibile per non far esplodere la bomba!

Una volta di fronte al naufragio di fatto, il compito dei genitori deve essere quello di non far pesare le magagne che conseguono ai figli!


Non strumentalizzare i bambini

Si smette di essere una coppia ma non si può e non si deve mai, smettere di essere genitori!

La parte più difficile, ma inevitabile, è proprio questa. Quindi per quanto si possa essere avvelenati, armati fino ai denti, delusi, feriti o semplicemente stronzi, nei confronti dell’ex, è sacrosanto impegnarsi a non farlo sapere ai bambini!

Facile a dirsi eh… un po’ meno da farsi, ma fattibile! Quindi stampatevi un sorrisone dei vostri migliori a 79 denti e annunciate con tutto l’entusiasmo che possedete che questo week end starà con papà (o con mamma), che si divertirà un sacco e che noi saremo lì ad aspettarlo al suo rientro!

Non salutatelo come se andasse in guerra, non fate trasparire che affoghereste il vostro ex (o la vostra ex) con la testa nel water dopo averlo usato, ovviamente, non fategli capire che soffrite a causa sua e soprattutto MAI i bambini devono pensare di essere la causa dei litigi!

Sembra scontato, ma spesso purtroppo non lo è!

Non ricattate l’ex usando il bambino, tiratelo i mezzo il meno possibile! Pensate ad accordarvi e prendere direzioni educative nella stessa direzione!


Povero bambino!

Tutti, ma proprio tutti vi diranno la frase “povero bambino” senza sapere nemmeno quanto vi sforziate o meno di non farlo sentire affatto povero bambino!

Pensate anche a voi stesse (parlo alle mamme perchè sono mamma, ma vale per chi soffre per il naufragio), fate quello che può farvi stare un po’ meglio, quello che può distrarvi anche solo un’ora, non abbiate paura di chiedere aiuto ai nonni nella gestione del bambino, prendetevi il vostro spazio perchè finchè non starete bene voi, non riuscirete nemmeno a fare stare bene al 100% i vostri figli! 

Non fate il terribile errore di colmare la mancanza affettiva o sostituire la presenza fisica del vostro ex partner con vostro figlio! Vostro figlio DEVE rimanere figlio, non un sostituto affettivo per il vuoto che avete! Fregatevene quindi se vi dicono di pensare al 100% sempre e solo a lui, pensate anche voi, con intelligenza e nella giusta misura. A parlare sulla pelle degli altri sono capaci tutti! Non affossate il senso di colpa comprandogli tutto ciò che il pargolo chiede ed accontentando ogni sua richiesta perchè la situazione potrebbe sfuggirvi di mano in un attimo, farete il suo male.

Non trascuratelo, certo, ma non fatelo diventare un mocciosetto viziato solo per colmare il senso di colpa o per fare a gara con l’altro genitore a chi gli compra di più o a chi lo vizia di più!

Può capitare che ci siano momenti bui, anche tanto bui… e magari all’improvviso e quando sembra sfumata la situazione perchè il colpo a volte si accusa dopo, e quindi può capitare di non riuscire ad essere mentalmente, emotivamente e fisicamente idonee alla gestione del figlio, trovandovi comunque in una situazione nuova dove si è sole con lui 24 ore… E’ umano, succede e sarebbe assurdo se non succedesse, quindi non abbiate paura di chiedere una mano ad un parente, a un’amica o a chi di fidato volete voi!

Sappiamo bene che i bambini possono portarci allo sfinimento anche in condizioni normali, figuriamoci in una situazione così difficile da affrontare per tutti! E allora bisogna avere coraggio e il coraggio non è necessariamente farcela da sola a tutti i costi, il coraggio sta anche nel saper chiedere aiuto, sta anche nell’avere il coraggio di staccare, ricaricarsi, distrarsi e pensare anche a se stesse mentre si pensa anche a qualcuno che ha totalmente bisogno di noi!

Voi mandereste vostro figlio a scuola con una maestra che piange a giornate, o isterica, o col cervello completamente altrove ,mentre la scolaresca attraversa la strada in gita?

Io NO! e allora perchè quella maestra fuori di testa e poco affidabile dovrei essere io? Piuttosto scappo due ore a piangere o ridere o inveire con le amiche affidando mio figlio a persone fidate e che ci sono con la testa!


Se stai leggendo questo post senza aver affrontato una separazione, senza che sia nemmeno nell’aria, ma solo per curiosità o perchè è successo a qualcuno a te vicino, c’è un solo consiglio che mi sento in diritto di dare a ogni donna e ad ogni mamma: NON annullarti mai per un uomo o per un figlio! Tieni viva una parte di te che riguardi SOLO te! Tieni vive le tue amicizie, i tuoi interessi, abbi sempre un po’ di spazio per te perchè ricominciare è sempre dura, ma ricominciare senza avere più NIENTE è devastante!

 

Quando naufraga un matrimonio

 

Io errori ne ho fatti tanti nella vita, a volte forse mi sono voluta anche poco bene facendo troppo per gli altri ricevendo poco o a volte niente, ma mai come ora mi sto rendendo conto dell’importanza di avere mantenuto una vita anche al di fuori del matrimonio e della maternità (tra l’altro a distanza perchè sono stata a 150 km da tutto per 10 anni). Nelle difficoltà tutto ciò è veramente preziosissimo e, avendone ora io bisogno, mi rendo conto che quando ho fatto del bene, ho fatto veramente una cosa preziosissima e che alla fine forse è vero che tutto torna!

Purtroppo nella vita niente è sicuro, mai dire mai è una grande verità (vedi Dare per scontato). Non sto gufando nessuno, sto solo dicendo che a volte nella vita ci si trova in situazioni non minimamente programmate e solo quando accadono ti accorgi che i “sentito dire” sono ben diversi dal vivere le cose sulla propria pelle!

Non sono un guru, non sono una psicologa infantile, nè una terapista, sto solo raccontando il mio parere sperando di sbagliare il meno possibile.

Non sbagliare mai è impossibile, cerchiamo almeno di farlo poco!

Come sempre ho cercato di parlare fuori dal coro, fuori dagli articoli standard e freddi che si trovano su Google che ci dicono cosa si deve e non fare fare come istruzioni per l’uso e da un punto di vista più personale possibile sperando di essere d’aiuto a qualcuno.

Inizialmente sembrerà tutto irreale, non capirai cosa sta succedendo, poi come una doccia fredda in pieno inverno, apprenderai che non c’è più nulla da fare… le reazioni varieranno da rabbia, tristezza, disperazione, idee di vendetta, paura, panico e a volte odio… e poi cambieranno di nuovo e poi ancora fino forse alla calma… La fase dello sgombero della casa con la roba (tua o sua) in innumerevoli sacchetti blu dell’Ikea ti farà capire che è dura e che non è fantasia, ti farà pensare che non ce la farai, ma bisogna stringere i denti, piangere appena si può o si deve, tentare di svagarsi, distrarsi anche solo un’ora, appoggiarsi alle persone vicine ma MAI piangersi addosso!

Vi invito alla mia pagina facebook mamma ho perso la pazienza per seguire le mie peripezie (anche nuove date le novità) e su instagram @mammahopersolapazienza. 

Mi scuso per essere stata poco presente, spero di tornare presto in carreggiata anche on line, ma il motivo della mia latitanza credo che ora sia chiaro.

Mi dicono “ce la farai”, e lo so bene, sono stracerta che ce la farò,

ti sentirai dire che “non sei l’unica, è successo a tanti”, ma tu sei tu e la pelle è la tua… ti sentirai dire “c’è di peggio, le tragedie sono altre” ma per te potrebbe essere una tragedia anche se sai che la supererai e come tale dovrai affrontarla… ma cari terzi, non fatela facile perchè non lo è! 

Dovrai affrontare la tempesta sia come capitano della nave, che come equipaggio, ma non dovrai affondare con la nave… Dovrai imparare ad essere Peter Pan e volare seguendo i tuoi sogni, Trilli con i suoi sbalzi d’umore ma sempre splendente, Capitan Uncino rabbioso e brontolone, Wandy per badare ai bimbi sperduti, Spugna per bere qualche bicchiere per dimenticare per qualche ora… potrai soggiornare all’Isola che non c’è ma ricorda che dovrai tornare poi alla realtà… 

Nessuno dice che sia facile, ma bisogna pensare che sia possibile superare tutto cio, ce lo dobbiamo e lo dobbiamo ai nostri figli!