Bambini e freddo

Bambini e freddo

Il miglior gioco? È all’aria aperta!

Bambini e freddoNon ci sono scuse… uscire coi bimbi si puó e si deve farlo… SEMPRE! Ma come comportarsi con il temibile connubio BAMBINI E FREDDO?

Mmm… Forse con un acquazzone lo escluderei perché c’è ben poco da fare (a meno che non abbiate un serio equipaggiamento e tanta voglia di fare), ma i bambini che stanno tanto all’aria aperta sono quelli che si ammalano di meno!

Eh sì, care mamme… anche se alcune si troveranno spiazzate, è così!

Chi non ha mai avuto una nonna che ti dice: “copriti che è freddo” e ti sei ritrovato ad uscire con solo gli occhi scoperti come se dovessi andare a fare una rapina?

In inverno sembra proibito uscire con i bambini ma non è così! Basta un adeguato abbigliamento (non necessariamente da Esquimese). Adeguato, non esagerato… Le sciarpe a tre giri di lana merinos con 14 gradi sono pure controproducenti.

Vedo bambini (non parlo di neonati) avvolti in sacchi a pelo con sciarpone matrimoniali, guanti, cappelli di montone e magari perché no, anche una copertina aggiuntiva sopra, anche a temperature decorose con le quali la gente indossa a malapena un cappotto, che mi fanno domandare come faccia a sopravvivere il popolo finlandese se qui in Italia ci conciamo così!

Pensate che in molti paesi nordici i bambini anche piccolissimi vengono messi a fare la nanna fuori, all’aperto, con temperature ben al di sotto dello zero. Certo, noi non lo faremmo mai perchè qui non è usanza, ma se in Danimarca non si sono estinti un motivo ci sarà.

Va bene coprirsi, ma come noi o leggermente più di noi, i bambini non sono animali a sangue freddo! Poi ci si lamenta che al primo spiffero si ammalano (ah, per capirci, non ritengo la tosse o il raffreddore malattie!). Un bimbo nel passeggino ovviamente non farà movimento e quindi dovrà essere più coperto di un bambino che scorrazza correndo avanti e indietro o che gioca a pallone al parco.

Eppure sembri una pazza se dici di andare un’oretta al parco o al fare due passi e guai ad uscire dal tramonto in poi! In inverno sembra si debba stare in letargo totale… Siamo mica marmotte per caso? Scoiattoli? Tartarughe?

 

bambini e freddo

 

Se non portate i bambini fuori in inverno per non farli ammalare, vi sbagliate!

Il “colpo d’aria” o “di vento” o “di freddo”, non c’entra niente e non fa venire la febbre, la bronchite o il raffreddore anzi, la probabilità di respirare le goccioline infette è molto più alta in un ambiente piccolo, poco areato dove respirano più persone. 

Così come non sono il freddo, il vento o l’acqua che fanno venire l’otite. Capite come saremmo stati creati imperfetti? Se il nostro canale auricolare è così aperto ed esposto a tutto e se questo tutto può far ammalare l’orecchio, allora saremmo imperfetti! L’otite è un’infezione e l’unica causa che lo scatena è il catarro causato dai virus. Per cui mettere il cappello non previene proprio nulla! Terrà caldo il capo, eviterà che persone sensibili all’umidità possano sviluppare cefalea, ma non eviteranno il raffreddore né tanto meno l’otite. 

L’aria aperta è il posto migliore per proteggere i bambini. All’aperto le persone sono più lontane e le loro goccioline “infette” vengono rapidamente allontanate. Se poi c’è vento…, meglio! Vengono allontanate molto prima, ma l’aria aperta è il posto ideale soprattutto quando c’è il sole.

Il sole è il più grosso disinfettante della natura! Il miglior antibiotico! I suoi raggi (non quelli che passano attraverso i vetri) uccidono un’infinità di germi e virus. I raggi solari, inoltre, sono in grado di far produrre anche grandi quantità di vitamina D al nostro organismo, una vitamina importantissima, preziosissima, utile per assorbire il calcio che assumiamo con la dieta e far crescere forti e sani i nostri bambini.

E il freddo? Non fa male il freddo? Rispondo: perché mettete gli alimenti in frigorifero?  Perché le malattie più gravi sono in Africa piuttosto che in Norvegia? La risposta è semplice: i germi (che alterano gli alimenti e li fanno “perdere”) crescono bene al caldo e si riproducono molto più lentamente al freddo. A meno 10 gradi è possibile morire assiderati, ma difficilmente si prenderà il “raffreddore”, che vorrei che fosse chiamato “rinite”, poiché il freddo da solo non c’entra niente. I germi “sentono freddo” e vengono a vivere nelle nostre case!”. 

Ho tratto queste affermazioni da http://www.pediatric.it/inverno.htm, sito curato da un pediatra, il .Dr. Raffaele D’Errico. Per saperne di più sull’argomento potete visitare la sua pagina all’indirizzo sopra indicato.

E così possiamo anche comprendere perché ci si ammala più in inverno che in estate, non perché fa freddo, ma perché a causa del freddo ci chiudiamo in casa, i bambini stanno tanto nelle scuole, accendiamo i riscaldamenti e stiamo spesso chiusi in locali piccoli e affollati di città, ahimè, sempre più inquinate.

D’estate, invece, tutti al mare, all’aperto, al sole, con contatti stretti molto più rari.

Spero di avervi offerto qualche spunto di riflessione.

bambini e freddo
Ph.Christian Ciardella

 

CURIOSITA’: Avete notato che in barba alle temperature rigide, il piccolo di casa Windsor (il Royal baby) scorrazza sempre a gambe nude. Baby George indossa il suo immancabile indumento a qualunque temperatura. Motivo? Non si tratterebbe di sadismo da parte dei genitori, ma di una ben più elegante questione di etichetta. Insomma, il pantalone corto “fa nobile”. E gli scout? Anche loro dovrebbero essere estinti!

Bhè non vi sto suggerendo di mandare i vostri bimbi a gambe nude al parco giochi con 5 gradi… però sappiate che si sopravvive lo stesso e quando io che detesto i collant me ne vado beatamente in giro con qualche outfit a gamba nuda anche in inverno, ora mi sento meno matta e un po’ più royal ahahah.

Vi invito tutte alla mia pagina facebook Mamma ho perso la pazienza e su instagram @mammahopersolapazienza.

A presto!

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