Ciao a tutte ( do per scontato che la maggior parte delle persone che leggeranno saranno future mamme, mamme, o plurimamme ) mi presento, sono Valeria, sono vicina ai 33 anni, sono moglie e mamma di un bambino di due anni e se dovessi partecipare a un ipotetico Ciao Darwin mi autocatalogherei nella categoria di “mamme felicemente non perfette”.
In questo blog non scriverò articoli che evidenzino solo il bello di essere mamma perché ce ne sono già una miriade e sdoganerò molti luoghi comuni.
Quello che mi ha spinto a scrivere un blog è proprio il fatto che mi ritrovo molto raramente in ciò che più comunemente si trova su internet sull’argomento maternità.
Da un lato penso di essere un po’ controcorrente su vari argomenti, dall’altro penso che troppe persone abbiano paura del giudizio altrui e preferiscano tenere per sé certi pensieri, forse per vergogna, forse perché la società in cui viviamo prevede certi schemi da seguire.
In questa introduzione vorrei sottolineare che ogni post riguarderà miei pareri personali che non hanno assolutamente lo scopo né di giudicare o indignare chi la pensa diversamente da me, né di farmi puntare il dito contro perché, ve lo dico subito, io rispetto le idee altrui, ma non mi faccio influenzare da chi la pensa in un’altra maniera,vado sempre dritta per la mia strada e già dai primi post lo capirete….
Ora non so bene da dove cominciare perchè come vi ho preannunciato sono un po’ fuori norma e potrei spiazzarvi un po’… cercherò di partire in maniera soft, come se stessimo prendendo un aperitivo insieme.
Ho conosciuto mio marito a 25 anni e dopo soli 8 mesi mi sono trovata a dover prendere una grossa decisione. Mirko ai tempi giocava a calcio in serie A, oltretutto nella mia squadra del cuore, la Sampdoria.
Un bel giorno quando dovevamo mettere su casa gli suona il telefono e una volta messo giù mi dice: “è meglio che oggi non andiamo a comprare mobili, perchè stasera parto per Livorno e andrò a giocare lì“. Me lo disse con molta naturalezza, come se fosse una cosa normale che da un minuto a un altro ti ritrovi a ciel sereno a dovere cambiare città…. per lui sì, era normale, il calcio è così, ma per me comune mortale non era normale affatto!!!
“Come stasera 😱 ????????”. E fu così che lui partì e io mi ritrovai da sola con la casa già un po’ inscatolata dato l’imminente trasloco (ad un quartiere di distanza) a dover pensare di trasferirmi da tutt’altra parte !!! Altro che nuova vita… cambio radicale, non previsto ed immediato!
Ve la farò breve, lui mi disse che se non me la sentivo di trasferirmi, potevo restare a Genova e lui sarebbe tornato (per tutto l’anno) la domenica sera dopo la partita (se non giocavano troppo lontano) per ripartire il lunedì per Livorno. “Giammai !!!!” senza pensarci due volte il mio cuore mi disse di seguirlo, solo che lui aveva il ritiro estivo per un mese e quindi niente dovevo rimandare.
Inscatolai tutto ed arrivò il gran giorno della partenza (da sola col mio cane) e dalla voglia di vederlo andai direttamente allo stadio per aspettarlo subito dopo la partita. Da lì ci siamo sistemati in un alloggio provvisorio in mezzo al nulla per un mese in attesa che si liberassero le case affittate per l’estate. Non prendeva neppure il cellulare, chiavetta internet non ne parliamo e alla TV si vedeva solo la Rai!
Come vi ho detto non ci ho pensato due volte a trasferirmi, ma ai primi ritiri in cui stava via due giorni e io mi ritrovavo da sola in un posto sconosciuto senza nemmeno sapere una strada (gli smartphone ancora non erano di uso comune), e da sola come un cane o meglio… col mio cane, ci pensai altro che due volte…150! Non vi nascondo che ho pensato più volte di darmela a gambe nel primo anno fuori casa perchè cmq rinunciare a tutto per seguire un amore che durava da 8 mesi a mala pena è stato un grosso rischio!!!!
Superati tutti i vari ostacoli del cambiamento di vita (perchè di ostacoli credetemi ce ne sono, anche se la vita dei calciatori sembra all’apparenza solo un mondo dorato… e si sa… non è tutto oro quello che luccica)…
Alla fine ci siamo sposati quando avevo 27 anni e come ogni sposina sognavo una famiglia, e la sognavo numerosa, avrei voluto almeno tre figli e come prima avrei voluto assolutamente una femmina . Avevo già informato mio marito delle mie idee a riguardo (tipo il quinto giorno di convivenza) e penso che la faccia che ha fatto lui sia la stessa che ora farete voi quando sentirete come la pensavo sulla maternità. Ve lo racconterò così come l’ho detto a lui.
Quando ho scoperto da dove escono i bambini per nascere io avevo tratto immediatamente la conclusione che non avrei mai fatto figli, che lo avrei adottato e poi dopo aver rimuginato un po’ di anni a riguardo, ho sentenziato che avrei avuto un figlio solo ed esclusivamente con cesareo (vedi Cesareo programmato, se lo scegli risulti matta.).
Colui che ora è mio marito mi ha guardato con un’aria di sufficienza, mista ad un’aria stranita e mi ha freddata con un “cambierai idea”… ma ai tempi non sapeva bene con chi aveva a che fare. Se esistesse il regno dei testardi, io sicuramente sarei la regina 👑!
Come presentazione è anche troppo lunga lo so, ma era per farvi capire chi sono a grandi linee. Detto ciò poi approfondirò più avanti. Il mio augurio è che io con questo blog vi riesca a strappare qualche risata e spero di aiutarvi a sentirvi meno “sbagliate” in certe circostanze.
Vi aspetto alla mia pagina Facebook Mamma ho perso la pazienza … se siete ironiche fa per voi.
A presto
Vale
Ma finalmente! Mia figlia ha 1 anno e mezzo e quando dico quello che penso mi guardano manco fossi la Franzoni! C’e’ bisogno di un po’ di sana realta’ in mezzo ad un mare di ipocrisia. Brava!
Ciao Giorgia, mi fa piacere che la pensi così… allora resta connessa, ne leggerai delle belle ! Grazie per il supporto .