Violenza negli asili

Violenza negli asili

Una cosa spregevole che continua a ripetersi

Violenza negli asili

In poche ore altri due casi di violenza negli asili. Non ci si può credere ma è così!

Questa volta si tratta di scuole materne. Una a Vercelli e una a Taranto.

Una scuola d’eccellenza quella di Vercelli, intitolata a un esemplare educatore di cui applica il metodo. Dovrebbe essere stato così almeno, fermo restando che qualsiasi asilo o scuola, privata o pubblica che sia, deve offrire ai nostri bambini il meglio! Noi li affidiamo a loro, ci fidiamo di loro, sappiamo che devono stare bene all’interno dell’istituto. Certo, la disciplina ci vuole, ma questa è disciplina? Sfogare i propri isterismi sui bambini, gridargli istericamente insultandoli, strattonarli, spintonarli e dargli librate in faccia… sono i tuoi alunni, quelli che vedono te, maestra, come il punto di riferimento quando mamme papà vanno via… fa ribrezzo persino scriverlo!

Su queste faccende a dir poco schifose io mi pongo delle domande…

Innanzi tutto non mi pare possibile l’omertà! Non saranno mica tutte mele marce le insegnanti di quegli asili… non sentivano le urla?  Non sono mai entrate in classe all’improvviso per chiedere un paio di forbici o della carta crespa? Le collaboratrici scolastiche che tutto sanno, dov’erano? Maltrattamenti del genere si sentono dai corridoi non stiamo a raccontarci baggianate! Il dirigente scolastico si fa un giro per le classi solo su appuntamento? Nessuno, ma proprio nessuno dei bambini ha mai detto una parola? Quest’ultima ipotesi può essere veritiera perchè, poveri piccoli, sanno stati terrorizzati! Ma gli altri?

Qualcosa non mi torna! Quando emergono questi fatti gravissimi i dirigenti scolastici cadono dal pero, dicono di sentirsi traditi, di essere ignari di tutto… ma purtroppo queste vicende non sono una novità! Cosa aspettano a prendere seri provvedimenti già per prevenirle?

Perchè si è ancora a pensare se mettere o no queste telecamere negli asili senza aspettare segnalazioni a fatti quindi probabilmente già avvenuti?

Pare che questa volta la segnalazione sia arrivata da una ragazzina che andava a prendere il fratellino all’asilo… Possibile che solo lei abbia sentito e poi parlato? Lode a te ragazzina, ti sei dimostrata più responsabile di chissà quanti adulti che magari sospettavano!

Per fare l’insegnante bisogna essere preparate e soprattutto portate! Se perdi la brocca ogni soffio di vento e addirittura passi a minacce verbali e punizioni fisiche, chi te lo ha fatto fare questo lavoro??? Sei stata costretta? No perchè sai, la consapevolezza di cosa saresti andare a fare la avevi, hai pure studiata per questo!

Poi leggi i leoni da tastiera che dicono “se ci fosse stato mio figlio le avrei massacrate!” a sì??? E come? Facendoti arrestare pure tu?

Pensate piuttosto a che situazione possono vivere quei bambini, accompagnati in un luogo di gioco e convivialità con loro coetanei dai loro genitori e finiti ad essere spintonati in terra, aggrediti o picchiati! E magari ad avere poi il terrore di dirlo a casa. Il fatto che un bambino non voglia andare all’asilo non è un chiaro segnale, perchè i bimbi che soffrono il distacco dai genitori possono andare avanti anni dicendo di non volerci andare per poi essere tranquilli una volta che mamma e papà li hanno salutati per lasciarli in classe!

Pensate a come si sentono quei genitori, la rabbia e il dispiacere di non poter far nulla, il rimorso per non essersi accorti di niente (ma come avrebbero potuto accorgersene se i bambini non gli hanno mai detto nulla), il sentirsi in colpa per averli iscritti proprio in quegli asili (ma loro come potevano sapere se nessuno ha mai detto nulla?).

L’unica, triste ma motivata, soluzione a questo punto credo sia impuntarsi e pretendere le telecamere. Non si tratta di casi isolati, se ne sentono sempre di più e questo è preoccupante veramente!

Non ci sono parole per esprimere ciò che si prova di fronte a cose di questo genere.

Sono vicina a quelle mamme e a quei bambini, sperando che presto possano piano piano sfuocare questo brutto ricordo perchè dimenticarlo è impossibile purtroppo!

Vi invito alla mia pagina facebook Mamma ho perso la pazienza  e su instragram @mammahopersolapazienza. Di solito tratto di temi leggeri per ridere e scherzare sul duro dietro le quinte della maternità rincuorandoci a vicenda, ma di fronte a cose così non si può tacere e non riflettere.