Perchè sono così e scrivo così

Giustamente non mi conoscete e vi racconto perchè sono così, e perchè volutamente scrivo così!

.. E perchè sono una mamma così e sembro così strana e controcorrente! (La sagra del “così” è terminata).

Sono così

Perchè vogliono farci credere che ci siano degli standard, ma questi standard non possono esistere perchè siamo TUTTE persone diverse! Mamme e papà sono diversi, i bambini sono diversi, gli stili di vita sono diversi, le abitudini sono diverse!

Questa cosa è lì, davanti agli occhi di tutti, ci vuole solo l’apertura mentale per vederla… e vi dico perchè io la ho? Perchè io in 8 anni ho cambiato e vissuto in 3 città diverse, con 3 realtà molto diverse, da un momento ad un altro per seguire il marito calciatore. E questo non è niente, perchè al massimo mi sono spostata di 200 km dalla mia città natale e sempre in presenza del mare. Pensate a chi si trasferisce all’estero o si sposa uno straniero, pensate a chi per lavoro cambia città continuamente (mio marito lo faceva), pensate a chi conosce realtà diversissime dalla sua di realtà! Vedrà le cose con altri occhi ancora!

Vi dico questo perchè finchè si vive in un luogo solo, frequentando le solite persone, per quanto possa essere bello e a me sinceramente manchi, crea come verità e realtà assoluta quella.

Ora vivo da un po’ di anni a 150 km dalla mia città, e ho scoperto realtà distanti anni luce dalla mia. Mentalità diversissime, che a volte fanno sì che io venga emarginata. Per i primi anni me ne facevo un grosso problema, poi ho capito che io sto bene come sono e non devo piacere agli altri (specialmente se loro non piacciono a me).

A volte crollo ancora, ma ho una consapevolezza diversa di questi scontri di mentalità. Dopo anni ho capito che non ci si può far nulla.

Perchè vi dico questo?

Centra perchè noi siamo come siamo per le esperienze che abbiamo fatto nella vita.

Perchè le mamme come me che “che problema c’è a fare tutto con i figli?” vengono guardate storte? E da chi vengono guardate storte?

Io vivo da sola da quando ho 21 anni. Per me non è una novità avere una casa a cui badare, dover pensare alle mie cose, lavorare (quando lo facevo), fare la spesa, cucinare e tutto il resto, lo faccio da sempre, ma ciò non vuol dire che io lo abbia sempre fatto perfettamente e dandone la priorità assoluta, non lo facevo a 21 anni quando avevo come priorità il divertimento dopo il dovere, e non lo faccio ora a quasi 34 anni. Casa mia non è uno schifo come si può pensare, solo che l’ordine assoluto, la cesta dei panni da lavare vuota, il frigo pieno di prelibatezze e rigorosamente di stagione non sono la priorità assoluta. Non concorro al premio “casalinga perfetta”, non mi sono proprio nemmeno candidata.

Ora che ho un figlio la priorità è certamente lui, ma dopo ci sono io e poco dopo mio marito… il resto viene in coda.

Non devo girare un reality che se la casa non è da catalogo faccio brutte figure.

E care mie, ve lo dice una che non sa cosa voglia dire avere nonne, zie e cugine al piano di sopra o alla porta accanto, ve lo dice una che fa TUTTO da sè e che per fortuna (e perchè l’ho costretto) ha un marito collaborativo. Io non so cosa vuol dire “mamma vado a fare la spesa me lo tieni il bambino?”, “mamma (o suocera), me lo puoi prendere tu il latte che il bambino ha la febbre?” oppure “papà (o suocero o fratello o zio), già che passi, me lo tagli il prato per favore che ho tante altre cose da fare?”….

Sono lussi che non ho, sono tutti lontani… il prato lo taglia mio marito, le piante le poto, le annaffio, le concimo io, avevo anche l’orticello, ma quello sì che l’ho dovuto sacrificare mio malgrado…(crescere anche zucchine, melanzane e friggitelli oltre che un bebè era troppo anche per me…), la spesa la faccio io da quando mio figlio ha 5 giorni, con pioggia, vento, sole e grandine! Trainavo con una mano il cestino della spesa e con l’altra spingevo la carrozzina (qualcuno ogni tanto aveva anche da dirmi qualcosa perchè il neonato, con coperta di pelo annessa,  soggiornava vicino al banco frigo), poi caricavo il neonato nell’ovetto, chiudevo quel macigno di TRIO con la ferita fresca di cesareo, lo caricavo in macchina, posavo la borsa del bambino, la mia borsa e caricavo la spesa, arrivavo sotto casa (guardando di rientrare in orario di poppata, o preparandomi la borsa con biberon nel thermos e latte in polvere), arrivavo sotto casa, posteggiavo e scaricavo tutto e tutti portandoli in casa. Questo ogni volta che io dovevo fare la spesa o altro (compresi parrucchiere ed estetista) perchè mio marito lavorava a 2 ore da casa per tutta la gravidanza e per i primi tre mesi di vita di mio figlio! Dopo ciò, ricaricavo mio figlio e tutto l’aggeggiame prima citato e magari andavo a farmi una passeggiata e a pranzare all’aperto sul lungomare. Tornata a casa, dopo la poppata e appena si addormentava il pupo, doccia, capelli e cena da preparare, e se non la preparavo, si mangiava ciò che c’era.

Bhè, sono sopravvissuta completamente da sola nel temutissimo periodo post parto… e senza lamentarmi perchè per me era normalità così, e per mio figlio pure! 

Sono così

Dopo una partenza così (che può sembrare in salita, ma l’ho vissuta bene, non senza scleri perchè mentirei, ma bene), la mia maternità si è evoluta sempre all’insegna della normalità del fare tutto con il bambino. Per poi evolversi quando è cresciuto nel fare tutto con lui, fare tanto per lui e ritagliare spazio per me! (Vedi anche Vivere i figli in serenità).

Mi fa un baffo se mi guardate stranita perchè è tardi e siamo ancora al ristorante con mio figlio col suo zainetto dei giochi che gioca con l’amichetta, mi fa un baffo se mi criticate perchè una sera mi vedete in giro da sola con un drink (anche due a volte) in mano e senza mio marito, perchè il bambino o lo tiene lui o lo tengo io se vogliamo una serata d’aria… eh sì, anche se sono mamma 24 ore, ho ancora bisogno di una serata d’aria e non me ne vergogno!

Me ne frego se mi guardano straniti mentre mio figlio fa un capriccio epico a gambe molli urlando in mezzo al supermercato e io lo trascino via impassibile o urlando, me ne frego se sembro la frivola che ha sempre la piega ai capelli fatta, il rossetto rosso e lo smalto. Me ne frego se stremata dopo aver fatto fare 100 cose a mio figlio mi vedete mentre gli do l’ipad per spegnere i cervello 20 minuti! E me ne frego di quello che dicono gli altri sapete perchè???? Per quello che ho scritto sopra! Perchè mio figlio me lo cresco e per farlo ho scelto un equilibrio che ho trovato da subito e forse questo fa invidia, non lo so. Non sono invidiosa, quindi l’invidia non la capisco…

Non lavoro, questo è vero, ma non credo di essere l’unica mamma al mondo a non farlo, come non credo di essere una supermamma!

Vedi anche Sono una mamma non sono una santa, così, per rincarare la dose…

Se avete apertura mentale e non volete crocifiggermi per non essermi annullata, vi aspetto alla mia pagina facebook Mamma ho perso la pazienza .

… Ma non aspettatevi di leggere da me che le mamme indossano il ciclicio del sacrificio perchè io non l’ho mai indossato…