Vivere i figli in serenità

Vivere i figli in serenità

Esiste un modo per vivere i figli in serenità senza viverli come un “freno” o senza usare la parola “sacrificio” in continuazione?

Certo che si può!

Non ho mai voluto farmi influenzare dalle dicerie e dai “sentito dire“. Non ho mai ascoltato fino in fondo chi mi diceva “vedrai quando hai un figlio quante cose non potrai più fare“, mi incupivo un attimo, ma ho sempre pensato che ognuno le cose le vive a modo suo, in base al suo carattere ed alle esperienze che ha avuto…

Come vivo io mio figlio?

Come un “di più”, come un valore aggiunto e non come un di “meno” o una privazione di qualcosa.

Non indosso un cilicio per fare la martire che dedica ogni istante al figlio…

Vivere i figli

Faccio innumerevoli cose con e per mio figlio, gli faccio fare una marea di esperienze diverse ma c’è un equilibrio che non mi vede solo ed esclusivamente a fare questo!

Se una cosa non la faccio, non uso come scudo mio figlio, ammetto semplicemente di NON AVERNE VOGLIA, perchè magari farla con lui mi costa più fatica che farla da sola… Ma non è lui ad impedirmi di farla!

Non ho mai usato la parola “sacrificio”, “rinuncia” oppure l’elenco delle cose che non faccio più, perchè mi concentro su quelle che faccio, sulle cose nuove e riadatto quelle che facevo prima in modo da poterle fare anche con lui.

Io tutto questo spirito di sacrificio che sentivo tanto nominare quando arrivava un bambino in famiglia, non l’ho mai affrontato.

O meglio, non l’ho mai vissuto in modo esasperato e sbandierandolo in continuazione, si può e si deve trovare un equilibrio e non un mare di privazioni personali e basta, non si dimostra nulla così.

Il dato di fatto è che c’è un nuovo arrivato, e che tu devi adattarti a lui e fare del tuo meglio, ma anche lui deve adattarsi a te. Non trovo sia giusto stravolgere completamente la propria vita per un bambino che, in fondo, non te lo chiede! Si può essere felici tutti trovando un equilibrio e io nella mia vita da persona un po’ “squilibrata” (nel senso buono del termine), il nostro equilibrio l’ho trovato!

Credo che rinunciare a tutto (e sbandierarlo costantemente) porti a frustrazione, e la frustrazione è una brutta bestia.

Penso che a volte il precludersi cose a prescindere sia sbagliato e sulle lunghe distanze pesi, e tanto!

 

Io con mio figlio faccio TUTTO, riadattando certe cose rendendole alla sua misura, o attrezzandomi in modo da far passare il tempo anche a lui. Io e mio marito non ci siamo mai preclusi le nostre cose, che sia una cena, un aperitivo, un week end fuori, un viaggio in nave, in macchina, giornate al mare e giornate sulla neve, la spesa, caricare la macchina all’Ikea… Siamo sempre riusciti a fare tutto da subito. A volte costa più fatica (altre volte parecchia) e ci vuole organizzazione e pazienza, ma si può accontentare tutti.

 

Vivere i figli

 

Quando non hai parenti vicini, e nessuno ti può dare una mano nel quotidiano e devi fare tutto col bambino fin dal primo giorno, ti accorgi che tutto si può fare! E quando qualcuna che ha nonne, zie e cugine a dare una mano, ti dice di essere stanca e che non ha tempo per una “X” cosa, tu la guarderai sconcertata perchè tu da sola FAI TUTTO.

E’ solo una questione di priorità.

Certamente la priorità è il figlio, ma dopo di lui bisogna avere ben chiare la posizione in classifica delle altre priorità.

Io tra fare una lavatrice o stirare il sabato pomeriggio, mi affaccio alla finestra, vedo che c’è una bella giornata e sti cazzi la roba da lavare e stirare, prendo il monopattino e vado a farmi un giro con mio figlio e mio marito, poi merenda e se ci gira stiamo fuori anche di più, e pazienza se i miei jeans preferiti sono da lavare, me ne metto un altro paio o starò senza jeans fino alla prox lavatrice!

Se invece di preparare una cena con manicaretti, C’è il sole e siamo al parco e magari mio figlio ha fatto amicizia con un bimbo o io ho incontrato un’amica, ci dilunghiamo e nel mentre viene tardi, amen, stasera si mangerà pasta aglio, olio e peperoncino. Non sono a Mastechef, chissenefrega!

Io vivo così! Col sole in fronte (o almeno ci provo)!

Improvviso.

A mio figlio non interessa se si mangia alle 19 o alle 20 o alle 21 se si sta divertendo,

a mio figlio non interessa che io stia con l’orologio in mano, il cartellino si timbra al lavoro, non in casa…

mio figlio non sa che per preparare le lasagne ci vogliono ore e la pasta aglio, olio e peperoncino 5 minuti.

A mio figlio non interessa se domenica indosserà i jeans che sono nella cesta da lavare, o la tuta rossa!

 

 

A volte facciamo tardi dopo una cena fuori, dove magari mio figlio ha incontrato altri bimbi nel ristorante e giocano insieme con lo zainetto pieno di giochi che lui stesso si prepara prima di uscire, quando torniamo a casa (se non si addormenta in macchina) gli chiedo se si è divertito e lui risponde sempre di sì! Siamo noi adulti che a volte ci complichiamo la vita, i bambini vedono il mondo in maniera differente.

Noi in realtà siamo andati a cena fuori perchè NOI volevamo andarci, ma lui si è divertito lo stesso perchè gli hai procurato qualcosa da fare.

Se ci intrappoliamo in rigorose routine, poi non dobbiamo lamentarci se il bambino è un orologio vivente, o  ad esempio fuori casa non vuole dormire MAI per rumore, luci ecc.. perchè i bambini sono come li cresciamo.

Mi sento dire che sono fortunata che mio figlio me lo consente, ma io credo che più che fortuna sia abitudine. (vedi anche Perchè sono così e scrivo così) .

Nostro figlio lo abbiamo abituato da sempre così. E’ sempre venuto ovunque e da sempre, ma veramente ovunque! Anche quando ha avuto il periodo odiossimo dai 15 ai 20 mesi, noi con molte fatiche, abbiamo continuato fare le nostre cose perchè se avessimo rinunciato probabilmente quell’abitudine sarebbe sparita.

Non fraintendetemi, non sono quella sempre col sorriso sulle labbra che non fa fatica mai. Alcune sere (spesso e volentieri) sbatterei la testa nel muro, altre sere mi fingerei morta come la Bella Addormentata nel bosco pur di essere indisturbata, altre ancora sto 2 ore nella doccia per godermi la pace, ma riesco comunque a fare tutto (non perfettamente ma pace) e non uso MAI mio figlio come scusa aver non aver fatto qualcosa. Anzi, anche se certamente può capitare di non aver avuto tempo perchè lui non te lo ha consentito, DETESTO chi in ogni frase incolpa subdolamente il figlio per le sue “mancanze” o rinunce.

Leggi anche: Vedrai quando avrai un figlio!

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