Come essere coerenti nell’educazione dei figli

IMPORTANZA DELLA COERENZA

Ci sono momenti difficili, molto difficili nella vita di tutte le mamme.
Momenti che tutte passano ma che nessuna ha mai il coraggio di manifestare.
A volte bisognerebbe essere più coerenti educativamente parlando…ma è molto più facile dire di si che dire di no quando si è stanchi…e in fondo in fondo: che male può fare se si chiude un occhio?
Un male enorme, immenso, un male profondo…che si tramuta, giorno dopo giorno, in una insofferenza dei nostri figli verso i divieti, verso i castighi, verso le sconfitte che, nonostante la nostra costante e continua protezione,  inevitabilmente, i nostri figli subiscono.
Questi figli tanto amati, tanto adorati e tanto coccolati si scontrano con una realtà diversa, che li costringe, loro malgrado, a rispettare le regole, a sopportare la frustrazione di qualcuno che gli dice “adesso non si può fare”…oppure devono imparare a rispettare il proprio turno…e come reagiscono queste creature?
Male, molto male a volte, perché non sono abituati a rispettare nulla, esistono solo loro, al centro dell’universo.

CONSIGLI PER ESSERE COERENTI NELL’EDUCAZIONE

Ecco qualche spunto:
  1. Amare non vuol dire solo viziare.
  2. Amare non è solo sfamare, coccolare e assecondare.
  3. Dobbiamo educare i bambini all’altruismo e non all’egoismo
  4. Dobbiamo insegnare a CONDIVIDERE a rispettare, se stessi e gli altri
  5. Dobbiamo aiutarli a rialzarsi se cadono, non dobbiamo impedirgli di cadere
  6. Dobbiamo dargli delle certezze…e come senza regole?
  7. Dobbiamo insegnare loro a camminare sulle proprie gambe senza prenderli in braccio alla minima difficoltà
  8. Dobbiamo accompagnarli e sostenerli quando soffrono e non evitargli le sofferenze.

Ma come si fa? Me lo chiedo ogni giorno, da mamma imperfetta mi sento spesso inadeguata, mi chiedo: “avrò fatto la scelta giusta?”, con i miei dubbi e le mie incertezze, con la voglia di dare il meglio di me, che mi rimetto in gioco ogni giorno che guardo Matteo con gli occhi del cuore: come faccio ad avere la razionalità per capire dove sbaglio?!

Ogni giorno vedo bambini che non hanno regole, che picchiano, urlano, imprecano…e quando viene fatto notare alle mamme un comportamento sbagliato, la mamma risponde spesso “E vabbè, è un bambino!
E il peggio è che lo dice davanti al bambino stesso denigrando gli altri adulti, spesso persino le maestre.
Ma perché diamo sempre una giustificazione ai comportamenti sbagliati dei nostri figli?
I disturbi del comportamento nascono anche da questo atteggiamento scorretto che abbiamo verso i figli…se c’è da rimproverarli: rimproveriamoli, se hanno sbagliato: insegniamo loro a chiedere scusa…altrimenti ne faremo dei bambini disorientati. E ne vedo troppi.
NON CI AMERANNO DI MENO se diciamo loro dei “no”…

17 Risposte a “Come essere coerenti nell’educazione dei figli”

  1. Mi trovi completamente d’accordo con te!
    E’ molto importante dar loro dei limiti: pochi, giusti, fermissimi.
    In Italia il senso di responsabilità individuale va poco di moda, ma a me non importa delle mode: anche quando sono stanchissima, cerco di trovare dentro di me la pazienza necessaria per perseverare. Faccio fatica, ma ne vale la pena.

  2. Ciao Yummy! sono ylenia, ho letto con molto interesse il tuo post, anche io sono daccordo con te e spero di avere la collaborazione dei miei familiari nel crescere nel migliore dei modi la mia piccola principessa ,che adoro da morire ma che non voglio viziare e far crescere senza regole nè rispetto per niente e nessuno come invece purtroppo anche io vedo nei bambini e ragazzi di oggi..sono nella fase (alice ha 16 mesi) delicatissima che ci “prova” a lamentarsi ad arrabbiarsi a urlare se non ottiene quello ch vuole, ma ancora nn ha capito il potere che ha perchè quasi subito smette, se non vede il suo capriccio soddisfatto, o almeno questo lo fa con me e con il papà, con mia madre purtroppo se ha da fare i capricci li fa e sa benissimo che ottiene quello che vuole,a volte mi stupisco di lei..eppure ha cresciuto 4 figli! e con alice ha il cuore di burro e sono inutili i miei rimproveri che nn le fa il suo bene ma il suo male, lei nn ci riesce…spero davvero di riuscire ad aiutare la mia bimba a crescere nel migliore dei modi, a meritare tutto quello che riuscirò a darle, a insegnarle cosa è davvero importante nella vita, i veri valori e non quelli futili e passeggeri..lo spero davvero, questo mondo che troverà fuori casa mi spaventa molto…

  3. Concordo pienamente, qualcheno quando ci vuole va benissimo, altrimenti non imparano i valori e vengono su viziati. Baci,Anto

  4. Molto bello questo post. Anche io sono d’accordo con te. Amare non vuol dire assecondare ogni richiesta o capriccio perchè “sono bambini”. Il mio Topastro ha un foglietto attaccato alla porta con le regole principali e anche se spesso non le rispetta ci tiene molto a mostrarlo a chi viene a trovarci a casa ed inizia a piagnucolare quando siamo fuori casa e dichiaro che disegnerò una faccina triste a fianco della regola “non si picchia” perchè ha dato una spinta ad un bimbo. Piagnucola e dice: nooo, io bravo. E’ davvero la prova che i bimbi hanno bisogno di regole e vogliono rispettarle, e si aspettano che i genitori gli ricordino quali sono i comportamenti corretti. Sono d’accordo anche sul fatto che sia difficilissimo imporre a questi adorabili esserini una punizione. Quando dico al mio Topo che se lancia la sabbia in aria dovrà stare seduto 5 minuti vicino a me senza poter giocare trovo difficilissimo mettere in atto la punizione. Perchè lui ha quel faccino dolce, quegli occhietti vispi e luccicanti. E mi dice: nooo, giocare… Però sono sicura che tutto ciò è solo per il suo bene. Anche noi adulti dobbiamo rispettare tantissime regole e quindi è bene capire già da piccoli che la vita è fatta di giochi, coccole, qualche vizio e alcune regole 🙂

  5. mi è piaciuto molto quando scrivi che non dobbiamo impedirgli di cadere ma aiutarli a rialzarsi il mio primo figlio è molto sensibile e io vorrei proteggerlo sempre ma non è possibile devo solo renderlo più forte e a volte ho paura di non riuscirci…la maestra all’incontro a scuola ha detto che è un bambino buona ma insicuro e mi è caduto il mondo addosso per un attimo, come si fà a rendere sicuro un bambino? la pedagogista che dice? vorrei avere la tua formazione 🙂

  6. E’ difficile, soprattutto quando i nostri figli entrano in contatto con bambini che non hanno regole. Alessandro quest’ anno ha iniziato l’ asilo e i primi mesi per me e il Mao sono stati molto difficili, vedendo i suoi compagni avere certi atteggiamenti lui, da essere pensante, ha cominciato a porsi tante domande e a “provare” a tenere i comportamenti dei suoi nuovi amici. Problemi che noi in tre anni e mezzo non ci siamo mai trovati ad affrontare sono diventati quotidiani grazie a genitori che per qualche motivo lasciano correre sperando che il tempo colmi le loro mancanze nell’ educare. Ho spiegato ad Alessandro che le regole sono fatte per farci stare bene, che se tutti, anche mamma e papà, le rispettano, le giornate sono belle e serene. Cerco di insegnargli l’ altruismo, la generosità, la condivisione con ottimismo e allegria. Lui ha capito: bisogna rispettare se stessi e gli altri cercando di soddisfare i bisogni di tutti i componenti di una comunità, sia essa la famiglia o la scuola. Come dice Gordon, cerchiamo insieme una soluzione che sia accettabile per tutti dove nessuno perde e nessuno vince. Sembra un’ utopia ed è un equilibrio difficile da raggiungere, ma qui ci proviamo con fatica ed amore ogni giorno e i frutti, piano piano, li raccogliamo.

  7. ogni giorno pone a noi mamme nuove sfide, nuovi traduardi, nuove battaglie, nuove vittorie…ma anche nuovi dubbi, nuove sconfitte…ogni giorno sentiamo parlare al tg di mamme che non ce la fanno e si suicidano coi figli o, peggio ancora, decidono di assassinarli. Ed io sono molto impaurita da questo mammyblues…vorrei che emergesse in qualche modo che tutte le mamme del mondo hanno gli stessi problemi ma che tutte unite ce la possiamo fare.
    Prima le mamme facevano solo le mamme. Ora è tutto più complicato…

  8. Concordo in pieno con te.
    E’ molto difficile essere mamme oggi più che in passato, anche io mi chiedo sempre se sto educandole nel giusto modo.
    Io sono severa con le mie bambine, a volte anche troppo, ma cerco di insegnare loro le regole, l’educazione e il rispetto per il prossimo.
    E’ difficile, ma io faccio sempre del mio meglio.
    Cambiando decisamente discorso, hai ricevuto la mia e-mail in cui ti ho avvisato di aver ricevuto lo swap? La mia posta elettronica fa i capricci.
    Ti ringrazio anche da qui, ma ci tenevo a farlo in privato, sto scrivendo il post.
    Buona giornata
    Raffaella

  9. Cosa dire……sono una mamma che ancora oggi vorrebbe difendere i suoi figli in ogni situazione e che alla fine sbaglia sempre xchè impedisco ai miei figli di diventare autonomi.I no ci sono sempre anche se a volte poi non li mantengo.Sono per l’ennesima volta arrabbiata perchè ancora una volta mio figlio(12 anni)viene preso in giro in classe (ed anche pesantemente)da un ragazzino che non fà altro che dargli fastidio all’ultima ora,e di conseguenza quando esce da scuola è già nervoso(e lo resta per il resto della giornata).Io gli dico sempre di non reagire….ma è difficile.L’anno scorso ha ricevuto un pugno allo stomaco dallo stesso che si è beccato una nota…..ma sapete cosa è successo che la mamma di questo ragazzo è andato a parlare in presidenza ed ha rigirato la frittata a suo favore.Risultato…un bel sette in condotta e l’astio da parte degli insegnanti.Ma la tipa non si è limitata a questo,ma mi ha anche umiliata moralmente facendomi perdere fiducia in mio figlio.Questa volta ho già provveduto ad informare la coordinatrice e la vice preside lasciando i nominativi dei soliti ed avvisando che se mio figlio perde la pazienza il motivo è chiaro(ormai chiamare un ragazzino gay è diventato di moda!).Premetto che la mamma di questo ragazzo ha adottato lui e la sorella è un gesto bellissimo,ma non può di continuo inventare enormi bugie per difendere i suoi figli(un giorno mi disse”sai i miei genitori non mi hanno mai fatto mancare niente tutto quello che volevo ottenevo e così sarà anche per i miei figli!!!).Mercoledì avrò l’incontro con il preside…sfortunatamente lunedì anche l’altra mamma ma almeno potrò contrastare alle sue menzogne.Mi hanno detto di stare attenta xchè è molto cattiva….e me ne sono accorta l’anno scorso,peccato che come al solito mi fido delle persone e ci avevo fatto amicizia(stupida!).Questa xò spero che sia l’ultima volta che debba difendere mio figlio da questa quì,l’unica cosa che mi conforta e che almeno questa volta la coordinatrice della classe mi ha detto”si ci siamo accorti che fa passare i figli sempre per vittime”….e meno male(spero)con la speranza che non mi torni con qualche altro calcio negli stinchi!!!!!E’ vero che a volte noi mamme siamo molto protettive ma adesso devo anche insegnarli a cavarsela da solo,miomarito ha avuto la destinazione a La Spezia per 5 anni(ed ancora non lo diciamo ai bambini xchè aspettiamo che finisca la scuola che è già uno stress di per sè)e Piermatteo dovrà imparare a prendere il bus di città per andare a scuola.Ho già l’ansia…ma deve crescere….la vita è così tanto si sà che c’è sempre qualcuno o qualcosa che lo ostacolerà,ma dovrà imparare a cavarsela…..sarò pessimista ma io dico sempre che siamo di passaggio e che la mamma non è eterna……ogni tanto può anche ammalarsi….o assentarsi per qualche giorno e quindi devono farsi forza e andare avanti.Si cade ma poi ci si rialza.Scusate per il lungo sfogo,ma non è un periodo facile che stò passando.Baci Giulia.

  10. Io come tutte voi cerco di educare i miei figli al rispetto delle regole e degli altri,ma quando torna piangendo a casa e mi dice “mamma ma xchè prendono in giro sempre me?”Ragazze mi cadono le braccia non sò cosa rispondergli e lo stringo forte a me…..

  11. ciao giulia, mi dispiace per questa spiacevole situazione.
    non deve essere facile insegnare al proprio figlio a non reagire ad un insulto, ad uno schiaffo o ad una provocazione.
    in un mondo dove comandano i più forti e i più furbi, la correttezza viene scambiata per stupidità, la sensibilità per omosessualità, l’intelligenza per debolezza.

    PS: benvenuta sul mio blog mamma felice!!

  12. Non sai quanto sono d’accordo con queste tue riflessioni! Proprio stamattina, durante un laboratorio sulla scuola dell’infanzia, discutevamo sull’importanza di insegnare ai bambini anche la “sconfitta”. Quanti di loro sono così protetti da non sapere cosa significhi sbagliare, non riuscire, “non essere capaci a…”. Quante frustrazioni si alimentano con un atteggiamento che mira a non farli confrontare veramente con gli inevitabili inciampi… e magari imparare a riderci su, o comunque a non drammatizzare.

    Un caro saluto!

  13. Bellissimo post!! Mi accorgo, purtroppo, che a volte la pedagogista che è in me sovrasta la mamma. Non solo nell’ambito delle regole, ma anche nel far fare cose, nello stimolarlo ad essere indipendente… Allora mi fermo un attimo e faccio parlare il mio cuore di mamma! L’equilibrio è difficile da conquistare. ARGH!
    Devo dire che mi è capitato (a scuola) sentire genitori che non solo giustificavano i comportamenti “sbgaliati” dei loro bambini, ma li incoraggiavano addirittura(“Mi raccomando: picchia come ti ho insegnato se XYZ ti prende il giocattolo!” “Non farti mettere i piedi in faccia e fatti rispettare. Dagli un pugno, così poi la pianta!”). Queste frasi le ho sentite con le mie orecchie! Non so che dire… a volte mi sento così impotente! 🙁

  14. oddio paola, che brutto sentire queste cose vero?
    io oggi ho parteciapato ad una riunione dove una mamma ha dato di matto e se n’è andata sbattendo la porta perchè il figlio aveva copiato..e lei non ci stava…

  15. Oggi ho parlato con il preside,mi ha ascoltata e mercoledì prossimo ci vedremo ancora per aggiornarmi sull’evolversi della situazione….intanto oggi il mio ometto è uscito da scuola per l’ennesima volta arrabbiato xchè il solito ragazzino e la sorella hanno offeso la sua sorellina…e non c’è cosa che lo mandi più in bestia.

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