COME FARE IL GIOCO EURISTICO – Il gioco euristico è il proseguimento del cestino dei tesori e viene proposto ai bimbi da 12 a 24 mesi d’età. Consiste nell’offrire ai bambini tanti oggetti di diversa natura con i quali poter giocare liberamente senza l’intervento dell’adulto.
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SVILUPPO INTELLETTIVO DEL BAMBINO A 12 MESI – In questo periodo è più vivo l’interesse per la scoperta e la sperimentazione degli oggetti, di come si comportano nello spazio a seconda di come sono maneggiati, di come possono essere messi in relazione tra di loro. Sicuramente con questa attività possono essere coinvolti e stimolati adeguatamente anche i bambini d’età maggiore tra 24 e 36 mesi che non avranno più bisogno di scoprire il materiale con il gusto e che potranno fare delle relazioni logiche diverse.
IN COSA CONSISTE IL GIOCO EURISTICO – Il gioco euristico è inteso come attività di esplorazione spontanea che il bambino compie su materiale di tipo povero o non strutturato. Materiale “povero” significa che non fa parte dei giocattoli tradizionali, ma si tratta di semplici oggetti d’uso domestico, che il bambino utilizza come preferisce poiché non conosce ancora la destinazione d’uso di tutto ciò che lo circonda.
COME SI COSTRUISCE IL GIOCO EURISTICO – Diversamente dal cestino dei tesori, gli oggetti del gioco euristico vengono divisi a seconda della loro composizione o utilizzo. Si parte sempre dal presupposto che il materiale debba essere tutto di origine naturale, non di plastica ma ci sono alcune eccezioni. I bambini di 12/24 mesi adorano gli spazzolini da denti e i telecomandi pieni di pulsantini, adorano i cellulari e le macchine fotografiche. Basta togliere a questi oggetti batterie e piccole parti per renderli sicuri e inserirli nella categoria di appartenenza. A scuola vengono utilizzate delle sacche in cui inserire il materiale, a casa possiamo prendere dei piccoli cestini e dividere gli oggetti.
A scuola, nella raccolta del materiale sono coinvolti anche i genitori e il gioco è arricchito da numerosi oggetti di vario genere, associabili tra loro, con i quali i bambini possono compiere azioni combinate:
- contenitori piccoli da inserire in quelli grandi
- palline da impilare
- oggetti che rotolano
- rocchetti
- tappi di sughero
- mollette
- passamaneria e stoffe
- scatole
L’ADULTO NON DEVE INTERVENIRE – Durante quest’attività l’adulto osserva: al bambino basta solo un sorriso di conferma per non abbandonare l’oggetto e continuare ad esplorarlo; si viene così a creare una comunicazione tranquillizzante e non invadente tra l’adulto ed il bambino. Proponendo questo gioco in modo costante sicuramente si migliorerà la concentrazione del bambino, ci sarà sempre più coinvolgimento oculo-motorio, si svilupperanno le capacità sensoriali-percettive (caldo-freddo), uditive (vari rumori), la nascita dei primi concetti logici (dentro-fuori, aperto-chiuso).
Il bambino gioca con il materiale proposto e, gradatamente l’interesse e la concentrazione aumentano scoprendo l’uso e la funzione dell’oggetto in modo creativo.
COSA FANNO I BAMBINI – In questa fase, il gioco che i bambini preferiscono è quello di infilare, svuotare, lanciare, battere gli oggetti tra loro, portarli alla bocca. Solo successivamente sperimentano la capacità di allineare, impilare, fare, disfare secondo schemi ripetitivi che conferiscono loro sicurezza.
E’ sempre consigliabile proporre il gioco euristico in uno spazio delimitato e sgombro da altri giochi o distrazioni, per permettere ai bambini a cui è proposta l’attività di muoversi liberamente in un clima di serenità e tranquillità. Il materiale deve essere abbondante e rinnovato sistematicamente in modo da permettere al bambino il massimo delle combinazioni. Il materiale è contenuto in sacchetti appesi al muro, a casa si possono usare i sacchetti e, una volta finita l’attività, si possono riporre.
RIMETTERE IN ORDINE – Rimettere in ordine fa parte del gioco ed è una delle abitudini più importanti da fare acquisire ai bambini. Riporre ogni oggetto nel proprio contenitore favorisce lo sviluppo di concetti logico-matematici.
I tuoi post sono davvero bellissimi 🙂 mi piace leggere queste cose perchè io non ho fatto nessuno studio particolare riguardo ai bimbi ma sono comunque curiosa. Il mio Topastro deve avere qualche problema riguardo il concetto logico-matematico perchè se gli chiedo di riporre gli oggetti dove li ha presi dopo aver giocato mi risponde: NO. E se insisto: vado tigo. Ovvero: no, io non metto in ordine, piuttosto vado in castigo! Scherzi a parte, un post interessantissimo!
ma il tuo topastro è proprio un furbacchione!!!
hai provato a proporgli di mettere in ordine come se fosse un gioco?
se riesci a dividere i giochi per tipo ()in una cesta solo macchinine, in una solo attrezzi, in una solo peluches) e così via, puoi fare le gare a chi fa prima: mamma deve raccogliere le macchinine, il topastro gli attrezzi…chi finisce per primo avrà un premio!!!
con matteo funziona!!!
Grazie yummymummy! Si, si, abbiamo una libreria Ikea con contenitori di stoffa per dividere i giochi e in effetti a volte cerco di fargli ordinare i giocattoli usando il metodo gioco e spesso funziona. Talvolta sono stanca io oppure è agitato lui e non funziona nessuna tecnica. Mi sa che rimane la pazienza… Bisogna averne davvero tanta con i bimbi.
ciao cara e benvenuta al SAL cuoricioso!
aspetto una mail con i tuoi dati!
A presto
stefy
Ciao cara, grazie per essere passata e daver partecipato aò mio 1° blogcandy … ti do un in bocca al lupo
a presto
Marcella