Agrinido il Girotondo: dalla logica della ragione a quella dell’amore

AGRINIDO IL GIROTONDO 

L’agrinido di FIumicino ha visto la luce nel 2011, è il primo della regione Lazio, si trova sulla via Portuense a pochi metri dal noto centro commerciale Parco Leonardo. E’ un posto magico, inserito nel parco della valle del basso Tevere, e oggi vi racconto l’emozione di essere tornata nelle mie vesti ufficiali di pedagogista. Sembrava passato un giorno dall’ultima volta. A ricordarmi che non lavoravo più con lo staff da 4 anni è stato il calore dell’accoglienza! C’erano le educatrici “Fefina e Sabblina” che erano le maestre di mio figlio, quando frequentava il nido (oggi ha 9 anni) c’era Sabrina, Eleonora, Selene e poi nuovo personale che non conoscevo ma che mi ha salutato con entusiasmo, curiosità, ammirazione.

E poi ho ritrovato le caprette, le gallinelle, le ochette, i coniglietti, c’era l’orto, bellissimo, curatissimo, con le file perfette di pomodorini che non ho potuto fare a meno di assaggiare, e i bimbi che facevano merenda all’aperto, prima di correre nel giardino a giocare.

C’era anche l’angolo delle erbe aromatiche che avrebbe dovuto essere un labirinto quando l’avevo progettato ma così è sicuramente più a misura di bambino.

Ero una pedagogista molto in gamba quando ho proposto il progetto dell’agrinido, con il mio responsabile abbiamo trovato il posto adatto, un casale di fine ‘800 che è stato ristrutturato e ridisegnato per accogliere un progetto unico nel suo genere. Mesi di lavori, burocrazia e intoppi che oggi, a vederlo così bello, quasi non riesco nemmeno a ricordare di aver vissuto.

LEGGI ANCHE: Il gioco euristico

PROGETTO AGRINIDO

Un luogo magico in cui i bambini hanno la possibilità di sperimentare e conoscere la natura. Ognuno con la sua zappetta, il suo rastrello e il suo secchiello, escono nell’orto a seminare, zappettare e curare le piantine, mangiano i cibi che coltivano e hanno la possibilità di conoscere gli animali che vivono nella piccola fattoria didattica. Un contadino aiuta i bambini e le educatrici nella cura dell’orto.

DIDATTICA DELL’AGRINIDO 

Ogni maestra ha la sua peculiarità e non si può dire che all’agrinido si adotti un “metodo”. Il progetto di fondo è incentrato sul metodo Montessori e su quello Malaguzzi della scuola di Reggio Emilia. Certo è che gli angoli Montessori ci sono tutti, così come si ritrovano il cestino dei tesori e il gioco euristico di Goldschmied e le attività laboratoriali di Malaguzzi. Ritroviamo la teoria delle intelligenze multiple di Gardner nei metodi di approccio al bambino delle insegnanti. Ogni attività è proposta secondo tanti punti di vista che coinvolgono tutti e 5 i sensi. Ma la vera peculiarità di questo posto sono le attività nell’orto e il contatto con gli animali.

ORTO DIDATTICO

La natura insegna al bambino ad avere pazienza, ad aspettare, regala quella sensazione di attesa che i piccoli di oggi non hanno più. Quando i bambini chiedono i genitori accontentano. La natura no. La natura si prende i suoi tempi e ha bisogno di essere amata e curata. E regala lo stupore di un seme che si trasforma in una pianta. Con calma, senza fretta. Regala la gioia di assaggiare un cibo tanto atteso e coltivato con le proprie mani, ridona l’appetito a chi non lo ha. Perché tutti assaggiano tutto.

Mancavo da 4 anni

E tornare mi ha fatto ricordare la gioia di vedere un progetto realizzato e i sacrifici affrontati affinché questo avvenisse. Il raccordo anulare all’ora di punta, (ieri ho impiegato 1 ora e mezza per tornare a casa!) le file interminabili, l’organizzazione impossibile delle mie giornate. E il tempo che non passavo con mio figlio che è stata la causa principale per cui ho deciso di ridisegnare la mia vita in base alle sue esigenze. E se ora sono qui a scrivere di quanto è bello questo posto lo devo a quella bravissima pedagogista che è dentro di me, che a modo suo è andata incontro, sempre suo malgrado, a tutte le teorie dell’attaccamento, dell’accudimento, dell’amore, slegandosi dalla logica della ragione e ricongiungendosi alla logica dell’amore.

I cambiamenti che ho scelto di apportare alla vita mi hanno portata a desiderare di tornare, nuovi progetti ci sono all’orizzonte, nuove sfide e nuovi ostacoli da superare.

PER APPROFONDIRE: Besame mucho