Affrontare temi delicati con i bambini attraverso la favola di Pinocchio

LA PEDAGOGIA DI PINOCCHIO –

Non posso non parlare di quello che accade in questi giorni. Mi riferisco alla storia del piccolo Andrea Loris. A quella mamma e alle sue lacrime. Ai sensi di colpa, alle domande che si porrà per tutto il resto della vita… Ma avendo un figlio di 7 anni e confrontandomi con altre supermamme di settembre ho sentito il dovere di cercare di aiutare i piccoli che hanno ascoltato la storia a darsi una spiegazione a loro misura.

AFFRONTARE TEMI DELICATI ATTRAVERSO LA FAVOLA DI PINOCCHIO –

Noi in casa non guardiamo i notiziari in tv. Né con Matteo né senza. L’informazione dei canali “tradizionali” non ci soddisfa dal punto di vista dell’imparzialità e della chiarezza. Dunque solo sky tg 24 e approfondimenti sui giornali. Per cui Matteo non è stato esposto a questa triste vicenda. Ma le mie amiche mamme facevano notare in una discussione che i loro figli hanno ascoltato e fanno domande. Cosa dire ai bambini? In che modo far capire loro che ci sono dei pericoli senza turbarli?

E mi è venuta in mente la favola di Pinocchio. Quella vera, quella del film di Comencini ma anche di Benigni. Per i bambini di 7-8 anni offre numerosi spunti di riflessione. Eccone alcuni:

  1. Le bugie: la prima cosa che viene in mente qundo si pensa a Pinocchio sono le bugie. Parlare con i bambini, ma non dovete parlare voi. Dovete lasciare che siano loro a raccontare e a condurre la discussione.
  2. Il valore del denaro: guardando pinocchio salta agli occhi immediatamente la condizione di povertà del bambino. Se lo chiedono spieghiamo quanto sia importante il lavoro e il sacrificio e l’impegno.
  3. Il gatto e la volpe: ci sono persone che non sono “buone” e per questo motivo non bisogna MAI allontanarsi dalla mamma e dal papà, bisogna sempre fare attenzione e non andare mai da soli con nessuno. Nemmeno con gli amici di famiglia. Solo con la mamma, il papà, i nonni e gli zii.
  4. Mangiafuoco: mangiafuoco, il cattivo per eccellenza che sfrutta le persone per i suoi interessi. E la tristezza delle marionette e la delusione di pinocchio nel capire che non è tutto oro quello che riluce.
  5. L’importanza della scuola: la scuola e l’abbecedario sono una delle chiavi di rilettura importanti di pinocchio. L’importanza dello studio come promozione di una vita sociale e lavorativa migliore è sempre un valore che va insegnato. Se Pinocchio fosse andato a scuola (mannaggia la miseria) non avrebbe vissuto tutte le sue tristi avventure. Che nel caso di cronaca sappiamo come sono andate…(mannaggia che magone anche a scrivere)
  6. Lucignolo: l’amico spavaldo che ti fa compiere azioni che non vorresti, che è in grado di trascinarti nel fare cose che non vorresti fare. E che, per la naturale voglia di emulazione dei bambini, porta a diventare un asinello perché non si possono violare le regole…
  7. Il valore del lavoro: il lavoro dei genitori che toglie il tempo per fare tante cose divertenti, che porta spesso la mamma o il papà a dire “adesso non posso”…
  8. La pazienza: saper aspettare e fare prima l’utile e poi il dilettevole. Saper dare un valore alla pazienza come virtù da coltivare. Pinocchio insegna la pazienza. Noi siamo in grado di farlo a nostra volta? In un mondo che corre velocissimamente abbiamo il dovere di insegnare ai nostri figli ad aspettare il momento giusto per ogni cosa.
  9. Il senso di colpa: quanto piange pinocchio e chiede alla fatina di perdonarlo, di dargli un’altra opportunità…
  10. Assumersi le proprie responsabilità: ogni bambino ha delle responsabilità commisurate alla sua età e alle sue capacità. Spesso ci sostituiamo ai bambini anche nelle competenze più semplici “per far prima”. Diamo ai bambini l’opportunità di capire il nesso logico causale che unisce la causa e l’effetto. Se disobbedisci mamma e papà si dispiacciono e potresti metterti nei guai.
  11. Il grillo parlante: ogni bambino sa cosa si può fare e cosa no. Ma la “trasgressione” intesa come “voglio provare a mettermi in gioco” è più forte del senso del dovere. Così anche se sai che una cosa non si fa la fai lo stesso. Ma a 8 anni dovresti però imparare che non si può. Che se c’è una regola non si può trasgredire.
  12. L’importanza dei consigli di chi ti vuole bene: se la mamma e il papà ti danno delle regole è per metterti al riparo dai pericoli. E’ vero. A volte siamo esagerati e cercheremo di venire incontro alle tue esigenze di bambino di 7 anni ma vogliamo tenerti fuori dai guai perché se tutti quanti hanno il permesso di uscire in strada a giocare e tu no ci sono dei motivi importanti. E’ vero, ai tuoi amichetti non succede nulla e tutti stanno attenti. Ma il fatto che non accada nulla non vuol dire che non ci siano dei pericoli. Quando mi dirai i pericoli a cui devi stare attento in strada allora potremo riparlare di farti uscire da solo (esempio di vissuto reale tra Matteo e me)
  13. L’importanza di parlare con mamma e papà: il messaggio che deve arrivare chiaro e forte ai nostri figli è che con noi possono parlare di ogni cosa. Ma proprio di tutto tutto. Che noi non ci arrabbieremo e non puniremo ma che ASCOLTEREMO. Ascolteremo senza giudicare e saremo dei genitori in grado di capire e mediare ogni tipo di informazione senza farla pesare a nessuno.

Ho pianto per tutto il tempo per la mamma di Andrea Loris. Ho pianto al pensiero di lei che arriva a scuola e non trova il figlio. Al pensiero della telefonata del ritrovamento del figlio morto. Alla vita che continua, alla forza di alzarsi ogni mattina senza il suo bambino. Aveva solo 8 anni.