Lavorare in vacanza da web writer: mare, sole, pc e connessione

Lavorare in vacanza si può e, tutto sommato, con un pò di organizzazione, è anche gratificante.
E’ il primo anno che succede e qui, dalla mia postazione pc vacanziera, mi sento felice di avere il privilegio di poter lavorare ovunque. Qui si naviga a 700k. Quando me l’hanno detto mi veniva da piangere. Posso aprire una pagina alla volta e impiego il doppio del tempo che a casa, con la connessione a 20 mega. Però qui tutto va piano, tutto è lento. E anche il tempo, con il caldo africano (stamane alle 9 c’erano 35°) sembra dilatarsi. Quindi NO PANIC.
La mia casetta è piccina, 40mq circa ma superaccessoriata per essere una casa delle vacanze. Il paese in cui sorge è a due passi da un mare di cristallo, vicino ad Agrigento che, ringraziando il cielo, non è uno dei posti presi d’assalto dai turisti per il mare ma solo per la valle dei templi. Quindi, il “mio” mare, bellissimo, ricco di pesci e di conchiglie, è popolato solo da qualche famiglia locale.

Questa è la spiaggia “lido Kaos” che ha ispirato Pirandello. Questa era la vista di cui godeva da casa sua e ogni volta che vengo qui penso che se lui, con il suo 4 in italiano, è diventato una pietra miliare della letteratura mondiale, è anche grazie a questo panorama.

 Questa invece è la scala dei turchi, un luogo magico, ricco di fascino, situato nel comune di Realmonte (Ag), ci vengo da sempre, da che io abbia memoria. Mi è molto mancato in questi due anni. Non c’è un altro posto che mi rigeneri come questo.

 La prima tappa delle mie vacanze è stata la gelateria Le cuspidi a Raffadali. Dalla foto sottostante si capisce il perché. I miei gusti preferiti sono il pistacchio e il “pecorino” un gelato al fior di latte preparato con latte di pecora e ricco di granella di mandorle, nocciole e pistacchi con gocce di cioccolato.

La seconda il mercato di Agrigento con i suoi sapori, i suoi odori e le persone che gridano e che, a volte, faccio fatica a comprendere. Specialità locali come le olive “cunzate” (condite) i pomodori secchi, i pistacchi, le spezie che riempiono, con il loro profumo pungente, le narici e l’anima.
La vita scorre lentamente, le persone sono sempre gentili, ci sono i miei genitori che vivono accanto a me e mi sento molto più figlia che madre, una sensazione che non guasta mai.

Erano due anni che mancavo da questi luoghi e non vedevo l’ora di tornare, avevo un pò di “mal d’Africa” e il tempo che passerò qui spero mi farà sentire meno nostalgia durante l’inverno.
Le spiagge deserte, i bambini che giocano in strada, l’autonomia di Matteo che può andare in giro da solo, incontrare amichetti sulla piazza e giocare fino a tarsi mentre suo padre ed io siamo comodamente seduti al bar a sgranocchiare semi di girasole e a prendere una granita di limone.
Il paradiso, per me, è qui.
Buone vacanze a tutti.

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