”Signori è nato”: il racconto di Simona sulla nascita del suo Giovanni

Ciao a tutte…l’inizio del mio lungo e doloroso travaglio è iniziato lo  scorso 6 luglio. Premetto che il termine della gravidanza era prevvisto x l’8 agosto  🙂 Già da qualke settimana avevo delle piccole contrazioni come dolori  mestruali…il 16 luglio avrei dovuto fare il primo tracciato…ma…erano le  23.30 del 6 luglio quando ad un tratto, dopo essermi alzata x andare in bagno,  mi accorgo di aver rotto il sacco…mio marito era gia’ sveglio, sveglio anche  mia mamma e andiamo cn mio padre in clinica dove avrei dovuto partorire.

Il ginecologo di turno che mi visita mi dice che ho rotto il sacco e che devo ricoverarmi subito…a quel punto lui mi consoglia di andare in ospedale,  poichè visto che ero solo alla 36° settimana il piccolo avrebbe potuto avere delle complicazioni e avendo l’ospedale la terapia intensiva neonatale era piu’ sicuro.

Io entro nel panico piu’ totale anche se nn lo do a vedere. Andiamo a casa metto tutto in valigia (che avrei dovuto prepaarare il giorno dopo  🙂  e corriamo subito al policlinico. Entro al pronto soccorso e mi ricoverano
subito. mi fanno salutare i miei genitori e mio marito e mi accompagnao n sala travaglio. Devo dire che fu abbastanza accogliente ma la paura era troppo forte. nn sapevo a cosa andavo ncontro, visto che tt quello non era previsto.
Da quel omento mi mettono il tracciato e da li’ inizio’ il mio trvaglio.

14 ore stesa sul quel lettino…ore che sembravano nn passare…nn avevo notizie dei miei genitori e loro altrettanto finche’ una dottoressa che oltretutto era mia coetanea mi disse che aveva parlato cn imiei genitori e mio marito e che li aveva tranquillizzati. Ad un certo punto sentii che parlavano tra di loro su un ipotetico cesareo poiche’ nn avevo dilatazione e il bambino era ancora troppo piccolo…la paura era sempre piu forte e l’ansia aumentava ogni minuto che passava. dissero che se nn avrei avuto una giusta dilatazione mi avrebbero portato in sala parto e mi avrebbero praticato un cesareo…io a quel punto dissi fate quello che volete basta che mi fate partorire…nn ce la facevo piu’ nn avevo piu’ forze urlavo dal dolore x le contrazioni fino a che dopo avermi iniettato l’ossitocina nel lavaggio finalmente ho la dilatazione dell’utero..mi preparano e dopo 3-4 spinte, alle 16.30 del 7 luglio,  ecco che nasce Giovanni.

La prima cosa che ho chiesto fu se stava bene e se piangeva….poi  me lo hanno fatto vedere prima di pulirlo…nn potevo credere che fosse proprio lui….il cucciolo che x 8 mesi ho portato nel mio grembo…ero stanchissima. Piangevo dalla gioia…soprattutto quando mi hanno portato in camera….erano tutti li ad aspettarmi… i miei genitori cn mio fratello, mia suocera cn mio cognato e mio marito che appena mi vede mi chiede come mi sento…la sera stessa mi raccontano che hanno trascorso tutte quelle ore fuori dalla sala travaglio….ore di tensione, paura ancgoscia peggio di me che ero li dentro e che nn sapevo come sarebbe andata.

Alla notizia ”signori e’ nato” sono scoppiati tutti in lacrime in primis mio marito…che e’ subito entrato nel nido a vedere se GIOVANNI stava bene…Oggi mi guardo allo specchio e mi ripeto quanto sono stata fortunata, a
distanza di qualche settimana apprendo dai tg di quelle mamme che hanno perso i propri figli o che loro stesse hanno avuto complicazioni a causa di indecisioni sul parto da parte dei ginecologi…ogni giorno ringrazio Dio x avermi fatto
uscire da quell’ospedale cn il mio bimbo tra le braccia…una gioia che purtroppo quelle mamme nn hanno avuto avere.

SIMONA

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