“Ho adottato due bambine disabili”, una toccante storia

UNA FAMIGLIA ADOTTA DUE BAMBINE DISABILI-  Quella che vi sto per raccontare è la storia di una famiglia “speciale”. Una famiglia che ha deciso di dare amore incondizionatamente. Clotilde e Nicolas, hanno infatti deciso, dopo aver avuto sei figli di adottare due bambine disabili.

La storia della sua famiglia, raccontata nel libro Tombé du Nid , caduto dal nido, racconta di una famiglia dove la disabilità è stata accolta come un pregio e non come un “difetto”. Clotilde e il marito hanno prima adottato Maria affetta da Sindrome di Down e poi Marie-Garance affetta da disabilità multiple.

Molte persone vedono solo una disabilità. Noi  vediamo un bambino prima. Un bambino adorabile, pieno di vita. Tuttavia, non credo che abbiamo vissuto questa esperienza con ingenuità come se fosse perfetto, anzi. Ma questo è ciò che è  essere un genitore, indipendentemente dal bambino. E io ragiono così: in ogni parte d’amore, v’è un rischio. E ho capito  che se noi  lo proteggiamo da ogni rischio, non viviamo più.” afferma Clotilde.

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Erano pronti quindi, sapendo che si sarebbero stati momenti difficili. Ma questa mamma afferma che l’arrivo di Maria, ha insegnato loro ad amare ancora di più, i loro sei figli. Ha portato felicità nella loro famiglia. Ed è anche grazie a tutto questo amore che hanno deciso di adottare un’altra bambina con disabilità, pur sapendo tutte le difficoltà che ci sarebbero state nel quotidiano.

“Non dico che dobbiamo rallegrarci quando apprendiamo che il nostro bambino è disabilitato. Si può soffrire, fa male. Sì, è vero. Ma il timore che questo dà origine è ingiustificata.. Le persone hanno l’illusione che la disabilità è una cosa orribile, insopportabile, mostruosa … perchè si fermano all’apparenza. . Ma noi, al di fuori, con queste ragazze con disabilità, si respira la vita e l’amore. Molte persone si lamentano per me, infatti, e mi trovano coraggiosa, anche eroica. Ma quando vedo il sorriso di tutti i miei figli, sento che il mondo funziona al contrario. Molti altri genitori attraverso molto maggiore sofferenza del mio. La disabilità è parte della vita. Non possiamo vivere in un mondo sterilizzato, abbiamo bisogno di queste differenze. Sento che vogliamo standardizzare l’evoluzione naturale, come se il bambino fosse un robot che deve essere impeccabile … ma non è che la vita. Loro anno un’intelligenza del cuore che da sola ha è il segreto.” 

Fonte: www.magicmaman.com

PhotoCredits: Pixabay

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