Aperto un fascicolo contro ignoti e senza ipotesi di reato nella vicenda degli embrioni scambiati, forse a causa di due cognomi simili, all’ospedale Pertini di Roma.
L’azione è stata avviata dopo la denuncia di una donna che si è sottoposta alla fecondazione non andata a buon fine. I test del Dna avrebbero confermato l’errore e individuato la coppia di genitori veri biologici, avvertiti dalle autorità sanitarie. Non si tratterebbe della coppia che ha sporto la denuncia.
Gli esami del Dna e della saliva avrebbero quindi confermato che uno scambio di embrioni, all’ospedale Pertini, ci sarebbe stato.
Le impiantano embrioni non suoi: lei li farà nascere
Il direttore generale dell’Asl Roma B, Vitaliano De Salazar avrebbe affermato che i risultati delle analisi effettuate unitamente ai riscontri procedurali delle operazioni svolte durante la seduta di trasferimento degli embrioni escludono il coinvolgimento delle altre coppie che sarebbero state prontamente informate . Nello scambio di embrioni dunque sarebbero coinvolte solo due coppie.
Secondo il giudice costituzionale Ferdinando Santosuosso il figlio è di chi lo partorisce , la legge infatti stabilisce che figlio è di chi lo partorisce, quindi la mamma che sta portando avanti la gestazione non rischia di perdere i figli.
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