Ecco come sono nate le mie due bambine

Ho due bambine: la prima, Sarah Lucrezia, ha quasi quattro anni, mentre la seconda, Eva Sophie, ha quasi un anno. Le mie sono state entrambe gravidanze tranquille, senza particolari problemi. Sia con la prima che con la seconda, dopo alcuni giorni di ritardo del ciclo ho fatto prima il test da sola, usando il classico test acquistabile in farmacia.

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Avendo avuto un risultato positivo, per essere certa mi sono recata presso un centro analisi e ho fatto il beta test. Con il risultato di quest’ultimo, e con le analisi preconcezionali che avevo fatto prima del matrimonio ho consultato il mio ginecologo, il quale, grazie ad un’ecografia mi ha confermato come tutto fosse nei parametri ottimali, informandomi inoltre sul numero di settimane dell’embrione, e prescrivendomi le solite analisi di rito, da riportare a vedere il mese successivo.

Intanto trascorrevano le settimane e la bimba iniziava a muoversi. A volte, quando ero da sola, le parlavo sapendo che lei avrebbe interiorizzato quanto le dicevo, e lei, con i suoi movimenti, sembrava essere felice e rassicurata. Le raccontavo di quanto il mondo non sia sempre un posto sicuro ma anche di come io per lei ci sarei sempre stata, per proteggerla ed amarla e tirarla su ogni volta che fosse caduta.

Le parlavo delle persone che già le volevano bene: mamma e papà, i nonni,gli zii, i cuginetti… come scalciava ascoltandolamia voce, sembrava che avesse capito che il mondo alla fine non è cosi brutto se hai persone che ti circondano di amore. Alla 17° settimana della prima gravidanza ho fatto l’amniocentesi, mentre per la seconda gravidanza ho fatto il tritest.

Al terzo mese ho iniziato il corso preparto. Ho fatto il corso organizzato dall’Asl del mio distretto, abito a Giffoni Valle Piana , e l’ostetrica era la dottoressa Avigliano. Da subito questa dottoressa mi ha fatto una bellissima impressione, molto disponibile e soprattutto preparata. Mi ha trasmesso tranquillità durante tutto il corso mettendomi a mio agio così da permettermi di affrontare il momento del parto in modo così sereno tanto da farmi meravigliare di me stessa. A lei la mia grande gratitudine.

Durante il corso abbiamo visto alcune slide che illustravano in maniera esaustiva i processi psico-fisici a cui sarei andata incontro nei nove mesi successivi, inoltre spiegavano l’utilità di alcune analisi da fare e piccoli suggerimenti di carattere pratico. All’ottavo e al nono mese il corso prevedeva incontri più ravvicinati, con scadenza settimanale, in questa fase ho fatto ginnastica preparto e training autogeno per rilassarmi, esercizi sulla respirazione e sulla fase espulsiva del parto (la spinta).

L’esperienza del corso inoltre mi ha dato la possibilità di confrontarmi con altre donne, future mamme, e potete immaginare quanto questo sia utile psicologicamente e praticamente, in quanto la condivisione di esperienze e problematiche apre sempre gli orizzonti su nuove soluzioni.

Per la seconda gravidanza ho preferito non ripetere la prima parte del corso, quello più informativo descrittivo, in quanto ancora vivido il ricordo di quello precedente, sono intervenuta direttamente alla seconda parte, che iniziava all’ottavo mese, per gli esercizi ed il training. Il corso, grazie al traning autogeno, è utile anche a quelle donne che per varie ragioni affronteranno un taglio cesareo, in quanto le aiuterà certamente a sopportare il dolore della ferita.

Molte volte le mie amiche mi sconsigliavano di frequentare il corso per la seconda gravidanza, ma io ho ritenuto invece più importante il frequentarlo in quanto ho potuto ritagliarmi un po’ di tempo che altrimenti non avrei mai avuto con una bambina piccola in casa.

Quando rimasi incinta la prima volta, ho iniziato a raccogliere quante più informazioni possibili, principalmente da riviste specializzate o da internet, comprendere ciò che avveniva nel mio corpo, nella mia vita mi ha aiutata ad affrontare il tutto con meno ansia e con più sicurezza e determinazione.

La mia prima figlia è nata il 15 gennaio, già dal giorno prima iniziarono i primi doloretti, per stimolarli pulii tutta casa, feci le scale un bel po’ di volte, il tutto con calma e ripetendo gli esercizi di respirazione come avevo imparato al corso. Durante la notte le contrazioni iniziarono ad intensificarsi, a quel punto li cronometrai e appena vidi che iniziavano a comparire ad intervalli vicini e regolari feci una doccia mi vestii presi la valigia e andai all’ospedale, erano circa le 5 del mattino.

Il ginecologo mi visitò e mi disse che avevo una dilatazione di 3 cm. Indossata la camicia da notte mi fecero il tracciato per vedere i battiti del bambino e i prelievi per le analisi di routine. Quando giunsi ad una buona dilatazione (circa 10 cm) mi portarono in sala parto, il ginecologo mi ruppe il sacco prechè era ancora integro. Una volta rotto mi fece scendere dalla sedia del parto e in quel mometo sentii una forte contrazione e la testa di mia figlia che stava per uscire… subito le ostetriche mi fecere sedere e chiamarono mio marito che voleva assistere al parto, dopo qualche spinta uscì la testolina e dopo altre poche spinte uscì tutta.

La gioia provata è stata immensa in quel momento, ho dimenticato tutti i fastidi del travaglio, quando sentii il suo primo vagito e me la misero in braccio… non ci sono parole per descrivere le emozioni di quel momento.

La mia prima bimba l’ho partorita presso l’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Lì non fanno il rooming in ma bisogna andare al nido ogni tre ore per allattarle per 30 minuti. L’ospedale inoltre fornisce tutto l’occorrente per la bambina mentre è in ospedale, ho dovuto portare solo i vestitini per l’uscita. La bambina viene accudita in tutto dalle ostetriche.

Mia figlia si è subito attaccata al seno ma non è mai uscito una goccia di latte. Quando è nata pesava 3,400kg nei tre giorni che è stata in ospedale ha perso 400 g tantissimo perchè non avevo latte e non gli davano latte artificiale. Quando sono tornata a casa ho continuato a provare ad attaccarla al seno ma le ho dato anche il latte artificiale. Purtoppo non ho allattato perchè dopo svariati tentativi falliti non l’ho più attaccata ma lei con il latte artificiale è cresciuta benissimo lo stesso. L’argomento del latte, come quello del corso preparto, mi sta molto a cuore. In Italia il latte in polvere costa tantissimo, facendo un giro in rete ho trovato un sito tedesco che vendeva il latte in polvere Humana (uno dei migliori) a meno della metà che in Italia. L’ho preso sia per la mia prima figlia che per la seconda. E mi trovo bene.

Per quanto riguarda il parto della mia seconda figlia ho partorito all’ospedale di Battipaglia, Santa Maria della Speranza. In questo ospedale si effettua il rooming in quindi ho tenuto la bambina tutto il tempo con me allattandola il più possibile e cambiandola ogni tre ore. Contrariamente al primo travaglio ho avuto per una giornata e una nottata le doglie. Nella mattinata, verso le 4 mi si sono rotte le acque, sono andata all’ospedale e in macchina sono iniziate le prime contrazioni. Ero stanca perchè venivo da un giorno e una notte di dolori, ma come per il primo parto ero serena e quando la ginecologa mi ha visitato in ospedale, mi ha detto che avevo una dilatazione di 4 centimetri, nel frattempo si erano fatte le 5, mi hanno fatto il tracciato e le analisi di routine, verso le 6.15 sono andata in sala parto e alle 6.45 è nata la mia seconda bambina Eva Sophie con 15 giorni di anticipo, pesava 3,350kg. Quando me l’hanno messa in braccio subito dopo il parto l’emozione è stata fortissima, anche per il secondo parto mio marito ha assistito. Ho messo al seno la bimba per tanto tempo ma senza risultati per questo ho insistito e mi sono fatta dare un pò di latte in polvere cosi facendo ha fatto un calo peso di 100 gr.

La gravidanza è un momento delicato sia fisicamente che psicologicamente, io ho avuto vicino mio marito, la mia famiglia ed i miei amici, e grazie anche al corso preparto, è stata un’esperienza bella, vissuta in modo sereno.

Mamma Ivana

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