Relazioni

La Mediazione Familiare in caso di separazione o divorzio

Quando una coppia ha deciso di separarsi , di divorziare e di rivedere le decisioni riguardanti al mantenimento o affidamento di un figlio può ricorrere alla Mediazione Familiare e ad una figura specializzata in dinamiche di conflitto tra coniugi.

Il mediatore non è uno psicoterapeuta e non è un consulente legale ma una TERZA PERSONA NEUTRALE E QUALIFICATA.  E’ capace di :

  • instaurare un rapporto, sincero, leale e positivo con i soggetti coinvolti nella mediazione
  • è tenuto a custodire quanto gli viene raccontato poichè vincolato dal segreto professionale
  • non vuole vincitori o vinti ma l’ armoniosa risoluzione delle problematiche in analisi 
  • mostra “intuito interpretativo” riuscendo a carpire e comprendere le dinamiche relazionali degli individui coinvolti nella mediazione

IL MEDIATORE FAMILIARE FORNISCE UNA CHIAVE DI LETTURA  INTERPRETATIVA ALTERNATIVA DELLA SITUAZIONE VISSUTA DALLA COPPIA SEPARATA, IL SUO INTERVENTO VIENE SOLLECITATO DALLE PARTI PER  RIORGANIZZARE UNA SITUAZIONE  “ALTERATA” DAL PROCESSO DI SEPARAZIONE O DIVORZIO SEMPRE NEL RISPETTO DEL QUADRO LEGALE ESISTENTE.

Forse ti chiederai quali conoscenze abbia un mediatore familiare. Ebbene, il primo requisito che reputo basilare nel bagaglio culturale e formativo di un esperto in mediazione sia :

  • nozioni di psicologia ( saper entrare in contatto con lo stato emozionale della coppia funzionamento delle dinamiche di coppia o della famiglia, elementi di conoscenza sullo sviluppo infantile e l’ impatto emotivo di una crisi su coniugi e figli ecc.)
  • conoscenze sulla gestione dell’ economia familare (questioni relative al mantenimento economico del minore o come ripartire le risorse economiche in una famiglia separata ecc)
  • nozioni legali sul divorzio, separazione

Quindi, l’anima della mediazione familiare,

. Troppo spesso i figli di una coppia in crisi sono le vittime della separazione; vi è  poca attenzione nei riguardi dell’ infanzia e dei problemi del minore che pur essendo titolari di diritti sono privi di capacità giuridica di difesa.

Mediazione Familiare Appunti
Mediazione Familiare Appunti

Sono spesso proprio i genitori che nelle fasi acute di conflitto scaricano le tensioni tipiche di un momento critico come questo in cui, complice a volte  il desiderio di “annientare” il partner anche come genitore !

Il figlio viene di frequente usato come arma di ricatto o di punizione contro il genitore/partner ritenuto colpevole del matrimonio fallito. 

Non di rado, purtroppo, ho assistito ad una conflittualità della coppia tale da generare nel minore un fortissimo disagio psicologico, una vera sofferenza interiore e fisica ( pensa ai disturbi psicosomatici ), disadattamento sociale o problemi comportamentali. Quanti ragazzi  ascolto, anche in veste di mediatrice scolastica, sofferenti per problematiche legate ai litigi dei genitori: che pesante fardello si trascinano dietro! La mediazione familiare agisce proprio per prevenire il disagio del minore o, comunque, ridurlo. 

Il mediatore “richiama” i due separandi verso il ruolo di GENITORI che non sono più, quindi, coniugi ma continuano ad essere genitori dello stesso figlio, con le medesime responsabilità soprattutto, mi piace sottolineare, AFFETTIVE.

Tornerò ad affrontare tematiche più specifiche relative al modo della Mediazione, complesso e denso di  tematiche meritevoli di approfondimento,approfondendo in modo particolare il termine BIGENITORIALITA’ .

 

 

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Adolescenti oggi e relazioni affettive

 

Ricorderai l’ adolescenza come il periodo dalle emozioni più intense e dalle esperienze più vere. Un adolescente si butta con ogni cellula del suo corpo in quel che fa, se non altro perchè è la prima volta. 

  S.Littleword

Nella mia esperienza di educatrice e formatrice ammetto di aver sempre avuto un debole per le problematiche relative al mondo degli adolescenti. Da madre temo molto, invece, questa fase così delicata  (non proprio breve, ahimèi ! ) della vita delle mie figlie.

Ricordo ancora molto bene la mia di adolescenza, quella fase di trapasso dall’ età infantile a quella adulta,quei momenti vissuti amplificando ogni minima emozione, positiva o negativa! 

Giovedì 1 Ottobre presso la Sala della Provincia di Brindisi  ho seguito in doppia veste, quella di madre e quella di educatrice, il convegno  intitolato “Adolescenza oggi: tra vita affettiva e primi passi consapevoli nell’ incontro con l’ altro” . 

ADOLESCENZAI relatori dell’ incontro:

Dott.ssa Gabriella Gravili, Counselor Relazionale e Consulente in Sessuologia

Dott.ssa Gloria Guadalupi, Pedagogista clinico ed esperta in  mediazione scolastica

Dott.Eugenio Cantanna, Dirigente della Polizia delle Comunicazioni di Brindisi

Avv. Ernestina Sicilia, Avvocato

Dott.Michele Lisco, Ginecologo del Consultorio Familiare

I mass media locali in questi giorni hanno diffusamente parlato di questo evento inserito nella ” Settimana del benessere sessuale” (http://www.brindisireport.it/eventi/settimana-del-benessere-sessuale-il-programma-brindisino.html) iniziativa nazionale promossa dal Ministero della Salute e organizzata sul territorio dalla dott.ssa Gravili per cui mi soffermo solo brevemente su quanto ascoltato durante il convegno. 

Ogni esperto è intervenuto apportando un contributo in relazione al proprio ambito di competenza, si è trattato di una trasmissione di conoscenze realmente utile considerando che la platea era costituita prevalentemente da studenti di scuola superiore, ragazzi in piena fase adolescenziale !

Ai ragazzi è stato chiesto di  imparare a conoscere bene se stessi per poter relazionarsi ed entrare in sintonia con l’ altro.

Durante queste ore che definisco “di scambio” (la platea ha risposto positivamente agli input dei relatori, mostrando attenzione ed interesse, quale miglior feedback !) i relatori hanno posto molto l’ accento sulle relazioni virtuali, sentimentali, amicali, spesso pericolose.

Il danno della” virtualità “di contatti in rete, partendo dai social network, è molte volte molteplice e si tramuta spesso in :

  1. rapporto alterato con l’ interlocutore (virtuale), identità spesso falsata ad hoc a scopi ingannatori (adescamenti on-line, pedofiia, furti di identità)
  2. incapacità, o difficoltà, di mostrarsi per ciò che si è proprio perchè lo schermo protegge e maschera atteggiamenti poco etici (anche sul web esiste un’ etica, approfondiro’ in un’altra occasione l’argomento)
  3. tappe bruciate in giovanissima età, abbattendo tabù e oltrepassando i limiti del “normalmente e moralmente consentito”

Una menzione particolare va al termine coniato in tempi recentissimi per la nuova generazione di ragazzi così immersi in una vita doppia prodotta dal web : la look down generation,  giovani che non sollevano lo sguardo dal proprio cellulare o tablet, che sembranp avere “la lingua sciolta” solo dietro ad uno schermo.

E poi nascono i problemi sociali.

In nuce una parte di disagi dell’ essere uomo di questi tempi  risiede proprio in questa “incomunicabilità” verso l’ esterno. Quasi si fosse “autoreferenziali”…

Nel mare magnum delle emozioni tipiche di  questa età cosi particolare, che definisco di  “cristallo” per le tante sfumature ma anche per la delicatezza con cui va trattata, un unico sembra essere il vettore giusto: quello che porta verso il dialogo e l ‘apertura con l’altro. Ciò sia per facilitare il rapporto con l’altro sesso ,in caso ad es.di relazioni sentimentali/amorose) sia perchè un giovane uomo/giovane donna debbano comprendere la necessitò di confrontarsi, perchè la crescita avviene attraverso lo scambio  e le relazioni con li altri, in primis il gruppo dei pari .

E’ ,quindi, fondamentale la presenza di figure professionali come quelle del mediatore scolastico o del counselor ,o psicologo  nelle scuole e in altre agenzie educative.

Durante la mia esperienza di mediatrice scolastica ricordo la gioia provata quando scioglievo qualche “nodo” più stretto nell’ animo di una adolescente che attraversava un momento critico. A volte serve un faro che illumini il percorso, specialmente se accidentato  e con qualche insidia come quello di ragazzo in piena evoluzione .

 

NB. L’ iniziativa “Settimana del Benessere” ha ricevuto i patrocini dalla Federazione Italiana Sessuologia Scientifica, dalla Provincia, dal Comune di Brindisi e dal Comune di Mesagne, dall’ Ufficio Scoastico regionale (per quanto riguarda il suddetto convegno) dall’Ordine dei Medici della provincia di brindisi per il congresso scientifico.Gli Sponsor: Lions club di  Brindisi, Lecce rudiae e S. Pietro vernotico; l’ Unesco wheel club di brindisi, l’ Inner Wheel club di Brindisi, l’ azienda Deka srl, il Centro Studi Medici di Mesagne e la Casa di Cura Salus.

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