Pedadogia

Per una “pedagogia del rispetto”

rispettoScrivo “pedagogia del rispetto” perchè credo sia quasi necessario “insegnare a rispettare”.

Il termine “rispetto” che ben si affianca alla parola “educazione”.

Posto che parto da una spiccata sfiducia negli adulti di oggi (continuamente rinsaldata dagli eventi della quotidianità) mi piace, invece, credere nella formazione degli adulti di domani (i bambini). 

Tiziano Terzani 

È giusto insegnare a porre attenzione e riguardo verso chi percorre un tratto di vita accanto a noi, anche brevissimo.

È frequente pensare che,,spesso, non si riceve rispetto se no lo si ha dato. 

Esiste ancora per molti adulti la “Legge del Taglione” per cui se si ha ricevuto in questa misura si restituirà nella stessa misura. 

Il rispetto è, invece, un dono prezioso che offriamo a chi ci è vicino. Vale sempre la pena rivolgersi ad esso con riguardo. 

Dovremmo provare a dire ai “semi che germogliano”, i nostri bimbi, che rispettare chi gli sta intorno è quasi un dovere civile, poi anche umano e morale

Il rispetto dell’opinione altrui serve per evitare un contrasto e ,addirittura, un conflitto.

Di seguito ho raccolto alcune citazioni sul “rispetto” che ritengo più significative:

Rispetta il prossimo tuo come te stesso, e anche qualcosa di più.
Leonardo Sciascia

L’educazione è non il rispetto delle regole ma il rispetto degli uomini.
Anonimo

Nella disgrazia bisogna rispettare coloro che si sono rispettati nella grandezza.
Honoré de Balzac

Con la cortesia si ottiene tutto, anche il rispetto
Victor Hugo

Rispettiamo la libertà degli altri. Abbiamo a nostra disposizione un pezzo di mondo in cui possiamo muoverci liberamente.
G.D’Oria

L’amicizia ha due ingredienti principali: il primo è la scoperta di ciò che ci rende simili. E il secondo è il rispetto di ciò che ci fa diversi.
Peanuts

Non importa cosa ci riserverà il futuro e quali situazioni ci troveremo ad affrontare.
So che comunque vada, adesso e sempre.. l’uno sull’aiuto e il rispetto dell’altro, potrà contare
Anton Vonlight

 

Nella prassi quotidiana con tuo figlio sarebbe utile insegnare a rispettare chi gli sta accanto nel suo percoso di vita sin dai primissimi anni di vita.

Un bimbo deve imparare a rispettare,in primis, le figure genitoriali (dalla primissima infanzia molti sono i percorsi educativi in merito).

Una volta entrato nel mondo della scuola (dal nido in poi) debutta in “società” e allora ancor di più dovrà porre attenzione a chi lo affianca nel suo percorso di crescita: il rispetto del proprio compagnetto di classe, il rispetto verso un’autorità extra-genitoriale (la maestra, ad esempio).

Piccoli uomini e piccole donne crescono, con l’aiuto di un genitore che sia guida ferma e già consapevole di quanto importante sia educare il proprio figlio all’attenzione verso l’ “altro”..

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Adolescenti oggi e relazioni affettive

 

Ricorderai l’ adolescenza come il periodo dalle emozioni più intense e dalle esperienze più vere. Un adolescente si butta con ogni cellula del suo corpo in quel che fa, se non altro perchè è la prima volta. 

  S.Littleword

Nella mia esperienza di educatrice e formatrice ammetto di aver sempre avuto un debole per le problematiche relative al mondo degli adolescenti. Da madre temo molto, invece, questa fase così delicata  (non proprio breve, ahimèi ! ) della vita delle mie figlie.

Ricordo ancora molto bene la mia di adolescenza, quella fase di trapasso dall’ età infantile a quella adulta,quei momenti vissuti amplificando ogni minima emozione, positiva o negativa! 

Giovedì 1 Ottobre presso la Sala della Provincia di Brindisi  ho seguito in doppia veste, quella di madre e quella di educatrice, il convegno  intitolato “Adolescenza oggi: tra vita affettiva e primi passi consapevoli nell’ incontro con l’ altro” . 

ADOLESCENZAI relatori dell’ incontro:

Dott.ssa Gabriella Gravili, Counselor Relazionale e Consulente in Sessuologia

Dott.ssa Gloria Guadalupi, Pedagogista clinico ed esperta in  mediazione scolastica

Dott.Eugenio Cantanna, Dirigente della Polizia delle Comunicazioni di Brindisi

Avv. Ernestina Sicilia, Avvocato

Dott.Michele Lisco, Ginecologo del Consultorio Familiare

I mass media locali in questi giorni hanno diffusamente parlato di questo evento inserito nella ” Settimana del benessere sessuale” (http://www.brindisireport.it/eventi/settimana-del-benessere-sessuale-il-programma-brindisino.html) iniziativa nazionale promossa dal Ministero della Salute e organizzata sul territorio dalla dott.ssa Gravili per cui mi soffermo solo brevemente su quanto ascoltato durante il convegno. 

Ogni esperto è intervenuto apportando un contributo in relazione al proprio ambito di competenza, si è trattato di una trasmissione di conoscenze realmente utile considerando che la platea era costituita prevalentemente da studenti di scuola superiore, ragazzi in piena fase adolescenziale !

Ai ragazzi è stato chiesto di  imparare a conoscere bene se stessi per poter relazionarsi ed entrare in sintonia con l’ altro.

Durante queste ore che definisco “di scambio” (la platea ha risposto positivamente agli input dei relatori, mostrando attenzione ed interesse, quale miglior feedback !) i relatori hanno posto molto l’ accento sulle relazioni virtuali, sentimentali, amicali, spesso pericolose.

Il danno della” virtualità “di contatti in rete, partendo dai social network, è molte volte molteplice e si tramuta spesso in :

  1. rapporto alterato con l’ interlocutore (virtuale), identità spesso falsata ad hoc a scopi ingannatori (adescamenti on-line, pedofiia, furti di identità)
  2. incapacità, o difficoltà, di mostrarsi per ciò che si è proprio perchè lo schermo protegge e maschera atteggiamenti poco etici (anche sul web esiste un’ etica, approfondiro’ in un’altra occasione l’argomento)
  3. tappe bruciate in giovanissima età, abbattendo tabù e oltrepassando i limiti del “normalmente e moralmente consentito”

Una menzione particolare va al termine coniato in tempi recentissimi per la nuova generazione di ragazzi così immersi in una vita doppia prodotta dal web : la look down generation,  giovani che non sollevano lo sguardo dal proprio cellulare o tablet, che sembranp avere “la lingua sciolta” solo dietro ad uno schermo.

E poi nascono i problemi sociali.

In nuce una parte di disagi dell’ essere uomo di questi tempi  risiede proprio in questa “incomunicabilità” verso l’ esterno. Quasi si fosse “autoreferenziali”…

Nel mare magnum delle emozioni tipiche di  questa età cosi particolare, che definisco di  “cristallo” per le tante sfumature ma anche per la delicatezza con cui va trattata, un unico sembra essere il vettore giusto: quello che porta verso il dialogo e l ‘apertura con l’altro. Ciò sia per facilitare il rapporto con l’altro sesso ,in caso ad es.di relazioni sentimentali/amorose) sia perchè un giovane uomo/giovane donna debbano comprendere la necessitò di confrontarsi, perchè la crescita avviene attraverso lo scambio  e le relazioni con li altri, in primis il gruppo dei pari .

E’ ,quindi, fondamentale la presenza di figure professionali come quelle del mediatore scolastico o del counselor ,o psicologo  nelle scuole e in altre agenzie educative.

Durante la mia esperienza di mediatrice scolastica ricordo la gioia provata quando scioglievo qualche “nodo” più stretto nell’ animo di una adolescente che attraversava un momento critico. A volte serve un faro che illumini il percorso, specialmente se accidentato  e con qualche insidia come quello di ragazzo in piena evoluzione .

 

NB. L’ iniziativa “Settimana del Benessere” ha ricevuto i patrocini dalla Federazione Italiana Sessuologia Scientifica, dalla Provincia, dal Comune di Brindisi e dal Comune di Mesagne, dall’ Ufficio Scoastico regionale (per quanto riguarda il suddetto convegno) dall’Ordine dei Medici della provincia di brindisi per il congresso scientifico.Gli Sponsor: Lions club di  Brindisi, Lecce rudiae e S. Pietro vernotico; l’ Unesco wheel club di brindisi, l’ Inner Wheel club di Brindisi, l’ azienda Deka srl, il Centro Studi Medici di Mesagne e la Casa di Cura Salus.

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