La Gestazione: il bambino vi conosce più di voi stesse!
La dott.ssa Sonia Sorgente -psicologa, psicoterapeuta psicoanalitica breve e co-fondatrice di Psiche&Nutrizione– scrive di quanto il bambino conosca la sua mamma sin già dal periodo della gestazione…
Buona lettura!
Nel momento in cui scoprite di aspettare un bambino, in una gravidanza desiderata o inaspettata, secondo me, l’elemento più importante è la sensazione che valga la pena conoscere il proprio bambino considerandolo fin dal principio una persona.
Vi assicuro che nessuno degli individui che si affannano a darvi dei consigli riuscirà mai a condividere con voi questa certezza o sensazione, specialmente se non hanno mai provato tale sensazione.
Ogni individuo è a sé ed ogni storia è unica.
Già dalla vita uterina, il vostro bambino è un essere umano dotato di caratteristiche proprie, fin da questo periodo ha un inconscio; alla nascita ha già accumulato un gran numero di esperienze, alcune piacevoli ed altre spiacevoli.
E’ molto facile per un genitore attribuire al neonato capacità che non possiede e sensazioni che non prova, benché un neonato talvolta può apparire particolarmente saggio, persino filosofico, ascoltatelo ed osservatelo senza preconcetti.
Cercate di non arrivare al punto di dover portare il vostro bambino da uno psicologo, per capire il suo grado di “umanità”, ma datevi da fare per conoscere il vostro bambino e a farvi conoscere.
Ciò che seminate ora, vi aiuterà nell’arduo compito della fase adolescenziale.
In molte, sicuramente, penseranno: “fin da ora dobbiamo pensare alla fase adolescenziale?”. “Sì!”.
Nel corso della gestazione, avete già avuto modo di comprendere alcuni aspetti del comportamento di vostro figlio, percependone i movimenti nell’utero.
Vi sarete certamente domandate se ci sia del vero nella credenza popolare che i maschietti scalciano di più delle femminucce. A questa domanda non so rispondere, ma sicuramente in questa fase vi sarete rassicurate sulla vitalità del nascituro.
Nel frattempo, anche il feto ha imparato a conoscervi. Per nove mesi ha condiviso i vostri pasti, i vostri gusti.
Mentre bevete una bella tazza di Tè caldo o andate di fretta perché siete in ritardo, il sangue del vostro bambino scorre più velocemente.
Sicuramente, si sarà reso conto della vostra ansia, rabbia o eccitazione. Nei vostri momenti di irrequietezza, si è adattato all’incessante movimento, e ora si aspetta di essere cullato o fatto dondolare sulle ginocchia.
Al contrario, se siete una persona tranquilla, si è abituato alla quiete e ama riposare serenamente nella sua culla.
Fin da prima della nascita, cioè finchè non avrete la possibilità di ascoltare il suo pianto, di guardarlo e prenderlo in braccio, è probabile che il bambino vi conosca meglio di quanto voi conosciate lui.
Dott.ssa Sonia Sorgente 349/0757443