Mamma

Per te: Safari

safari
Quando ho terminato di leggere “Safari” ho immaginato un puzzle coloratissimo che ricompone.

Il puzzle è Lisa, la protagonista del libro. Lei è “colorata” perchè ricca di qualità che la rendono una donna sensibile, piena di amore per la vita.

Perchè lei, che ha un arcobaleno dentro, vuole evitare di autodistruggersi. Lei percepisce ogni eco della vita che vive, rileva ogni sfumatura. Ma questo suo vivere con tale pienezza la sua esistenza è tanto un punto di forza quanto di debolezza.

Ad un tratto, persa tra le incomprensioni con il compagno e gli obblighi imposti della vita quotidiana, Lisa sta per smarrire se stessa e anche coloro che ama.

Lo comprende. Lei lo sa che ha bisogno di conservare le sue qualità, non trascinandosi sulle gambe autocommiserandosi. Lei lo sa che se non è felice, non lo sarà neppure chi le sta vicino. Deve ridefinire il suo mondo interiore e a schiena dritta inizia a camminare verso la riacquisizione di sè. 

Sai cosa decide di fare Lisa, donna, madre e compagna? Decide di lasciare l’Italia, di compiere un viaggio lungo (e breve) per ritovarsi, ma anche per continuare a trovare…

Lei sa che se non è davvero se stessa, se lei non è felice, non lo sarà neppure chi le sta vicino.

Con grande coraggio veste i panni di una turista del mondo, prende aerei, conosce gente, visita luoghi lontani, lontanissimi.
Lisa scopre, Lisa “pulsa” , Lisa cresce.

dalle cose, dalle persone. Non si lega ad alcun luogo per troppo tempo. 

In realtà i suoi legami, i suoi affetti (una figlia amatissima e il partner), i suoi luoghi lei li ha ben presenti nel suo cuore e nella sua testa. 

Tesse tanti fili ma poi li riannoda su un unico gomitolo. 

E riannoda in modo più stretto e vigoroso, in modo viscerale. 

Dopo il suo “Safari” riscopre i suoi colori interiori, vividi, luminosi. E attraverso la dimensione riscoperta ama, e con maggior consapevolezza ed intensità, chi già amava….

Noemi Bengala, l’autrice di questo libro denso di emozioni, ti regala un paio di scarpe comode ma robuste e ti fornisce uno zaino capiente. 

Buona lettura!

Ps. Noemi cura e gestisce personalmente un blog, puoi cliccare qui se vuoi conoscere meglio questa autrice attraverso i suoi post e le sue foto.

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Gravidanza: un’attesa ricca di emozioni

Gravidanza: un’attesa ricca di emozioni

In questi giorni ricevo la mail da una lettrice in dolce attesa, desiderosa di condividere le emozioni che vive durante la sua prima gravidanza. 

Con E. leggerai il racconto della  famosa “linea rosa” sul test, delle prime ecografie e della scoperta di un hobby simpatico e “produttivo”.

Una trentenne alle prese con lo splendido dono della maternità e con una nuova dimensione di donna.

Riporto fedelmente le sue parole.

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Eccoci qui… la sospirata linea sul test di gravidanza è apparsa ed è positiva!! Mio marito è accanto a me con gli occhi lucidi per la gioia… ma le prime domande mi assalgono… Sarà un errore del test? Saranno gli ormoni? Riprovo a rifare il test la mattina appena in piedi come suggeriscono le istruzioni del test di gravidanza e…. POSITIVO…

Non perdo tempo e come apre lo studio della ginecologa prendo subito appuntamento per una visita di controllo (anche perché l’ho scoperto giusto prima di partire per due settimane di vacanze 😉 )

I primi tarli compaiono nella testa .. che si fa si avvisano le rispettive famiglie o si aspetta……troppa la gioia e l’euforia del momento per riuscire a stare zitti e non condividere questa lieta e attesa notizia che non resistiamo a l’impulso di condividerlo con loro, che, ovviamente, saltano di gioia.

Mi ricordo come fosse ieri il giorno in cui io e il mio marito siamo andati a fare la prima visita ostetrica… quanta ansia!!!! E come rimaniamo “delusi” nel vedere solo un “buchino nero” (la camera gestazionale). La ginecologa ci ha subito rincuorato avvisandoci che era più che normale essendo io solo alla 5 settimana, ma che comunque tutto procedeva secondo la normalità e la camera non era extra uterina. La dottoressa ci prepara però anche all’evenienza che sia cieco e che quindi non ci sia feto, pertanto per “scaramanzia” non riteneva di poter ancora aprire la pratica della gravidanza e ci consiglia un’ulteriore visita di controllo al nostro rientro delle vacanze in modo da verificare se il feto si stava sviluppando. 

Mi armo di ottimismo e, secondo le indicazioni della ginecologa, inizio a prendere le vitamine ed integratori prescritti (ci si sente un po’ dei malati con tutte queste pillole, ma il gioco ne vale la candela), e stando attenti a tutto ciò che si mangia.

La seconda visita è andata molto meglio… che emozione sentire quel cuoricino che batte e vedere quel fagiolino che la volta prima si nascondeva chissà dove. La ginecologa inizia a spiegarci cosa dobbiamo fare e le prime decisioni che dobbiamo prendere… ovvero… Vuoi assicurarti che il bambino sia sano? E ci spiega che esistono 3 test differenti che si possono fare BI-TEST (DUO TEST)– AMIOCENTESI – HARMONY.

BI-TEST (DUO TEST) – consiste nell’eseguire la traslucenza nucale (paroloni grossi che indicano un’ecografia molto accurata del feto nel quale dottoressa constata la costituzione delle ossa e soprattutto verifica la presenza dell’osso del nasino) e in un prelievo di sangue… con questo esame si ha circa 80% di una risposta corretta… questo esame è da fare, se non ricordo male, entro la 12 settimana del feto e non è per nulla invasiva o dannosa per esso

AMIOCENTESI – non sto a spiegare cos’è ma comunque è molto pericolosa per la gravidanza e per chi ha un figlio sotto i 35 anni fortemente sconsigliata (la mia ginecologa la sconsiglia a priori)

HARMONY – è un nuovo test importato dalla California, non è pericoloso né per la mamma né tantomeno per il feto, il responso di questo test da una percentuale di correttezza pari al 99% ma avviso che oggi ha un costo molto elevato (a me hanno chiesto 800 euro)

La ginecologa ovviamente specifica che va bene scegliere di fare un test di quelli sopra citati ma bisogna essere soprattutto pronti alla RISPOSTA, nel caso sia positiva ok no problem, ma nel caso è negativa sappiamo cosa dovremo fare?…..

Ci ha spiegato anche altre cose ma eravamo talmente frastornati dall’emozione del battito del bambino che siamo dovuti rientrare da lei e farci rispiegare nuovamente tutto (;-P)

Nell’uscire dalla porta dello studio della dottoressa io ed il mio compagno ci guardiamo ed iniziamo a piangere insieme dalla gioia.

Il nostro fagiolo sta bene!

La nostra decisione è stata quella del BI test, e per chi decide di fare questa visita si prepari perché è una delle più belle che vedrete (dopo la morfologica).

Passate le prime 12 settimane con “l’ansia” che la gravidanza proceda bene, la ginecologa vede che non sto bene per ansia panico stress da lavoro e teme per l’incolumità del feto (avendo anche avuto fortissimi mal di schiena e dolori al basso ventre). Decide, pertanto, di mettermi in maternità anticipata.

Bene per una donna che ha sempre lavorato dalla mattina fino alla sera trovarsi a casa senza “far nulla” è un po’ un trauma…

Quindi ho iniziato a cercare qualche hobbies che potesse impegnarmi un po’ della lunga giornata.

Sto imparando a lavorare all’uncinetto con il quale da ottobre sto facendo una copertina (ma solo questo lavoro mi “annoiava”, ovviamente dopo le pulizie di casa).

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Poi navigando un po’ in internet mi sono innamorata di alcuni lavoretti (fiocchi nascita e altro) fatti con feltro e pannolenci e mi sono detta perché invece che comprarli non provo a farli io (tanto tempo ne ho).

Bene sono andata ad un negozio specializzato che ho conosciuto tramite un gruppo di mamme ed ho comprato un kit misto per cominciare a sperimentare.

Come cominciare è presto detto internet oggi ci offre dei canali di informazioni gratuiti e tutorial su qualsiasi cosa e pertanto eccomi alle prese con ricerche di cartamodelli e idee sul confezionamento di vari articoli.

L’idea principale era quella di una giostrina e del fiocco nascita e, quindi, ho iniziato a provare creando come prima cosa degli animaletti di cui, come ho scritto sopra ho trovato i cartamodelli on-line e le lettere del nome della mia fagiolina (nel frattempo erano passate altre settimane ed ho scoperto che era femminuccia… che emozione)

Le lettere le ho fatte a piacere non avendo la macchina per tagliare il panno e non trovando dei cartamodelli.
 Esempio di cartamodello che si trova on line -da stampare della grandezza che si vuole, tagliare ed io per poterlo riutilizzare magari più volte lo incollavo su un foglio di cartoncino (io avevo in casa delle vecchie scatole vuote delle brioches ecc)

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Ed ecco la mia giostrina finita… anche qui cartamodelli dei gufetti, taglia biscotti a forma di stellina e, per le nuvole e la luna mano libera

La ciambella è una ghirlanda in polistirolo rivestita con del tessuto.

Come disegnare gli occhi? Ago e filo da cucito nero.. io dietro il pezzo da ricamare mi facevo la traccia da seguire.

Bhe che dire c’è solo da metterci voglia, pazienza e fantasiagravidanzasei

 

 

Dato che non sono ancora arrivata al termine della gravidanza il fiocco nascita lo devo ancora assemblare ma vi dò più o meno un’idea di come dovrebbe risultare

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Le lettere “è nata” le ho comprate nel negozio di cui sopra (si trovano anche on line) vengono stampate da chi ha la Bigshot (una macchina per stampare il panno)

Non contenta di ciò, con mio marito (che fortunatamente asseconda il mio piccolo hobbies del fai da te), abbiamo deciso di pitturare da soli la cameretta e colorare la cassettiera che avevamo acquistato all’ikea.

Questo è come passo io il tempo per ingannare la lunga attesa dell’arrivo della mia pargoletta. Fra un paio di settimane avrò un altro controllo e già sto in ansia per via del peso… le ginecologhe vorrebbero che tu mettessi 1 – 1,5 kg massimo ogni 7 settimane… io ovviamente ne metto circa il doppio e tutte le volte mi devo preparare a gestire la sua “sgridata”… ma pazienza penso che lei sta bene e basta.

Per quello che ho capito della gravidanza fino ad oggi è un momento indimenticabile per tanti aspetti positivi e negativi (sinceramente molto più positivi)

Negativi  

– amici che ci sono appena passati ma anche parenti sono pronti a darti consigli, anche quando non richiesti e, a volte, ti fanno sentire un’inetta perché temi di non esserti informata a sufficienza sull’argomento (anche se hai magari letto libri e guardato on line)… vogliono solo essere gentili e presenti ci mancherebbe, ma a volte…
 
– vedere il peso sulla bilancia salire, di conseguenza le “sgridate” della dottoressa
 
– fare le analisi del sangue quasi tutti i mesi (a me non garba molto l’ago)

Positivi 

– sentire e vedere crescere il tuo fagiolino/a dentro di te
 
– sentire i suoi calcetti i suoi movimenti sono emozioni uniche irripetibili
 
– (per chi ha il seno piccolo) avere un bel seno prosperoso
 
– Essere al centro delle attenzioni di tutti soprattutto di tuo marito e dei futuri nonni (basta dire bif che sono tutti ai tuoi piedi pronti ad esaudire qualsiasi desiderio)
 
– Sentirsi sempre con il sorriso stampato sulle labbra e, anche quando per via degli ormoni tendiamo a rattristirci, beh basta sentire un calcetto o un suo piccolo movimento che, eccolo lì il sorriso che spunta sulle nostre labbra

Ce ne sono sicuramente tanti altri che così su due piedi non mi vengono.

A tutte le mamme e future mamme amanti del fai da te o che hanno solo voglia di provare spero di avervi dato qualche idea!

Grazie per la condivisione 🙂

E.

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Caramelle senza tempo: le Galatine

Nelle Galatine ( nate nel 1956 ) c’è il sapore della mia infanzia, dei pomeriggi trascorsi con le compagne a fare i compiti gustando queste caramelle così buone da finire il sacchetto! 

Ricordo bene che mia madre che riponeva nella tasca esterna del mio zainetto ogni giorno una galatina così da poterla assaporare a scuola durante l’intervallo insieme al consueto panino.

Non sono passati troppi anni da quei momenti tra i banchi di scuola (eh,eh sono una mamma giovane 😉 ) ma posso dirti che le  Galatine sono le mie caramelle preferite anche ora!

Mi ritrovo ad avere in bocca spesso due o tre di queste caramelle dal gusto inimitabile costituite dall’ 80% da latte e che contengono yogurt, miele e zucchero.

Sono contenta che anche mia figlia apprezzi il sapore di queste tavolette al latte che le concedo di mangiare senza indugio (ma, ovviamene sempre sotto mio stretto controllo).

Da estimatrice di questa caramella senza tempo non ho potuto non assaggiare le Galatine al gusto latte e fragola,dal colore rosa e persino profumate che puoi reperire nei formati da 115 gr e in stick da 36 gr.

La mia bimba (la maggiore tra le due) ne va matta, complice la passione per un frutto molto simpatico ai bimbi (la fragola appunto) e al, tanto amato dalle femminucce, colore pink 😉 

Pochi giorni fa ho preparato con mia figlia un pacco regalo per una sua compagnetta di classe da cui avrebbe trascorso un paio d’ore e ho inserito nel pacco regalo (una graziosa scatola in cartone rosa, per rimanere in tema) una morbida bambola in stoffa ed un pacco di Galatine gusto fragola: quanta gioia quando la piccola amica ha aperto il suo regalo, quanta fretta di scartare le sue tavolette al latte!

Le bambine hanno giocato con la bambola nuova tutto il pomeriggio con tanta allegria mentre gustavano le loro Galatine, perchè un’ esperienza (anche sensoriale, come quella di assaporare una caramella preferita) quando è bella e regala gioia e piacere assume una valenza maggiore se condivisa 😉 

Evviva le Galatine, il tempo che passa vissuto con amore ed il gusto che si “trasmette” ,immutato, da mamma a figlia  😉    

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#galatine #amolegalatine

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Rituali di una mamma al secondo round!

secondo round

Una madre non dorme mai quando vuole. Essa è legata al sonno di suo figlio.
J. Gastaldi

Silenzio,atmosfera ovattata. 
Ad un certo orario, piuttosto presto, le bambine vanno a dormire dopo una giornata di peripezie fuori e fra le mura domestiche.
C’è un “secondo round” per me che si inaugura dopo averle messe a letto. Attendo le ore della sera perchè “ripristino” un contatto con me stessa, riesco perfino ad ascoltarmi dopo una giornata di lavoro, voci, persone, fatti… perdermi e ritrovarmi. 

Multitasking( questo termine fa sempre colpo, forse il “multi” rende bene l’ idea di donna, mamma e tanto altro), poche pause, pasti frugali e costante programmazione al dettaglio di ogni evento della giornata. Non esagero, è la mia quotidianità. Insomma, ciò detto, un paio di ore di sano amore per me stessa posso regarmele, giusto?
No, non intendo bagno turco o lunga doccia emozionale perchè mi accontento di molto meno: una doccia calda, una candela profumata e la mia eau de toilette preferita. Pochi minuti ma senza inteferenze, urla, richieste di aiuto e tutto quello che sai che un bimbo può combinare per attirare l’ attenzione della propria mamma;-) 
Leggo, durante il mio secondo round, rassegna stampa e studio saggi per lo più inerenti alla mia formazione.
Lancio un generoso sguardo al web con le sue tante informazioni velocemente fruibili, scrivo per il mio prezioso blog (eheh, oltrechemamma è il mio “terzo figlio” e quindi meritevole di attenzione;-) 
Se non faccio troppo rumore e non disturbo il legeriiiiiiissimo sonno delle pupe preparo anche una camomilla o una tisana al tiglio, sorseggio con gusto, rigorosamente nella mia tazza preferita e… senza zucchero;-)
Non può mancare, però, uno sguardo finale agli elettrodomestici( perchè, dico la verità, se non so che è tutto a posto e funzionante in casa non riesco neppure a rilassarmi come si deve 🙄 ) e quindi stendo i panni e penso al tempo che risparmio tempo il mattino dopo,  sempre così frenetico. In ultimo veloce stirata al grembiulino di big V.
Ed insomma in realtà le incombenze in casa non terminano mai, ma nelle mie due ore serali le affronto con più calma. 
Amo la sera, amo proprio il buio, il cielo della notte e fin da ragazzina leggevo sino a tardi, studiavo e ascoltavo musica con volume basso, era il momento più bello della giornata!
Ora, è davvero tardi. Vado dalle mie bimbe che mi dormono beatamente da ormai diverse ore. Non sarà una notte comoda, co-sleeping da sempre, ma dolcissima: cosa c’è di meglio che terminare una intensa giornata abbracciata alle proprie figlie?

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A tu per tu con la tua mamma?!?

a tu per tu con la tua mamma ok

“A tu per tu con la tua mamma?!?” 
Mi capita spesso di pronunciare questa frase con le mie bambine, persino con la più piccina che a soli 21 mesi inizia a manifestare un bel caratterino!. 
E’ pur vero, però, che tra i 18 e i 36 mesi i bimbi avvertono la necessità di autoaffermarsi ed ogni bimbo, in modo più o meno evidente, inizia ad “allontanarsi” in parte dalla figura genitoriale. E’ una fase che tendenzialmente culmina intorno ai 2 anni circa e man mano che il tempo passa il piccolo ha necessità di confrontarsi con un suo coetaneo con cui meglio si identifica e rapporta. Ciò non vuol dire il tuo cucciolino di casa ti rinneghi come madre ( o padre;)) ma semplicemente ti dice “IO CI SONO, ESISTO E VOGLIO DIRE LA MIA!”.

Bene, appurato ciò esiste una linea di confine ben chiara che un genitore deve assolutamente tracciare affinchè questo desiderio di affermazione non diventi voglia di governare su tutti e tutto, no alla monarchia assoluta in famiglia( e nemmeno fuori;)) !

E’ sempre importante tuo figlio sia libero di esprimersi, di compiere una determinata azione, (ovviamente sempre nell’ ambito di una logica e di una attenzione che è propria del genitore) perchè mai bisogna reprimere la sua voglia di essere individuo (anche se ti sembra un tentativo un pò maldestro:)!
 Decisamente da tenere in considerazione, però, che il bambino verso tutti i membri della famiglia:

  • non debba “impartire ordini”, in primis a mamma e papà
  • non debba alzare oltremodo la voce (insomma, non deve urlare!) 
  • non debba in alcun caso alzare le mani, neppure il gesto di uno schiaffo!           

Insomma, che si tenga in considerazione della delicata fase che il piccino sta attraversando ma mai lasciarlo agire in modo sregolato e senza fissare un limite ritenendo di limitare la sua volontà di esprimersi! Attenzione, c’è una parolina che deve essere il cardine di tutto l’ agire pedagogico verso il bambino e questa parola è EDUCAZIONE.

Quando un figlio si mette “a tu per tu per tu” con la mamma può sfiorare la maleducazione, specie se i toni sono aggressivi (tipici di questo momento di crescita) e quindi necessario è intervenire. Come? Con un tono di voce pacato (anche se ti scappa la pazienza, lo so) digli che ciò che sta facendo non va bene, guardalo negli occhi quando gli parli, poniti più o meno alla sua altezza visiva per avere un buon contatto oculare. Non sempre riuscirai nell’ impresa di calmarlo, di farlo “ragionare” (tieni sempre a mente che parliamo di un piccolo reazionario, ma pur sempre piccino!) ma non perdere la fiducia se non vuoi avere un piccolo tiranno in famiglia;-)

 

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