L’umanità che si rivela in tutto il suo splendore intellettuale durante la dolce e tenera
età dell’infanzia dovrebbe essere rispettata con una sorta di venerazione religiosa.
E’come il sole che appare all’alba o un fiore appena sbocciato.
L’educazione non può essere efficace
se non aiuta il bambino ad aprire se stesso alla vita.
Maria Montessori
Infanzia
Il gioco è una cosa seria
Il gioco è una cosa seria. Anzi, tremendamente seria.
Jean Paul
Commozione ma anche un po’ di malinconia celata dietro il mio sorriso.
Durante una domenica pomeriggio piovosa, ho rovistato tra le mie “vecchie cose” da bambina in cerca di qualche gioco “vintage” (oddio, mi sto buttando giù: sono ancora giovanissima 😉 ) da proporre alle mie bimbe.
Da inguaribile nostalgica ho pensato che sarebbe stato bello osservare le mie figlie giocare con le bambole di quando ero piccina, accarezzarle, pettinarle, guardarle con lo stesso sguardo sognante che avevo io.
Il mio suona quasi come un “amarcord”: ricordo momenti trascorsi tra folte chiome lunghe, vestitini luccicanti e colorati, scarpette con tacco, accessori piccini e deliziosi…quanto ho amato le bambole!
Ho fantasticato tante volte sulle “vite possibili” delle bambole, nell’immaginazione di una bimbetta loro prendevano il the, uscivano a fare shopping, si sposavano, avevano un cane, una casa con ascensoro interno e abiti super fashion!
Che ricordi dolci, teneri! Che darei, a volte, per tornare bambina!
La bambola che ho amato maggiormente? La Barbie.
Ho avuto e, appunto, conservo ancora circa una trentina di Barbie e un centinaio di vestitini e accessori così sfiziosi, ancora oggi è il gioco che mi sta più a cuore.
Pur essendo trascorsi alcuni anni la Barbie continua ad essere protagonista di molte pubblicità in tv, su canali per bambini ed è sempre amatissima dalle fanciulle del duemila;-)
Come dire, certe giochi ben riusciti e ben congeniati sin dall’inizio, sono vincenti nel tempo!
La Barbie fa parte di questi intramontabili passatempi: è sorridente e ricca di colori vivaci e attira l’attenzione del piccolo pubblico di pupette vezzose e, sempre più spesso, fashion victim già a partire dalla scuola materna!
Insomma, consegno alle mie “piccole donne” le mie Barbie diventando così da quel momento inseparabili da quelle che per me sono state le compagne di giochi per molti anni!
Proprio l’amore per questa bambola così speciale mi ha spinto a cercare sul web qualche gioco multimediale,un intrattenimento interattivo proprio su di lei.
Come forse saprai(ne ho parlato qui) credo fermamente che la generazione dei “nativi digitali” debba confrontarsi con la rete già durante la prima infanzia;in un’era di digitalizzazione quasi totalizzante, perchè negare l’esperienza,ad esempio, di un video al pc o, ancor meglio, un gioco interattivo?
Sono approdata su Poki scoprendo un elevatissimo numero di giochi interattivi, da provare con il tuo bimbo!
Il sito è caratterizzato da una grafica gioiosa e frizzante, colori sgargianti, suoni nitidi.
L’attenzione è stata letteralmente catturata dal magico mondo dei giochi riguardanti le ragazze, in special modo dalle… Barbie!
Ho subito iniziato a guidare le manine intrepide delle mie bimbe verso il mouse per iniziare a giocare con la Barbie virtuale: abbiamo così potuto far cambiare alla nostra Barbie “stilosissimi” abiti, modificato il colore dei capelli (anche Barbie ha il sacrosanto diritto di cambiare colore dei capelli, vezzo…di molte di noi donne;-) ), scegliere a piacimento l’accessorio e, addirittura, ogni dettaglio del viso!
Ho colto l’occasione per insegnare i colori alla mia little V arricchire il lessico della mia big V. .
Soprattutto, ho spiegato alle mie donzelle, che il gioco interattivo può essere un momento sano di crescita: attraverso il gioco con le Barbie (esattamente trovi questo simpatico intrattenimento su questo link) ho potuto stimolare la fantasia e la creatività. Le piccole hanno potuto scegliere seguendo personalissimi criteri estetici e fuznionali ogni elemento costituente la scenetta in cui la loro amata Barbie è rappresentata!
Insomma non fruitrici del web (e del sito) tout court ma vere protagoniste di scelte , complice un sito ben realizzato e studiato per le madri esigenti (e anche pedagogiste, come me;)), attente parallelamente alla mission educativa di un’attività/gioco per le proprie figlie quanto a quella ludica!
Buona navigazione e buon divertimento!
A tu per tu con la tua mamma?!?
“A tu per tu con la tua mamma?!?”
Mi capita spesso di pronunciare questa frase con le mie bambine, persino con la più piccina che a soli 21 mesi inizia a manifestare un bel caratterino!.
E’ pur vero, però, che tra i 18 e i 36 mesi i bimbi avvertono la necessità di autoaffermarsi ed ogni bimbo, in modo più o meno evidente, inizia ad “allontanarsi” in parte dalla figura genitoriale. E’ una fase che tendenzialmente culmina intorno ai 2 anni circa e man mano che il tempo passa il piccolo ha necessità di confrontarsi con un suo coetaneo con cui meglio si identifica e rapporta. Ciò non vuol dire il tuo cucciolino di casa ti rinneghi come madre ( o padre;)) ma semplicemente ti dice “IO CI SONO, ESISTO E VOGLIO DIRE LA MIA!”.
Bene, appurato ciò esiste una linea di confine ben chiara che un genitore deve assolutamente tracciare affinchè questo desiderio di affermazione non diventi voglia di governare su tutti e tutto, no alla monarchia assoluta in famiglia( e nemmeno fuori;)) !
E’ sempre importante tuo figlio sia libero di esprimersi, di compiere una determinata azione, (ovviamente sempre nell’ ambito di una logica e di una attenzione che è propria del genitore) perchè mai bisogna reprimere la sua voglia di essere individuo (anche se ti sembra un tentativo un pò maldestro:)!
Decisamente da tenere in considerazione, però, che il bambino verso tutti i membri della famiglia:
- non debba “impartire ordini”, in primis a mamma e papà
- non debba alzare oltremodo la voce (insomma, non deve urlare!)
- non debba in alcun caso alzare le mani, neppure il gesto di uno schiaffo!
Insomma, che si tenga in considerazione della delicata fase che il piccino sta attraversando ma mai lasciarlo agire in modo sregolato e senza fissare un limite ritenendo di limitare la sua volontà di esprimersi! Attenzione, c’è una parolina che deve essere il cardine di tutto l’ agire pedagogico verso il bambino e questa parola è EDUCAZIONE.
Quando un figlio si mette “a tu per tu per tu” con la mamma può sfiorare la maleducazione, specie se i toni sono aggressivi (tipici di questo momento di crescita) e quindi necessario è intervenire. Come? Con un tono di voce pacato (anche se ti scappa la pazienza, lo so) digli che ciò che sta facendo non va bene, guardalo negli occhi quando gli parli, poniti più o meno alla sua altezza visiva per avere un buon contatto oculare. Non sempre riuscirai nell’ impresa di calmarlo, di farlo “ragionare” (tieni sempre a mente che parliamo di un piccolo reazionario, ma pur sempre piccino!) ma non perdere la fiducia se non vuoi avere un piccolo tiranno in famiglia;-)
Il “Cerchietto”, quando il vintage è attuale!
Sono scoppiata in una fragorosa risata quando big V mi ha chiesto cosa fossero quelle “lunette colorate” che avevo tra le mani! Di cosa sto parlando? [Tweet “Questi oggetti, agli occhi di mia figlia così strani, sono i “frontini” o “cerchietti”che tanto si usavano negli anni ’80/’90 e che alcune donne e bimbe indossano ancora oggi.
In realtà le voci più autorevoli in tema di tendenze della moda sostengono che il cerchietto sia molto usato anche ora dalle fashion victim sia in chiave vintage che “svecchiato” grazie a tessuti e materiali nuovi!
I cerchietti che vedete in foto sono miei e risalgono alla mia infanzia 😥 , da bimba vezzosa adoravo indossarli tutti i giorni, era un accessorio che non mancava mai insieme a molletine multicolorate!
Ricordo che alcuni modelli piuttosto “rigidi” provocavano un certo indolenzimento dietro alle orecchie che però sopportavo stoicamente pur di indossarne uno 🙂 🙂
Ho proposto big V di provarne uno ma, insofferente verso tutto ciò che “stringe” lo ha subito restituito al mittente( cioè a me 😉 ) !
Non mi resta che sperare che la mia little V, tra un pò di tempo perchè ora è troppo piccina, possa indossare uno tra questi cerchietti che trattengono tra i pois, i filamenti dorati, le pieghette ricamate, tanti ricordi di me piccolina.
Il