emozioni

La lettura: strumento di crescita e ponte verso l’esterno

La lettura: strumento di crescita e ponte verso l’esterno.

Non esistono forse giorni della nostra infanzia che abbiamo vissuto intensamente  quanto quelli che crediamo di aver perduto senza viverli, i giorni trascorsi in compagnia di un libro molto caro”.

       Marcel Proust

Quello dell’importanza della lettura per i bambini è un tema a me molto caro.

Sono un’accanita lettrice sin da quando ero poco più che una scolaretta della scuola elementare, anzi no: forse ho amato la lettura ancor prima di imparare a leggere. Continua a leggere

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Quando i bambini hanno un’età ravvicinata

Quando i bambini hanno un’età ravvicinata

Le mie due adorate pupe hanno due anni di differenza, le chiamo “le gemelle”.

La nascita di little V è stata un momento di gioia infinita, un altro figlio (per giunta un’altra femminuccia, proprio come speravo), un’altra vita di cui potermi prendere cura. 

Sapevo che una seconda gravidanza, così vicina alla prima, sarebbe stato un evento dirompente nella vita familiare, ma (soprattutto) in quella di  mia figlia più “grande”. 

Lei, la mia big V, era davvero piccina quando ha accolto nella sua vita la sorellina.

Ricordo ancora gli occhioni di big V un po’ malinconici mentre allattavo la nuova arrivata o mentre le cambiavo il pannolino ricoprendo il suo corpicino profumato di baci…

I primi sei mesi da bis mamma di due bambine così piccole sono stati davvero duri da affrontare, lo ammetto. La mia formazione professionale ha permesso che riuscissi a gestire meglio una situazione tanto delicata, che riuscissi a non sconfortarmi oltremodo, sentendo i pianti disperati di big V in preda a momenti di gelosia fortissimi.

Potevo cedere a sensi di colpa notevoli (perchè non ho aspettato ancora un pochino per avere un secondo figlio?), ma ho sempre guardato oltre perchè, in fin dei conti, sapevo che dopo i primi mesi di difficile accettazione di una nuova “inquilina”, big V avrebbe iniziato ad amarla e sentirla sempre più come sorella/amica che come rivale amorosa 😉 

Le mie attenzione di madre sono state sempre distribuite su entrambe le piccole, nessuno sguardo privilegiato, ho sempre percepito le mie due figlie esattamente uguali, il “flusso emozionale” verso di loro è sempre stato il medesimo.

Le mie pupe sono diverse, fisicamente e caratterialmente. Si completano, si compensano, si arricchiscono, mi arricchiscono.

La gestione di una situazione tale, due sorelline con pochi mesi di differenza, è stata non proprio semplice da gestire sin dal mio periodo post partum.

È trascorso un po’di tempo, le bimbe stanno crescendo, insieme.

Il conflitto tipico dei rapporti tra sorelle/fratelli, in qualsiasi età, tende ad essere presente nella quotidianità, emerge durante le ore trascorse a giocare, soprattutto.

Età

L’unicità della relazione tra big e little V è data dall’affetto che cresce insieme a loro: ora si cercano, sentono la mancanza reciproca quando sono separate anche solo per qualche ora, si abbracciano, scherzano, condividono le gioie della loro tenera vita e anche qualche piccolo dispiacere (le “frustrazioni” tipiche dell’età evolutiva) sono meno dolorose se divise a metà 😉 

Non esiste una ricetta magica per evitare i litigi tra fratelli, ma certamente puoi accompagnare i tuoi piccoli nel rapporto di crescita individuale e reciproca.

Come?

  • Invitali spesso al contatto fisico: tante coccole e bacini perchè il “toccare” aiuta meglio ad ascoltare e ad accogliere l’altro, anche nella sua diversità
  • Intervieni poco durante un litigio e lascia pure che ogni tanto si tirino i capelli: anche questo tipo di confronto meramente fisico aiuta a crescere!
  • Non stancarti mai di dir loro che sono fortunati perchè un fratello/sorella può essere un amico sincero su cui contare per tutta la vita…

Mentre scrivo penso ai sorrisi che le mie pupette si scambiano quotidianamente e a qualche buffo bisticcio che ho dovuto sedare (in certi casi urge intervenire per evitare colluttazioni un po’ troppo dolorose 🙂 )!

Immagino,  spero, un futuro di solidale sostegno tra di loro. Sono la parte migliore di me ed insieme sono la parte migliore della loro stessa vita.

Insieme.

 

 

 

 

 

 

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Per un’educazione al rispetto della natura

Per un’educazione al rispetto della natura

 

La primavera: esplosione di colori, suoni, odori.

Tempo per il tuo piccolo di scoprire la bellezza della natura.

Al via escursioni, pic-nic al parco, gita in collina o semplicemente passeggiate in giardino!

Ti racconto alcuni momenti di gioia, di scoperta, di apprendimento: una mattinata, per le mie bimbe, trascorsa tra il verde del giardino della propria casa (o di un qualunque giardino pubblico).

Ecco il sole caldo di una Puglia che si nutre di luce, due bimbe e tanti alberi, fiori e piante ornamentali.

Le piccoline hanno iniziato a toccare le foglie, raccogliere l’erbetta e a guardare gli animaletti che “popolano” un giardino urbano: lucertoline, insetti, lumachine.

Stupore da parte di little V, piccina che gode delle meraviglie della bella stagione e attenzione da parte di big V che, un po’ più grande, vive l’esperienza con maggiore consapevolezza.

L’avventura comincia col fornire alle bambine degli attrezzi per liberare i vialetti del giardino dalle foglie secche

Poi con secchiello colmo di acqua via libera ad innaffiare con generosità le siepi e l’orticello. 

I raggi del sole illuminano i loro visini ed io sono così felice di vederle all’opera!

Una volta rientrate in casa cerchiamo di “trasporre su carta” l’esperienza per fissare le emozioni vissute. Occorrente? Album da disegno e matite. 

Mi piace notare il modo in cui big V colora la piccola lucertola da me disegnata (sembra un drago, lo so 😉 ): utilizza il celeste, il verde, il viola quasi ad esorcizzare il lieve timore provato quando l’ha avvistata.

Le margheritine gialle diventano fucsia , il sole multicolorato, la chioma degli alberi sembra “sorridere”: occhi, bocca e naso e orecchie, sono alberi animati, pieni di vita!

Le mie pupe hanno personalizzato la piccola escursione in giardino, avvertito una natura che pulsa e rappresentato la gioia e lo stupore. 

Giocare con le emozioni è anche questo, rielaborarle e “riformularle” attraverso le proprie chiavi di interpretazione e di lettura che ne consenta una corretta interiorizzazione.

natura

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Giochino per i bimbi, a “contatto” con le emozioni

Giochino per i bimbi, a “contatto” con le emozioni

Ti suggerisco un gioco che puoi fare con il tuoi bimbo sia in casa e sia, con l’arrivo della bella stagione, in giardino o balcone.

Occorrente: 

  • fogli di carta
  • matite colorate, penne, acquerelli

Questo giochino sarà utile al tuo piccolo che proverà a riconoscere le emozioni , a dar loro un nome e, in seguito, a gestirle. Sarà utile a te che imparerai a conoscere meglio ciò che prova tuo figlio in determinate circostanze della sua preziosissima vita quotidiana!

Il gioco  parte dal dialogo tra te e il tuo bambino, puoi iniziare a proporglielo intorno ai quattro anni e mezzo di età o quando pensi che parli abbastanza fluentemente e sia in grado di affrontare una conversazione 

Nel corso di un pomeriggio insieme prova a chiedere al piccolo cosa ha provato in una determinato momento della giornata, ad esempio:

 “Cosa è successo oggi a scuola, hai litigato con un compagno?”
 “Come hai reagito quando P. ti ha fatto lo sgambetto/dato una spinta?
 “Sei stato contento quando abbiamo visto al cinema quel cartone?”

In seguito lo inviterai a disegnare l’emozione provata durante quelle occasioni (rabbia, gioia, tristezza ecc) usando il colore che più lo aggrada e la scelta di ciò che disegnerà o colorerà sarà già sintomatica di un’emozione vissuta…

Puoi anche proporgli di riprodurre attraverso la mimica facciale il vissuto emotivo/esperenziale provato, ad es. “Mi fai vedere che faccino fai quando succede che X ti ruba la merenda all’asilo?”. Sono esempi, semplici, di come far riflettere il bimbo su ciò che ha provato!

Sarai in grado, o quanto meno cercherai al meglio, di codificare il suo linguaggio non verbale parimenti quello verbale, i due modi di esprimersi diventeranno quasi sovrapponibli.

Si tratta di un piccolo allenamento per te che lo ascolti e per lui che verbalizza dentro e fuori di sè un vissuto, talvolta anche poco sereno.

Direbbe Alessandro Baricco ,autore che apprezzo:

“A volte le parole non bastano.
E allora servono i colori.
E le forme.
E le note.
E le emozioni.”


Esprimere le emozioni sempre aiuta ad affrontare la difficile vita quotidiana con meno affanno, anche quella di un bambino che solo anagraficamente appare piccino: dentro di sé ha un meraviglioso mondo a colori da scoprire.

Ps. La foto sottostante è inquietante, lo so, ma non potevo non mostrarti il ritratto della mia little V disegnato dalla sua “sorellona” circa un paio d’ore dopo una furente litigata 😛  
Big V ha utilizzato il pastello rosso ed decisamente accentuato la chioma riccioluta della piccola sister, il risultato (esasperato :lol:) è una sorta di Medusa della mitologia greca 😉

giochino

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Gravidanza: un’attesa ricca di emozioni

Gravidanza: un’attesa ricca di emozioni

In questi giorni ricevo la mail da una lettrice in dolce attesa, desiderosa di condividere le emozioni che vive durante la sua prima gravidanza. 

Con E. leggerai il racconto della  famosa “linea rosa” sul test, delle prime ecografie e della scoperta di un hobby simpatico e “produttivo”.

Una trentenne alle prese con lo splendido dono della maternità e con una nuova dimensione di donna.

Riporto fedelmente le sue parole.

gravidanza


Eccoci qui… la sospirata linea sul test di gravidanza è apparsa ed è positiva!! Mio marito è accanto a me con gli occhi lucidi per la gioia… ma le prime domande mi assalgono… Sarà un errore del test? Saranno gli ormoni? Riprovo a rifare il test la mattina appena in piedi come suggeriscono le istruzioni del test di gravidanza e…. POSITIVO…

Non perdo tempo e come apre lo studio della ginecologa prendo subito appuntamento per una visita di controllo (anche perché l’ho scoperto giusto prima di partire per due settimane di vacanze 😉 )

I primi tarli compaiono nella testa .. che si fa si avvisano le rispettive famiglie o si aspetta……troppa la gioia e l’euforia del momento per riuscire a stare zitti e non condividere questa lieta e attesa notizia che non resistiamo a l’impulso di condividerlo con loro, che, ovviamente, saltano di gioia.

Mi ricordo come fosse ieri il giorno in cui io e il mio marito siamo andati a fare la prima visita ostetrica… quanta ansia!!!! E come rimaniamo “delusi” nel vedere solo un “buchino nero” (la camera gestazionale). La ginecologa ci ha subito rincuorato avvisandoci che era più che normale essendo io solo alla 5 settimana, ma che comunque tutto procedeva secondo la normalità e la camera non era extra uterina. La dottoressa ci prepara però anche all’evenienza che sia cieco e che quindi non ci sia feto, pertanto per “scaramanzia” non riteneva di poter ancora aprire la pratica della gravidanza e ci consiglia un’ulteriore visita di controllo al nostro rientro delle vacanze in modo da verificare se il feto si stava sviluppando. 

Mi armo di ottimismo e, secondo le indicazioni della ginecologa, inizio a prendere le vitamine ed integratori prescritti (ci si sente un po’ dei malati con tutte queste pillole, ma il gioco ne vale la candela), e stando attenti a tutto ciò che si mangia.

La seconda visita è andata molto meglio… che emozione sentire quel cuoricino che batte e vedere quel fagiolino che la volta prima si nascondeva chissà dove. La ginecologa inizia a spiegarci cosa dobbiamo fare e le prime decisioni che dobbiamo prendere… ovvero… Vuoi assicurarti che il bambino sia sano? E ci spiega che esistono 3 test differenti che si possono fare BI-TEST (DUO TEST)– AMIOCENTESI – HARMONY.

BI-TEST (DUO TEST) – consiste nell’eseguire la traslucenza nucale (paroloni grossi che indicano un’ecografia molto accurata del feto nel quale dottoressa constata la costituzione delle ossa e soprattutto verifica la presenza dell’osso del nasino) e in un prelievo di sangue… con questo esame si ha circa 80% di una risposta corretta… questo esame è da fare, se non ricordo male, entro la 12 settimana del feto e non è per nulla invasiva o dannosa per esso

AMIOCENTESI – non sto a spiegare cos’è ma comunque è molto pericolosa per la gravidanza e per chi ha un figlio sotto i 35 anni fortemente sconsigliata (la mia ginecologa la sconsiglia a priori)

HARMONY – è un nuovo test importato dalla California, non è pericoloso né per la mamma né tantomeno per il feto, il responso di questo test da una percentuale di correttezza pari al 99% ma avviso che oggi ha un costo molto elevato (a me hanno chiesto 800 euro)

La ginecologa ovviamente specifica che va bene scegliere di fare un test di quelli sopra citati ma bisogna essere soprattutto pronti alla RISPOSTA, nel caso sia positiva ok no problem, ma nel caso è negativa sappiamo cosa dovremo fare?…..

Ci ha spiegato anche altre cose ma eravamo talmente frastornati dall’emozione del battito del bambino che siamo dovuti rientrare da lei e farci rispiegare nuovamente tutto (;-P)

Nell’uscire dalla porta dello studio della dottoressa io ed il mio compagno ci guardiamo ed iniziamo a piangere insieme dalla gioia.

Il nostro fagiolo sta bene!

La nostra decisione è stata quella del BI test, e per chi decide di fare questa visita si prepari perché è una delle più belle che vedrete (dopo la morfologica).

Passate le prime 12 settimane con “l’ansia” che la gravidanza proceda bene, la ginecologa vede che non sto bene per ansia panico stress da lavoro e teme per l’incolumità del feto (avendo anche avuto fortissimi mal di schiena e dolori al basso ventre). Decide, pertanto, di mettermi in maternità anticipata.

Bene per una donna che ha sempre lavorato dalla mattina fino alla sera trovarsi a casa senza “far nulla” è un po’ un trauma…

Quindi ho iniziato a cercare qualche hobbies che potesse impegnarmi un po’ della lunga giornata.

Sto imparando a lavorare all’uncinetto con il quale da ottobre sto facendo una copertina (ma solo questo lavoro mi “annoiava”, ovviamente dopo le pulizie di casa).

gravidanza

Poi navigando un po’ in internet mi sono innamorata di alcuni lavoretti (fiocchi nascita e altro) fatti con feltro e pannolenci e mi sono detta perché invece che comprarli non provo a farli io (tanto tempo ne ho).

Bene sono andata ad un negozio specializzato che ho conosciuto tramite un gruppo di mamme ed ho comprato un kit misto per cominciare a sperimentare.

Come cominciare è presto detto internet oggi ci offre dei canali di informazioni gratuiti e tutorial su qualsiasi cosa e pertanto eccomi alle prese con ricerche di cartamodelli e idee sul confezionamento di vari articoli.

L’idea principale era quella di una giostrina e del fiocco nascita e, quindi, ho iniziato a provare creando come prima cosa degli animaletti di cui, come ho scritto sopra ho trovato i cartamodelli on-line e le lettere del nome della mia fagiolina (nel frattempo erano passate altre settimane ed ho scoperto che era femminuccia… che emozione)

Le lettere le ho fatte a piacere non avendo la macchina per tagliare il panno e non trovando dei cartamodelli.
 Esempio di cartamodello che si trova on line -da stampare della grandezza che si vuole, tagliare ed io per poterlo riutilizzare magari più volte lo incollavo su un foglio di cartoncino (io avevo in casa delle vecchie scatole vuote delle brioches ecc)

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Ed ecco la mia giostrina finita… anche qui cartamodelli dei gufetti, taglia biscotti a forma di stellina e, per le nuvole e la luna mano libera

La ciambella è una ghirlanda in polistirolo rivestita con del tessuto.

Come disegnare gli occhi? Ago e filo da cucito nero.. io dietro il pezzo da ricamare mi facevo la traccia da seguire.

Bhe che dire c’è solo da metterci voglia, pazienza e fantasiagravidanzasei

 

 

Dato che non sono ancora arrivata al termine della gravidanza il fiocco nascita lo devo ancora assemblare ma vi dò più o meno un’idea di come dovrebbe risultare

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Le lettere “è nata” le ho comprate nel negozio di cui sopra (si trovano anche on line) vengono stampate da chi ha la Bigshot (una macchina per stampare il panno)

Non contenta di ciò, con mio marito (che fortunatamente asseconda il mio piccolo hobbies del fai da te), abbiamo deciso di pitturare da soli la cameretta e colorare la cassettiera che avevamo acquistato all’ikea.

Questo è come passo io il tempo per ingannare la lunga attesa dell’arrivo della mia pargoletta. Fra un paio di settimane avrò un altro controllo e già sto in ansia per via del peso… le ginecologhe vorrebbero che tu mettessi 1 – 1,5 kg massimo ogni 7 settimane… io ovviamente ne metto circa il doppio e tutte le volte mi devo preparare a gestire la sua “sgridata”… ma pazienza penso che lei sta bene e basta.

Per quello che ho capito della gravidanza fino ad oggi è un momento indimenticabile per tanti aspetti positivi e negativi (sinceramente molto più positivi)

Negativi  

– amici che ci sono appena passati ma anche parenti sono pronti a darti consigli, anche quando non richiesti e, a volte, ti fanno sentire un’inetta perché temi di non esserti informata a sufficienza sull’argomento (anche se hai magari letto libri e guardato on line)… vogliono solo essere gentili e presenti ci mancherebbe, ma a volte…
 
– vedere il peso sulla bilancia salire, di conseguenza le “sgridate” della dottoressa
 
– fare le analisi del sangue quasi tutti i mesi (a me non garba molto l’ago)

Positivi 

– sentire e vedere crescere il tuo fagiolino/a dentro di te
 
– sentire i suoi calcetti i suoi movimenti sono emozioni uniche irripetibili
 
– (per chi ha il seno piccolo) avere un bel seno prosperoso
 
– Essere al centro delle attenzioni di tutti soprattutto di tuo marito e dei futuri nonni (basta dire bif che sono tutti ai tuoi piedi pronti ad esaudire qualsiasi desiderio)
 
– Sentirsi sempre con il sorriso stampato sulle labbra e, anche quando per via degli ormoni tendiamo a rattristirci, beh basta sentire un calcetto o un suo piccolo movimento che, eccolo lì il sorriso che spunta sulle nostre labbra

Ce ne sono sicuramente tanti altri che così su due piedi non mi vengono.

A tutte le mamme e future mamme amanti del fai da te o che hanno solo voglia di provare spero di avervi dato qualche idea!

Grazie per la condivisione 🙂

E.

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