co-sleeping

Ogni bimbo ha i propri tempi!

“Ogni bimbo ha i propri tempi “ è una tra le frasi cardine del mio sapere pedagogico. Tengo sempre ben presente questo monito in primo luogo nelle vicende della mia maternità e poi professionali. Cito questa espressione per parlarti della mia esperienza di madre di una bimba quattrenne che ha appena “lasciato il ciuccio”.
Il ciuccio, tanto demonizzato quando adorato, oggetto di polemiche annose perché nocivo per la salute del bambino o di elogi sperticati perché ancora di salvataggio in molte bufere di capricci.
Insomma, come in molti problemi dell’educazione…e della vita in genere, c’è chi è favorevole e chi è contrario!
ciuccio

Ad entrambe le mie figlie ho proposto il ciuccio ed hanno accettato di buon grado questo “bravo compagno”😉
Arrivata al compimento del quarto anno di età big V ha iniziato a desiderare meno il ciuccio ( dai 3 anni lo prendeva solo la sera per andare a letto) fino a che lei stessa non me lo ha chiesto più. Non le ho mai imposto di lasciarlo, neppure ho mai preso in considerazione l’idea di iniziare a “tallonarla” affinchè si convincesse di riporlo via.

I tempi di crescita, quelli sì che vanno rispettati, il fisiologico sviluppo psico-fisico del bambino, per me, è da valutare con molto rispetto. Lo stesso atteggiamento può essere tenuto per l’altro “problema” che affligge molti genitori: dormire tutti insieme nel lettone! E’ inutile negarlo, fare la nanna col proprio bambino è dolce e tenero (co-sleeping per le mie bambine fin dal primo giorno di vita in casa;-) ne parlo qui ) ), seppure un poco scomodo. Tra l’altro decisamente si evitano questioni varie ed ore di cullate che, quando si è stanchi, non sempre si ha la forza di affrontare. “Ma quando il piccolo tiranno scalciante lascerà il nostro letto, come gli imporrò di dormire nella sua cameretta una buona volta?” Spesso mi viene chiesto proprio questo e, ancora una volta, invito a non agitarsi e a precipitare gli eventi. Diceva una persona a me cara, riferendosi al suo nipotino maschio restio a lasciare il lettone, che certo una volta partito militare (un tempo era così) non avrebbe più dormito con la sua mamma!!! Naturalmente è una voluta esagerazione che, però, nasconde una saggezza antica: la crescita, le esperienze guidate e la maturazione assistita dai propri cari sono i migliori alleati per lo sviluppo di un piccolo essere umano!  Diamo fiducia al nostro bambino e prendiamolo per mano finchè non si sente sicuro, sempre.

 

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Rituali di una mamma al secondo round!

secondo round

Una madre non dorme mai quando vuole. Essa è legata al sonno di suo figlio.
J. Gastaldi

Silenzio,atmosfera ovattata. 
Ad un certo orario, piuttosto presto, le bambine vanno a dormire dopo una giornata di peripezie fuori e fra le mura domestiche.
C’è un “secondo round” per me che si inaugura dopo averle messe a letto. Attendo le ore della sera perchè “ripristino” un contatto con me stessa, riesco perfino ad ascoltarmi dopo una giornata di lavoro, voci, persone, fatti… perdermi e ritrovarmi. 

Multitasking( questo termine fa sempre colpo, forse il “multi” rende bene l’ idea di donna, mamma e tanto altro), poche pause, pasti frugali e costante programmazione al dettaglio di ogni evento della giornata. Non esagero, è la mia quotidianità. Insomma, ciò detto, un paio di ore di sano amore per me stessa posso regarmele, giusto?
No, non intendo bagno turco o lunga doccia emozionale perchè mi accontento di molto meno: una doccia calda, una candela profumata e la mia eau de toilette preferita. Pochi minuti ma senza inteferenze, urla, richieste di aiuto e tutto quello che sai che un bimbo può combinare per attirare l’ attenzione della propria mamma;-) 
Leggo, durante il mio secondo round, rassegna stampa e studio saggi per lo più inerenti alla mia formazione.
Lancio un generoso sguardo al web con le sue tante informazioni velocemente fruibili, scrivo per il mio prezioso blog (eheh, oltrechemamma è il mio “terzo figlio” e quindi meritevole di attenzione;-) 
Se non faccio troppo rumore e non disturbo il legeriiiiiiissimo sonno delle pupe preparo anche una camomilla o una tisana al tiglio, sorseggio con gusto, rigorosamente nella mia tazza preferita e… senza zucchero;-)
Non può mancare, però, uno sguardo finale agli elettrodomestici( perchè, dico la verità, se non so che è tutto a posto e funzionante in casa non riesco neppure a rilassarmi come si deve 🙄 ) e quindi stendo i panni e penso al tempo che risparmio tempo il mattino dopo,  sempre così frenetico. In ultimo veloce stirata al grembiulino di big V.
Ed insomma in realtà le incombenze in casa non terminano mai, ma nelle mie due ore serali le affronto con più calma. 
Amo la sera, amo proprio il buio, il cielo della notte e fin da ragazzina leggevo sino a tardi, studiavo e ascoltavo musica con volume basso, era il momento più bello della giornata!
Ora, è davvero tardi. Vado dalle mie bimbe che mi dormono beatamente da ormai diverse ore. Non sarà una notte comoda, co-sleeping da sempre, ma dolcissima: cosa c’è di meglio che terminare una intensa giornata abbracciata alle proprie figlie?

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