Bambine

Bambine, siate donne forti!

Bambine, siate donne forti!

Mi  capita frequentemente di pensare a quale tipo di tipo di donna io rappresenti per le mie due figlie. Quanto vorrei sapere che immagine rimando loro di me stessa! 

Mi piacerebbe che mi percepissero come una donna forte, solida, risoluta. 

Autorevolezza, fermezza con una “pennellata” di dolcezza: troppo pretenzioso il modello  di donna in cui vorrei che  le bimbe mi riconoscessero e si riconoscessero?

Durante la crescita i tratti del carattere si definiranno e quale temperamento avranno, quali comportamenti assumeranno nel fronteggiare la vita di ogni giorno, questo proprio non lo posso sapere!

Sarà bello vederle crescere ed interagire con il mondo che le circonda avendo introiettato (anche solo in parte!)  un modello comportamentale che io, donna/mamma,  ho cercato di proporre.

Mi auguro che queste ragazze del 2030 (che strano parlare così di sue bimbette ora tanto piccine!) siano tenaci, disposte ad affrontare ogni difficoltà che si presenta loro con coraggio, senza mai perdersi d’animo.

Il cammino della vita è costellato di gioie, emozioni meravigliose derivanti da avvenimenti di natura privata o professionale) ma anche di dolore che trafigge, che scardina le certezze, che destabilizza.

E’ facile vivere gli eventi belli, viene naturale farlo, abbandonarsi all’euforia o alla semplice serenità non richiede un grosso sforzo.

L’impegno, invece, è corazzarsi per affrontare le avversità che, prima o poi, si presentano nella vita di molti.

Alle mie figliolette auguro di sfoderare le loro migliori armi di difesa, di  costruire una fitta “rete” che le difenda (per quanto possibile) da “attacchi esterni”, che spesso graffiano l’anima.

E anche quando cadranno mi auguro che sappiano rialzarsi con vigore, ritrovando un equilibrio nuovo.

 

forti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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A modo tuo

                               

 

Sarà difficile diventar grande

Prima che lo diventi anche tu

Tu che farai tutte quelle domande

Io fingerò di saperne di più

Sarà difficile

Ma sarà come deve essere

Metterò via i giochi

Proverò a crescere

 

Sarà difficile chiederti scusa

Per un mondo che è quel che è

Io nel mio piccolo tento qualcosa

Ma cambiarlo è difficile

Sarà difficile

Dire tanti auguri a te

A ogni compleanno

Vai un po’ più via da me

 

A modo tuo

Andrai

A modo tuo

Camminerai e cadrai, ti alzerai

Sempre a modo tuo

A modo tuo

Vedrai

A modo tuo

Dondolerai, salterai, canterai

Sempre a modo tuo

 

Sarà difficile vederti da dietro

Sulla strada che imboccherai

Tutti i semafori

Tutti i divieti 

E le code che eviterai

Sarà difficile

Mentre piano ti allontanerai

A cercar da sola

Quella che sarai

 

A modo tuo

Andrai

A modo tuo

Camminerai e cadrai, ti alzerai

Sempre a modo tuo

A modo tuo

Vedrai

A modo tuo

Dondolerai, salterai, canterai

Sempre a modo tuo

 

Sarà difficile

Lasciarti al mondo

E tenere un pezzetto per me

E nel bel mezzo del

Tuo girotondo

Non poterti proteggere

Sarà difficile

Ma sarà fin troppo semplice

Mentre tu ti giri

E continui a ridere

 

A modo tuo

Andrai

A modo tuo

Camminerai e cadrai, ti alzerai

Sempre a modo tuo

A modo tuo

Vedrai

A modo tuo

Dondolerai, salterai, canterai

Sempre a modo tuo 

 

Scrivo di getto.

Mi dirigo verso l’ asilo di big V e spingo il passeggino di little V che intona un motivetto allegro e decisamente originale  😉 Si va a prendere la “piccola grande” di casa dopo tante ore di scuola. 
Ho chiamo le mie bimbe Rondine e Colomba, le immagino con le ali, felici di volare libere.

Mi sono mancate in queste ore, le ho pensate tantissimo. Non sono melensa, forse un pochino 🙄  Ogni volta che le accompagno all’ asilo avviene quel piccolo distacco che tanto fa male ad una mamma… Per carità, intanto che sono via riesci a fare mille cose, lavorare, produrre in e fuori casa. Ma  manca sempre un pezzetto del proprio cuore! 

Ascoltavo qualche nota di una canzone cantata da Elisa  e scritta da Ligabue ,” A modo tuo” di cui  trovi il video all’ inizio del post: mi sono commossa, il testo è una vera lettera d’ amore per un figlio che cresce. 

Ho pensato alla mia Rondine e alla mia Colomba, due  tenere bimbe che ancora come cucciole cercano il calore della propria mamma, desiderano gli abbracci, i baci e gli sguardi di chi le ha messe al mondo.

Nel testo della canzone si sottolinea proprio la difficoltà che ha un genitore a vedere il proprio figlio allontanarsi, un figlio che sperimenterà le gioie e i dolori del mondo esterno che affronterà con grinta  e desiderio di conoscere. 

Tra i versi si coglie il dispiacere di una madre che sa di quanto la realtà esterna sia complessa, di quanto si sforza per contribuire ad un cambiamento significativo proprio per migliorare il contesto in cui si si “muoverà” il proprio bambino. 

Ed è proprio quando “lanci” il tuo bambino verso il mondo nascono in te mille timori, vorresti intervenire, accompagnarlo mano nella mano il più a lungo possibile ed evitare che provi i dispiaceri che ,purtoppo, sono inevitabili quando si vive in un contesto sociale e relazionale. 

Per quanto dispiaccia, comunque, avere il proprio figlio lontano da se mai va persa la missione educativa  primaria per una madre e/o padre: educare il bambino all’ autonomia. 

 

a modo tuo

 

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Rituali di una mamma al secondo round!

secondo round

Una madre non dorme mai quando vuole. Essa è legata al sonno di suo figlio.
J. Gastaldi

Silenzio,atmosfera ovattata. 
Ad un certo orario, piuttosto presto, le bambine vanno a dormire dopo una giornata di peripezie fuori e fra le mura domestiche.
C’è un “secondo round” per me che si inaugura dopo averle messe a letto. Attendo le ore della sera perchè “ripristino” un contatto con me stessa, riesco perfino ad ascoltarmi dopo una giornata di lavoro, voci, persone, fatti… perdermi e ritrovarmi. 

Multitasking( questo termine fa sempre colpo, forse il “multi” rende bene l’ idea di donna, mamma e tanto altro), poche pause, pasti frugali e costante programmazione al dettaglio di ogni evento della giornata. Non esagero, è la mia quotidianità. Insomma, ciò detto, un paio di ore di sano amore per me stessa posso regarmele, giusto?
No, non intendo bagno turco o lunga doccia emozionale perchè mi accontento di molto meno: una doccia calda, una candela profumata e la mia eau de toilette preferita. Pochi minuti ma senza inteferenze, urla, richieste di aiuto e tutto quello che sai che un bimbo può combinare per attirare l’ attenzione della propria mamma;-) 
Leggo, durante il mio secondo round, rassegna stampa e studio saggi per lo più inerenti alla mia formazione.
Lancio un generoso sguardo al web con le sue tante informazioni velocemente fruibili, scrivo per il mio prezioso blog (eheh, oltrechemamma è il mio “terzo figlio” e quindi meritevole di attenzione;-) 
Se non faccio troppo rumore e non disturbo il legeriiiiiiissimo sonno delle pupe preparo anche una camomilla o una tisana al tiglio, sorseggio con gusto, rigorosamente nella mia tazza preferita e… senza zucchero;-)
Non può mancare, però, uno sguardo finale agli elettrodomestici( perchè, dico la verità, se non so che è tutto a posto e funzionante in casa non riesco neppure a rilassarmi come si deve 🙄 ) e quindi stendo i panni e penso al tempo che risparmio tempo il mattino dopo,  sempre così frenetico. In ultimo veloce stirata al grembiulino di big V.
Ed insomma in realtà le incombenze in casa non terminano mai, ma nelle mie due ore serali le affronto con più calma. 
Amo la sera, amo proprio il buio, il cielo della notte e fin da ragazzina leggevo sino a tardi, studiavo e ascoltavo musica con volume basso, era il momento più bello della giornata!
Ora, è davvero tardi. Vado dalle mie bimbe che mi dormono beatamente da ormai diverse ore. Non sarà una notte comoda, co-sleeping da sempre, ma dolcissima: cosa c’è di meglio che terminare una intensa giornata abbracciata alle proprie figlie?

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Autunno? Stagione di zucca!

Zucca di Cenerentola

Alla fine di ottobre scoppia una vera “zuccamania” e non si parla che di Halloween e di zucche 😉

Ecco che arriva anche il mio contributo! Mi fa piacere spendere qualche parola su un ortaggio che gradisco particolarmente e che evoca in me molti ricordi. 
La zucca era la protagonista incontrastata dei pranzi preparati dalla mia nonna, immancabili in tavola i tortelli di zucca ( qui trovi il procedimento per realizzarli) dal sapore dolce e dalla consistenza morbida! E’ tanto tempo, ormai, che non li mangio più, ma presto imparerò come riprodurre con le mie mani questo piatto così a me caro!

Ho ricevuto in regalo da due care amiche una zucca meravigliosa, enorme e bella come quella delle illustrazioni di Cenerentola: le mie bambine erano estasiate appena mi è stata consegnata! 

zucca oltrechemamma

Come “smaltire” questa super zucca? Ho iniziato subito a cercare diverse ricette veloci (ahimè la mia vita corre a 1000 km/h) e tra le prime mi è venuta in mente quella della “zucca in padella” 

La ricetta super veloce: 

  1. togli la buccia e taglia la zucca a pezzettoni (attenta perchè è piuttosto dura)
  2. fai rosolare sul fondo di una padella olio e due spicchi di aglio
  3. aggiungi i pezzettoni di zucca
  4. aggiungi una cucchiaino di sale e un po’ di vino bianco (metà bicchiere)
  5.  metti il coperchio e lascia cuocere finchè non noti che i pezzi di zucca non sono cotti e ben morbidi.
  6. aggiungi altro sale, se lo ritieni, e servi in tavola!

La zucca, così cucinata, è un buon contorno, ma può essere anche un ottimo primo piatto, magari accompagnata da crostini di pane e arricchita con pomodorini. Ortaggio versatile e squisito anche come ingrediente per biscottini sfiziosi o risotti prelibati!

Conosci le proprietà della “protagonista” di questo periodo autunnale? La zucca è ricca di:

  • vitamine, B ed E soprattutto
  • sostanze antiossidanti
  • sali minerali (potassio, fosforo, magnesio)
  • fibre 

Ho notato, inoltre, che entrambe le mie figlie gradiscono la zucca che ho proposto, durante lo svezzamento, intorno agli 8 mesi di vita. Il colore arancione, la forma così particolare e la sua scarsa reperibilità durante gli altri periodi dell’ anno rendono la zucca un ortaggio quasi prezioso, non a caso è stato associato ad una fiaba celeberrima (la mia preferita) come Cenerentola  😉 

 

Fonte foto Cenerentola: web

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Non più fumo in auto in difesa dei minori!

Ho accolto con grande gioia il tweet riguardante il decreto legislativo sul fumo del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin!

Mi batto da diverso tempo ormai per la lotta contro il tabagismo, avendo in famiglia due fumatori a cui voglio  bene…

Non sono una “bacchettona” ma tengo molto al rispetto di alcune regole nella mia vita e in quella delle mie figlie. 

Quando ero incinta evitavo il contatto diretto con un fumatore ed evito accuratamente che le mie piccole siano a contatto con i fumatori, anche se famigliari stretti  😉 

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Credo nel valore dell’esempio e dell’educazione alla salute. Tuttavia non sono così ingenua da ritenere che una corretta formazine da sola sia sufficiente a distogliere  adolescenti (e non) da comportamenti nocivi a loro stessi!!! 

ed una reale maturazione dei pericoli connessi al fumo! 

Da educatrice sono sicura che sia comunque  importante una buona opera di formazione e prevenzione, da iniziare già tra le mura domestiche e continuare tra i banchi di scuola.

La tutela della salute contro i danni da fumo di tabacco ha inizio con la legge del lontano 1975. Via via sono sono state emanate  in seguito ulteriori norme per limitare gli ambiti entro cui astenersi dal fumo (ad esempio il divieto dapprima ha riguardato i locali pubblici poi i locali aperti al pubblico ecc)

Quindi le nuove norme rappresentano un ulteriore, passo in avanti verso la tutela dei minori e dalle donne in stato di gravidanza, dai rischi derivanti dal fumo anche in ambito  strettamente privato .E’ sicuramente una legge di progresso che si avvicina alla integrale attuazione della Costituzione che, all’  ARTICOLO 32 così recita: ” La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’ individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” .

No fumo in auto

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