Cosa fare a Natale (e cosa no!)
Vacanze natalizie, bimbi a casa, ma ritmi lavorativi e quotidiani solo di poco rallentati.
Eccezion fatta della Vigilia di Natale, del 25 e del 26 dicembre il resto dei giorni compresi fino al 6 gennaio sono esattamente identici a quelli di tutto l’anno. Anzi, notevolmente più duri per almeno due motivi: stress da preparazione pranzi/cene per parentame e sessioni di shopping per comprare pensierini natalizi per chi ami (piccolo o grande che sia, ogni acquisto richiede il proprio impegno, soprattutto in termini di tempo, se non ce l’hai!)
Il Natale è il periodo dell’anno che mi piace maggiormente, ma anche quello che temo di più perchè il tempo si comprime e si dilata allo stesso modo, poche occasioni per fare alcune cose, troppe per evitare di farne altre (se hai figli!).
Con quest’ultima considerazione mi riferisco al fatto che in questi giorni di festività in cui tutto sembra bloccarsi per le celabrazioni del caso- religiose e non- i bambini sono a casa: no scuola, no sport…vacanza!
Inizia per molti genitori la vera e propria ossessione su come far sì che i propri figli impieghino quel tempo “libero” in modo costruttivo.
Cosa fare per non far annoiare il proprio pargolo che, nella sua vita quotidiana, compie mille attività (dalla scuola al nuoto/danza/ecc ) e che si ritrova a casa travolto da uno sciame di parenti e amici rumorosi (ai bimbi piace la compagnia, in genere, ma la “confusione”può renderli nervosetti, come succede per noi, d’altronde 😛 )?
Si apre il toto-inventario delle possibili attività da utili a tenere impegnato (e contento) il proprio figlio:
- visita guidata al presepe vivente
- passeggiata ai mercatini di Natale
- cinema
- serata/pomeriggio a tema natalizio in ludoteca
- varie ed eventuali
Impegni, questi, davvero simpatici per un pupetto di 4/5 anni!
Sarebbe giusto e ragionavole per i genitori proporre qualcuna tra queste attività, ma non tutte!
Questo eviterebbe che il piccolo si senta in un vorticoso girone dantesco scandito da fin troppi appuntamenti sistemati “secondo scaletta” per intrattenerlo al meglio e non farlo annoiare.
Genitore, “stordire” il proprio bimbo con mille proposte da seguire, durante i giorni di vacanza dalla scuola, non lo renderà certamente più felice! Sicuramente contento di vivere qualche emozione diversa che esca dalla routine, quello sì, ma occhio a non esagerare!
Comprendo bene l’esigenza di tenere il piccolo impegnato, non farlo annoiare cercando di sopperire alla mancanza di compagnia dei suoi amichetti di scuola, ad esempio, ma tieni sempre a mente che stai trattando con un bimbo!
Non c’è bisogno di creare occasioni strabilianti perchè si diverta, perchè si senta meno solo. Puoi pensare a qualcosa da proporgli, sì (alle idee molto classiche sopra riportate possono farne seguito molte altre anche più entusiasmanti!), ma senza assillarlo!
Fai in modo che questa pausa “forzata” da scuola, attività extra pomeridiane, ecc) sia per lui un momento di riflessione sul dolce far niente che, per un bimbo, si traduce in giocare con le proprie cose,fare merenda con calma o fare una passeggiatina.
Trarrà beneficio dal vederti più calmo e rilassato tra le mura domestiche, salvo che tu svolga un lavoro su turni o comunque che ti porta a non vivere neppure due/tre gg lontano dall’ambito lavorativo.
Approfitta, anzi, per vivere delle ore in simbiosi con il piccolino seguendo ritmi lenti.
Abbandona la frenesia tipica, la maggior parte delle volte, delle vite quotidiane di molti di noi e, purtoppo, anche di quelle dei nostri bimbi (specie se più grandetti…) e assapora lo stare insieme senza limiti di orario, senza l’affanno di dover raggiungere questo o quell’altro luogo!
Riscopri con il tuo piccolo il calore di una coccola sul divano davanti al suo cartone Disney preferito, ad una tazza di cioccolata calda fumante gustata lentamente, giocate insieme con la plastilina o semplicemente colorate dipingete.
In una parola condividete il vostro ed il suo relax!
Nei silenzi e nella quiete di questi momenti “distesi” sarà più semplice essere ascoltati dal vostro bimbo e sarà magnifico ascoltarlo, vederlo vivere e viverlo come vostro figlio e basta: non uno scolaro, non uno sportivo, solo lui, esserino che gode insieme a te di tanti piccoli momenti di semplice serenità.
Non esiste occupazione migliore, per un figlio, di quella di godere della compagnia e dedidizione senza limite di colui/colei che lo ama infinitamente.
Amare è sentirsi amati.