
Da qualche giorno è in rete questa vignetta che sintetizza perfettamente quanto accade a molti bambini in questi ultimi anni.
Parlare di “tempo libero” per un bimbo suona quasi ridicolo, di fatto, però, frequentemente ci si trova a parlare tra mamme-amiche delle innumerevoli ( 🙄 ) attività che svolge il proprio figlio, oltre a quella di scolaro ovviamente!
E quindi ci sono bimbi che al mattino vanno a scuola o all’asilo e magari sono iscritti anche al tempo pieno ( uscendo dall’aula verso le 15.30!!! ) ed, eccezion fatta per un fugace riposino, si rimettono in moto per raggiunge varie mete:
- palestre
- scuole di musica o centri insomma dove imparare a suonare uno strumento musicale
- catechismo
- corsi di lingua straniera
- altri luoghi di aggregazione…
Credo che, a partire dai 3 anni, iniziare una discreta attività fisica o, meglio, di educazione psicomotoria, possa essere utile… ma non indispensabile. Penso che educare un bimbo all’ascolto della musica già da piccolino, possa essere stimolante…ma non indispensabile, come non mi sembra indispensabile che il bimbo impari a tutti i costi a dire “good morning” quasi prima ancora di dire -mamma-!
Insomma, in modo particolare durante gli anni della scuola materna, ritengo che un bambino sia stimolato sufficientemente già trascorrendo ore intense di scambio e confronto con i coetanei a scuola nonché di apprendimento!
Spesso non si tiene conto di quanto questi piccoli ometti e donnine siano impegnati con tutte le loro forze, fisiche e mentali, nell’affrontare la vita di classe già di per sé molto impegnativa.
Trovo importante rispettare dei tempi di acquisizione di certe abilità, specie tra le mura scolastiche.
. Il bimbo molto sollecitato, paradossalmente, rende meno di quanto un genitore creda!
E’ buona norma sempre rispettare i tempi di apprendimento fisiologici di un figlio, evitando di proporre troppe attività che potrebbero, addirittura in casi estremi, esporlo a stress!
Ai genitori che ascolto durante le sedute di counseling genitoriale suggerisco, salvo prescrizioni specialistiche specifiche inerenti a particolari problemi, di proporre qualsivoglia attività verso i 5 anni. Propongo attività pomeridiane che non richiedano attenzione prolungata (un’ora di applicazione va più che bene considerato che l’ attività si svolgerebbe dopo un’ intensa giornata di scuola/asilo) e che prevedano un solo appuntamento settimanale, per quanto riguarda i bimbi in età di scuola materna.
E’ importante che i piccoli di casa vivano serenamente le ore post scuola, che si riapprioprino della calda e accogliente dimensione domestica( a tal proposito clicca qui se vuoi scoprire quali attività fare nel tempo libero con un bambino) e che, ogni tanto, si annoino pure! D’ altra parte avranno una vita intera per sbizzarrirsi in tante attività 😉 😉
Stefania
20 ottobre 2015 at 18:07 (8 anni ago)Io sono perfettamente d’accordo con te.
Un bimbo deve rimanere tale.
Ha tutto il tempo davanti a sé per assolvere ogni tipo d’impegno.
Facciamogli godere la sua età.
C’è sempre tempo per diventare adulti.
oltrechemamma
20 ottobre 2015 at 21:51 (8 anni ago)E poi, da adulti, vorremmo tornare bambini…Che godano della libertà di cui hanno diritto, questi bambini!
Mammayoga
20 ottobre 2015 at 20:30 (8 anni ago)Condivido il tuo pensiero completamente… Si dice che anche la noia sia cosa sana…che si facciano scoperte nel gioco anche in solitudine non per forza sempre guidato e sscandisce dai ritmi e spazi da noi imposti..grazie cara, bellissima riflessione
oltrechemamma
20 ottobre 2015 at 21:47 (8 anni ago)iniziare a limitare, seppur a fin di bene, il raggio di azione “libero” di un bimbo purtroppoè così frequente 🙁
Silvia Fanio
20 ottobre 2015 at 22:32 (8 anni ago)Come non essere d’accordo con te?
Ne ho parlato poco tempo fa sul mio post dedicato al diritto dei bambini all’ozio.
Il mio bambino ha tre anni e mezzo ed arriva a casa da scuola così stanco che iscriverlo a qualche corso sarebbe solo violenza.
Farà qualcosa quando sarà più grande!
oltrechemamma
20 ottobre 2015 at 23:20 (8 anni ago)La mia “grande” compie 4 anni a dicembre. Come formatrice ma soprattutto come mamma mi sono interrogata moltissimo su cosa fosse meglio proporle un paio di pomeriggi a settimana e ho constatato una quasi totale inadeguatezza della piccola in una determinata occasione. Da lì una riflessione ancora maggiore sul tema del tempo libero per i bimbi, quante volte anche noi stessi addetti ai lavori abbiamo bisogno di fare la prova del nove e capire meglio alcune cose!