Month: gennaio 2016

Gravidanza: un’attesa ricca di emozioni

Gravidanza: un’attesa ricca di emozioni

In questi giorni ricevo la mail da una lettrice in dolce attesa, desiderosa di condividere le emozioni che vive durante la sua prima gravidanza. 

Con E. leggerai il racconto della  famosa “linea rosa” sul test, delle prime ecografie e della scoperta di un hobby simpatico e “produttivo”.

Una trentenne alle prese con lo splendido dono della maternità e con una nuova dimensione di donna.

Riporto fedelmente le sue parole.

gravidanza


Eccoci qui… la sospirata linea sul test di gravidanza è apparsa ed è positiva!! Mio marito è accanto a me con gli occhi lucidi per la gioia… ma le prime domande mi assalgono… Sarà un errore del test? Saranno gli ormoni? Riprovo a rifare il test la mattina appena in piedi come suggeriscono le istruzioni del test di gravidanza e…. POSITIVO…

Non perdo tempo e come apre lo studio della ginecologa prendo subito appuntamento per una visita di controllo (anche perché l’ho scoperto giusto prima di partire per due settimane di vacanze 😉 )

I primi tarli compaiono nella testa .. che si fa si avvisano le rispettive famiglie o si aspetta……troppa la gioia e l’euforia del momento per riuscire a stare zitti e non condividere questa lieta e attesa notizia che non resistiamo a l’impulso di condividerlo con loro, che, ovviamente, saltano di gioia.

Mi ricordo come fosse ieri il giorno in cui io e il mio marito siamo andati a fare la prima visita ostetrica… quanta ansia!!!! E come rimaniamo “delusi” nel vedere solo un “buchino nero” (la camera gestazionale). La ginecologa ci ha subito rincuorato avvisandoci che era più che normale essendo io solo alla 5 settimana, ma che comunque tutto procedeva secondo la normalità e la camera non era extra uterina. La dottoressa ci prepara però anche all’evenienza che sia cieco e che quindi non ci sia feto, pertanto per “scaramanzia” non riteneva di poter ancora aprire la pratica della gravidanza e ci consiglia un’ulteriore visita di controllo al nostro rientro delle vacanze in modo da verificare se il feto si stava sviluppando. 

Mi armo di ottimismo e, secondo le indicazioni della ginecologa, inizio a prendere le vitamine ed integratori prescritti (ci si sente un po’ dei malati con tutte queste pillole, ma il gioco ne vale la candela), e stando attenti a tutto ciò che si mangia.

La seconda visita è andata molto meglio… che emozione sentire quel cuoricino che batte e vedere quel fagiolino che la volta prima si nascondeva chissà dove. La ginecologa inizia a spiegarci cosa dobbiamo fare e le prime decisioni che dobbiamo prendere… ovvero… Vuoi assicurarti che il bambino sia sano? E ci spiega che esistono 3 test differenti che si possono fare BI-TEST (DUO TEST)– AMIOCENTESI – HARMONY.

BI-TEST (DUO TEST) – consiste nell’eseguire la traslucenza nucale (paroloni grossi che indicano un’ecografia molto accurata del feto nel quale dottoressa constata la costituzione delle ossa e soprattutto verifica la presenza dell’osso del nasino) e in un prelievo di sangue… con questo esame si ha circa 80% di una risposta corretta… questo esame è da fare, se non ricordo male, entro la 12 settimana del feto e non è per nulla invasiva o dannosa per esso

AMIOCENTESI – non sto a spiegare cos’è ma comunque è molto pericolosa per la gravidanza e per chi ha un figlio sotto i 35 anni fortemente sconsigliata (la mia ginecologa la sconsiglia a priori)

HARMONY – è un nuovo test importato dalla California, non è pericoloso né per la mamma né tantomeno per il feto, il responso di questo test da una percentuale di correttezza pari al 99% ma avviso che oggi ha un costo molto elevato (a me hanno chiesto 800 euro)

La ginecologa ovviamente specifica che va bene scegliere di fare un test di quelli sopra citati ma bisogna essere soprattutto pronti alla RISPOSTA, nel caso sia positiva ok no problem, ma nel caso è negativa sappiamo cosa dovremo fare?…..

Ci ha spiegato anche altre cose ma eravamo talmente frastornati dall’emozione del battito del bambino che siamo dovuti rientrare da lei e farci rispiegare nuovamente tutto (;-P)

Nell’uscire dalla porta dello studio della dottoressa io ed il mio compagno ci guardiamo ed iniziamo a piangere insieme dalla gioia.

Il nostro fagiolo sta bene!

La nostra decisione è stata quella del BI test, e per chi decide di fare questa visita si prepari perché è una delle più belle che vedrete (dopo la morfologica).

Passate le prime 12 settimane con “l’ansia” che la gravidanza proceda bene, la ginecologa vede che non sto bene per ansia panico stress da lavoro e teme per l’incolumità del feto (avendo anche avuto fortissimi mal di schiena e dolori al basso ventre). Decide, pertanto, di mettermi in maternità anticipata.

Bene per una donna che ha sempre lavorato dalla mattina fino alla sera trovarsi a casa senza “far nulla” è un po’ un trauma…

Quindi ho iniziato a cercare qualche hobbies che potesse impegnarmi un po’ della lunga giornata.

Sto imparando a lavorare all’uncinetto con il quale da ottobre sto facendo una copertina (ma solo questo lavoro mi “annoiava”, ovviamente dopo le pulizie di casa).

gravidanza

Poi navigando un po’ in internet mi sono innamorata di alcuni lavoretti (fiocchi nascita e altro) fatti con feltro e pannolenci e mi sono detta perché invece che comprarli non provo a farli io (tanto tempo ne ho).

Bene sono andata ad un negozio specializzato che ho conosciuto tramite un gruppo di mamme ed ho comprato un kit misto per cominciare a sperimentare.

Come cominciare è presto detto internet oggi ci offre dei canali di informazioni gratuiti e tutorial su qualsiasi cosa e pertanto eccomi alle prese con ricerche di cartamodelli e idee sul confezionamento di vari articoli.

L’idea principale era quella di una giostrina e del fiocco nascita e, quindi, ho iniziato a provare creando come prima cosa degli animaletti di cui, come ho scritto sopra ho trovato i cartamodelli on-line e le lettere del nome della mia fagiolina (nel frattempo erano passate altre settimane ed ho scoperto che era femminuccia… che emozione)

Le lettere le ho fatte a piacere non avendo la macchina per tagliare il panno e non trovando dei cartamodelli.
 Esempio di cartamodello che si trova on line -da stampare della grandezza che si vuole, tagliare ed io per poterlo riutilizzare magari più volte lo incollavo su un foglio di cartoncino (io avevo in casa delle vecchie scatole vuote delle brioches ecc)

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Ed ecco la mia giostrina finita… anche qui cartamodelli dei gufetti, taglia biscotti a forma di stellina e, per le nuvole e la luna mano libera

La ciambella è una ghirlanda in polistirolo rivestita con del tessuto.

Come disegnare gli occhi? Ago e filo da cucito nero.. io dietro il pezzo da ricamare mi facevo la traccia da seguire.

Bhe che dire c’è solo da metterci voglia, pazienza e fantasiagravidanzasei

 

 

Dato che non sono ancora arrivata al termine della gravidanza il fiocco nascita lo devo ancora assemblare ma vi dò più o meno un’idea di come dovrebbe risultare

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Le lettere “è nata” le ho comprate nel negozio di cui sopra (si trovano anche on line) vengono stampate da chi ha la Bigshot (una macchina per stampare il panno)

Non contenta di ciò, con mio marito (che fortunatamente asseconda il mio piccolo hobbies del fai da te), abbiamo deciso di pitturare da soli la cameretta e colorare la cassettiera che avevamo acquistato all’ikea.

Questo è come passo io il tempo per ingannare la lunga attesa dell’arrivo della mia pargoletta. Fra un paio di settimane avrò un altro controllo e già sto in ansia per via del peso… le ginecologhe vorrebbero che tu mettessi 1 – 1,5 kg massimo ogni 7 settimane… io ovviamente ne metto circa il doppio e tutte le volte mi devo preparare a gestire la sua “sgridata”… ma pazienza penso che lei sta bene e basta.

Per quello che ho capito della gravidanza fino ad oggi è un momento indimenticabile per tanti aspetti positivi e negativi (sinceramente molto più positivi)

Negativi  

– amici che ci sono appena passati ma anche parenti sono pronti a darti consigli, anche quando non richiesti e, a volte, ti fanno sentire un’inetta perché temi di non esserti informata a sufficienza sull’argomento (anche se hai magari letto libri e guardato on line)… vogliono solo essere gentili e presenti ci mancherebbe, ma a volte…
 
– vedere il peso sulla bilancia salire, di conseguenza le “sgridate” della dottoressa
 
– fare le analisi del sangue quasi tutti i mesi (a me non garba molto l’ago)

Positivi 

– sentire e vedere crescere il tuo fagiolino/a dentro di te
 
– sentire i suoi calcetti i suoi movimenti sono emozioni uniche irripetibili
 
– (per chi ha il seno piccolo) avere un bel seno prosperoso
 
– Essere al centro delle attenzioni di tutti soprattutto di tuo marito e dei futuri nonni (basta dire bif che sono tutti ai tuoi piedi pronti ad esaudire qualsiasi desiderio)
 
– Sentirsi sempre con il sorriso stampato sulle labbra e, anche quando per via degli ormoni tendiamo a rattristirci, beh basta sentire un calcetto o un suo piccolo movimento che, eccolo lì il sorriso che spunta sulle nostre labbra

Ce ne sono sicuramente tanti altri che così su due piedi non mi vengono.

A tutte le mamme e future mamme amanti del fai da te o che hanno solo voglia di provare spero di avervi dato qualche idea!

Grazie per la condivisione 🙂

E.

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Cultura è Condivisione

La Notte del Liceo Classico Classic@mente è stata, in un solo termine (molto “social” ma molto appropriato) CONDIVISIONE.

Si parla, diffusamente, del successo di questo evento qui .

Sul mio account twitter, ho riportato stralci di un “live twitting” durante l’incontro con il notissimo attore ed autore Enzo Decaro, ospite e “padrino” della serata. 

Enzo Decaro, artista eclettico ed impegnato,anche lui di formazione classica, docente di Scrittura Creativa presso l’Università degli Studi di Salerno.

Con il suo intervento ha, non solo sancito l’avvio della serata, ma anche regalato ai ragazzi, ai docenti ed alla platea tutta, vere e proprie emozioni ed interessanti spunti di riflessione.

Trovi la sua intervista di “apertura lavori” qui. Rielaboro un paio di pensieri, che mi hanno colpita, estrapolati da una sua intervista:

“…il sapere si può trasmettere, la conoscenza no” –  E’ necessario, dunque, conoscere attraverso lo studio e le esperienze della vita

“…teconologia della cultura e cultura della tecnologia” – Questa è una grande scommessa per la scuola e per la società del futuro.

Sprazzi di un gran galà elogio della cultura, dei ragazzi talentuosi che frequentano le nostre scuole e di speranze (rosee quando ben si semina) per chi crede sempre fortemente nella potenza del verbo CONOSCERE.

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Notte del Liceo Classico “Classic@mente”

nottedelliceoclassico Notte del Liceo Classico “Classic@mente”

Il Liceo Classico, la mia scuola. 

Mi viene spesso chiesto se ancora oggi sceglierei di frequentare il Liceo Classico ed io rispondo affermativamente ogni volta.

Lingue desuete, il greco ed il latino, anzi no, lingue morte! Poche materie scientifiche e troppe letterarie, troppe chiacchiere e poi? La maturità del liceo classico non vale nulla, sudore sprecato, anni persi!

Insomma, grosso modo mi tocca sentire questo molto spesso. 

Un po’sorrido, un po’ mi spiace invece per tutti coloro che associano all’idea del liceo classico tanti (stupidi) pregiudizi. Passi che va di moda parlare con frasi fatte, uniformarsi all’altrui pensiero, ma giudicare quando non si conosce (o ancor peggio per il “sentito dire) non è terribile?

Mi annoia tremendamente rispondere ad interrogativi del genere o controbattere a tali affermazioni 🙄 

Penso, però subito dopo, che si parla in questo modo quando non si ha la fortuna di vivere un’esperienza stimolante come quella di frequentare una scuola completa e al passo con i tempi, come è, oggi,  il liceo classico.

 Ho ritenuto un privilegio studiare il greco ed il latino, trascorrere ore a tradurre versioni laboriose (ammetto che all’epoca qualche imprecazione l’ho lanciata anche io :mrgreen: ) o a parafrasare poesie. E, non dimentichiamolo, “al classico”, si studia anche la matematica, la fisica, la chimica…  Eeeeesssì, non è risparmiata alcuna pena al povero studente malcapitato  🙂 

Il greco ed il latino sono materie che strutturano il pensiero e, mentre costruiscono, arricchiscono. Lingue “vive” perchè fondano il linguaggio corrente e ampliano l’orizzonte del sapere.

No, non è uno slogan promozionale questo post sul liceo classico.

L’occasione di questa sorta di “notte” di tutti i licei classici d’Italia, però, ha riportato alla mia memoria ricordi da studentessa alle prese con Tucidide ( 👿 ), Kant ed anche equazioni!

Cosiglierei il liceo classico, of course, anche alle mie figlie e spero che un tale contenitore di “cultura attiva” viva negli anni, conservando intatto il suo spirito attento al passato e proiettato verso il futuro.

Il programma della serata è riportato in calce:

 

Notte del Liceo Classico B. Marzolla 15 gennaio 2016

Programma

Inizio ore 17

AUDITORIUM

17-17,30

Introduzione musicale orchestra Liceo Musicale “Durano”

Saluti della D.S. ed autorità

Saluti rappresentanti Istituto: intervento di Alessandro Fusaro

-.La conoscenza da Platone a Gramsci letture a cura degli studenti Giulio Gazzaneo Gianmarco Palumbo Gaia Pellegrino (collettivo CO.Ma)

17.30 -18,30 Incontro con l’attore Enzo De Caro (intervista prof.ssa Franco)

Pausa 20 minuti

18,50-19 Parodia Inferno Classe 3C

19-19,30 Lectura Dantis Prof.sse Del Prete, Digiovanni e alunni 3A e 4E

19,30-19,40 Romeo and Juliet ( scena del balcone)proff. Santarelli (a cura di)

Pausa 20 minuti

20–20,10 Scuola e Rappresentanza monologo di Lorenzo Saponaro –Rappresentante Istituto

20,10-20,25 La parola e l’impegno classi 4B 5B proff. Del Prete- Paladino (a cura di)

20,25 -20,40 Il mito della metà classe 1B prof. Martucci –Toraldo (a cura di)

20,40 -20,50 Monologo Faustus Antonio Sabato

Pausa buffet con accompagnamento musicale (Nazarena Savino) 20 minuti

21,10-21,30Figure di donna classi 5B 4B 4C 4D 4E ( proff. Del Prete – Monteverdi – Paladino –Fedele supervisione artistica prof. Francesca Danese )

21,30-21,40 Imparare a sognare monologo di Antonio sabato

21, 40-21,55 Lyrica Marcella Diviggiano interpreta Dido’s Lament da Dido et Eneas di Purcell

(Camilla Chiga tastiere Erika Scazzeri coreografie)

21,55- 22 ,15 L’Amore ai tempi del mito “classic” talk show classe 5D prof. Vergine (a cura di)

22,15 -22,30 “L’Aurora…aspettavano” Francesca Danese legge Omero Iliade VIII,553-565

22,30-23 Musica Live rockbands studenti Marzolla

AULA MAGNA Scientific Hall

Dalle 18,30 alle 22

Exhibitions :

A tavola con i Romani ( storia –latino-scienze) video classe 2C prof Monteverdi (a cura di)

Matemagic (matematica) video classe 5C prof Marini ( a cura di)

La legge di Archimede (fisica) video classe 4A prof Novelli (a cura di)

Progetto “Tutor dei beni ambientali e della salute umana”alternanza scuola lavoro

Ppt Scienze classi 4D 4B prof. Calabrese (a cura di)

LABORATORIO E1 (pianoterra)

Dalle 18,30 alle 22

Mostra storico-documentaria strumenti scientifici (fisica) prof Marini (a cura di)

ATRIO PRIMO PIANO Spazio cinema

18,30-19,30

proiezione video Stage Londra prof Franco ( a cura di) e alunni 5B 5C

19,30-21,30

Proiezione (in successione automatica)

Ippazia” durata 15’ classe 3C

Strangers at first sight” durata 4’ (gruppo Londra 5A,5B,5C,5D)

Il guazzabuglio del cuore umano” durata 10 ‘ (G. Nozzoli) classe 4B

Quel Maledetto Marzolla” durata 8’ classe 5B

Idola specus durata 10’ classe 4C

Atrio ingresso : Il Benedetto Marzolla. Pannelli illustrativi classe 3C prof.ssa Natali ( a cura di )

Stand CO.MA

Biblioteca “Pietro Barile”: stand Associazione Migrantes-( partner Liceo Marzolla)

 

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I bambini e la lettura: inizia con un libro pop up!

pop up unoI bambini e la lettura? Tra le mani ho un libro speciale: Il “Piccolo Principe” formato “pop up” 

Speciale perchè regalato alle mie figlie da due amici speciali; specialissimo perchè in versione “pop up” narra una delle storie più amate da grandi e piccini da sempre.

Un libro versione pop up: un’idea brillante per un bimbo che inizia ad avvicinarsi al magico mondo delle fiabe, delle favole e della lettura in genere!

Se cerchi, quindi, un approccio ludico-creativo alla lettura per il tuo piccolino usa un libro pop up! 

Un libro “animato” coniuga la straordinaria potenza delle parole con l’originalità di immagini in rilievo, in carta, che letteralmente “saltano fuori” dalla pagina! 

Impatto visivo e scenografico eccellente sul bambino quanto sull’adulto 🙂 

Attraverso il libro pop up puoi catturare meglio l’attenzione del neo-piccolo “lettore”.

Puoi iniziare a raccontargli una favola già verso i 13 mesi circa, anche se ti sembrerà distratto o poco coinvolto dal racconto sappi che la capacità di ascolto va esercitata quindi richiede tempo!

Molto difficile è vedere un bambino di due anni attento alla narrazione per più di una manciata di istanti. 

Applicazione e pazienza ti saranno necessarie per far in modo che l’attenzione del tuo cucciolo si sempre maggiore. 

E poi… entusiasmo! 

Leggere è trasmettere la vita! Se leggi anche solo poche righe della fiaba, racconto, favola che hai scelto con entusiasmo e passione probabilmente il piccolo percepirà che ciò che gli stai narrando è piacevole!

Vivi il momento di narrazione come un tuffo  nella storia che stai leggendo.

Prova a modulare la voce: fresca e argentina nei momenti di narrazione più vivace e distesa, rassicurante e calda nei momenti di maggior “pathos” della storia (vicende particolari, colpi di scena, gioia o paura) se si tratta di racconti, ad esempio, per bimbi più “grandi”.

Non ho il titolo di un libro da suggerirti, quello dipende dall’ età del tuo bimbo, ma sicuramente ti consiglio un libro formato pop up proprio perchè la visualizzazione delle immagini in rilievo tiene più alta l’attenzione del piccolo coinvolgendolo ancora di più!

Personaggi e luoghi prendono forma e dimensione, il bambino può toccarli e anche giocarvi (in alcuni libri questi pezzi di carta animati possono anche essere mossi o manipolati).

Un altro esempio di libro pop up, anche utile perche formativo per i bimbi? Clicca qui !

Realizzare un libro pop up in casa? Puoi farlo! Clicca qui e qui . 

Leggere a tuo figlio una storia aiuta anche a raffrorzare la relazione bambino-adulto e puo’  essere per lui un momento di svago e crescita, userà la fantasia e imparerà a rendere “flessibile” il pensiero. La lettura arricchisce ed è compagna fedele, un bimbo che ama leggere non sarà mai solo!.

 

Ps. Se vuoi acquistare il libro pop up del Piccolo Principe nella versione che ho tra le mani io clicca qui

 

 

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Le prime confidenze tra figlia e mamma

prime confidenzePrime confidenze tra figlia e mamma.

La piccola V, in genere, la sera prima di addormentarsi si lascia andare a qualche confidenza riguardante ciò che ha vissuto durante la giornata all’asilo.

Non ama fare apprezzamenti o denigrare. Si limita (per ora 😉 ) a raccontare qualche episiodio di vita da bimba di scuola materna, a pochi mesi dall’inizio della scuola e alla sua prima vera esperienza di vita in comunità.

Ho ritualizzato (clicca qui per sapere cosa intendo per “ritualizzare”) il momento del “raccontami cosa hai fatto oggi a scuola”: non la sottopongo ad un interrogatorio, per carità, molti bimbi -lei compresa- se si sentono “sotto torchio” non parlano più liberamente, per cui la invito ad aprirsi con me liberamente. 

Ci sono sere in cui spende ben poche parole e non insisto, penso che se qualcuno insistesse con me per sapere qualcosa e magari fossi stanca e non mi andasse di parlare vorrei essere lasciata in pace, non credi anche tu 😉  ?

Rispetto di lei, bambina, dei suoi umori, della sua stanchezza o svogliatezza, dei suoi si e dei suoi no. 

Dicevo, quindi, di questo rito delle confessioni serali: sul lettone tra una coccola e l’altra le chiedo di raccontarmi cosa abbia imparato a scuola, se si sia divertita, con quale amichetta/o abbia interagito di più in quelle ore, le emozioni provate durante una determinata esperienza. Cerco di farle verbalizzare il contenuto della giornata. Lei si “alleggerisce” un po’ ed io, vuoi per curiosità di mamma, vuoi per deformazione professionale, acquisisco tanti piccoli elementi che mi fanno capire come vive la sua piccola esistenza di bimbetta.

Due sere fa mi racconta un episodio vissuto con due tra le sue amichette preferite, durante l’ora della merenda scolastica.

Little V dice di aver offerto ad entrambe le sue compagnucce un po’della propria brioche (desumo quindi l’abbia divisa grossolanamente in tre parti). 

Mi riferisce che una delle bimbe dice alla terza compagna di non aver ricevuto da little V il pezzettino e che quindi neppure lei avrebbe dovuto accettarlo. 

Little V scoppia in lacrime durante il racconto e credo abbia pianto anche un po’ il giorno dell’accaduto. 

Mi dice: «Mamma perchè B. ha detto una bugia? Io gliel’ho dato davvero il pezzo di brioche, forse lei lo ha nascosto e l’ha messo in tasca o… proprio non voleva che lo dessi anche a N. Ma perchè, mamma? Anche B aveva avuto la brioche ma continuava a dire che non era vero! ». 

I bimbi possono essere dispettosi, tutti, e magari gelosi delle amicizie in comune. Ho pensato ad un moto di gelosia di B che non ha percepito l’esclusiva del del dono di little V. 

Non so come sia proseguita la cosa, credo che sia intervenuta la maestra per placare un po’gli animi.

Ho ricordato alla mia bimba che aveva fatto bene a sottolineare alla sua amichetta N che la briochina era un dono per lei, ma anche per B e che l’aver voluto condividere una propria cosa è stato comunque un gesto simpatico e di amicizia 😉  

Piccola donnina cresce, si confronta e ascolta (almeno per ora 🙂 ) la propria mamma! 

 

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