Month: novembre 2015

La cura per la tavola

La cura della tavola dueLa cura per la tavola perché curare ogni dettaglio vuole dire attenzione per l’ospite.

Ho sempre amato l’home decor, l’arredamento e tutto ciò che riguarda la cura dei dettagli in casa.

In modo particolare  presto attenzione alla cura della tavola quando ci sono ospiti: amici, parenti.

La buona accoglienza di un ospite in casa propria parte, innanzitutto, dalla cordialità, l’affetto con cui si riceve l’ospite.

Si aprono le porte della propria casa, si permette all’altro di entrare nella propria sfera di intimità domestica e famigliare.

privata”. L’ospite si accomoda sul tuo divano, usa le tue stoviglie, guarda le tue foto di famiglia, condivide il tuo spazio!

L’atto dell’accoglienza è sempre legato ad un’apertura verso l’altro ed un chiaro segnale di volontà di entrare in contatto più intimo con colui che ospitiamo, non credi?

Ho “inaugurato” il periodo natalizio (come sai per me l’ atmosfera natalizia inizia già a fine novembre 😉 ) con un pranzo con amici: ho accuratamente scelto il tovagliato (ricami delle bis-nonne), stoviglie Mikasa  e accessori per la tavola acquistati duranti viaggi in giro per l’Italia.

Ho posto al centro della tavola  delle candele. Il fuoco della fiammella crea una calda atmosfera, anche durante un pasto diurno!

Ho scelto accuratamente segna-posto e sottobicchieri, acquistato fiori freschi posti in un vaso al centro della tavola stessa.

Su i miei carrelli Kartell ho dispostole tazzine da caffè e i bicchierini per i liquorini post pasto e una ciotolina in cristallo con cioccolatini golosi.

Il pasto ha rispecchiato ogni canone dell’enogastronomia della mia terra: antipasti, primi e vino rosso di stagione, tante verdure e dolci  tipici (di cui ti parlerò nei prossimi blog post 😉 )

Inizia così la stagione più conviviale dell’anno in cui si condividere emozioni e… gioie della buona tavola.

La cura della tavola

 

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Blogging… in love!

Qualche mese fa sono approdata su twitter.

Non credevo che presto avrei anche iniziato a “fare blogging”, io che ho sempre guardato con sospetto il mondo del web (seppur incuriosita dalle sue dinamiche)

Il blogging, fenomeno decisamente in rapida ascesa nel mare magnum di internet. Se vuoi conoscere come nasce un blog e in cosa consista il blogging clicca qui .

Ho iniziato timidamente a “cinguettare” sugli argomenti a me più cari: maternità, letteratura, arte.

Da twitter (che rimane il mio social d’elezione) sono passata gradualmente all’apertura di questo blog che gestisco con gioia.

Oltrechemamma è un po’ come se fosse il mio “figlio maschio”, dopo due donzelle c’era bisogno di un cavaliere 😉 

Già da ragazzina, in realtà, avevo un piccolo blog, un virtual space che riempivo di emozioni, avvenimenti, vita di ogni giorno, vita di adolescente impegnata, ma pur sempre adolescente.

Rinasco con Oltrechemamma sperimentando un modo più “maturo” di fare blogging, in primis perché sono cresciuta e, secondariamente, perché il mondo dei blog attualmente contempla un maggior modo di esprimere se stessi sotto varie forme concedendo quindi più spazio a chi racconta e a chi ascolta.

Il mio blog racchiude la mia vita di madre, di professionista, di donna appassionata di poesia e belle lettere, di arte.

Ammetto, però, di aver avuto qualche resistenza prima di lanciarmi in questa avventura da blogger: un blog va aggiornato di frequente, richiede un certo impegno una certa competenza di base del sistema informatico e della piattaforma su cui si decide di installarlo.

Ho maturato l’idea di aprire Oltrechemamma (malgrado una vita che corre a mille km/h e quindi densa di impegni di varia natura) dopo che la mia amica fondatrice del blog My Serendipity mi ha invitata come guestblogger sul suo blog.

Da un articolo riguardante una “ricetta kids” sono arrivata a scriverne un altro sul counseling, poi sul tempo libero ed il benessere e, parallelamente, cresceva la mia amicizia con la mia Serendipity 😉 E’ stata proprio lei a suggerirmi di aprire un blog tutto mio, ad incoraggiarmi a coltivare uno spazio personale sul web.

Nasce Oltrechemamma, compio i miei primi passi da blogger, continua l’amicizia con My Serendipity e se ne intrecciano di altre con donne, mamme e professioniste in gamba e simpatiche.

Tenevo molto  a scrivere questo blog post con cui ringrazio “pubblicamente” la mia My Serendipity per avermi “iniziata” all’ “arte del blogging prodigandosi con consigli e pareri sempre graditi.

Mi fa piacere segnalarti il suo blog e lo shop ad esso connesso: Myserendipityshop , un vero negozio on-line in cui troverai solo accessori realizzati artigianalmente da My Serendipity!

Ho acquistato uno scaldacollo splendido, morbido e versatile proprio dal suo e-store e posso dirti che si tratta di un pezzo realizzato con maestria e… con il cuore!

My Serendipity vuole stupire il suo cliente  regalare emozioni, non ti svelo di più: connettiti al suo shop e capirai cosa vuo dire vendere emozionando!

Buon Shopping!

oltrechemamma blogging

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La Signora Del Quinto Piano

La Signora del Quinto PianoLa violenza sulle donne è antica come il mondo, ma oggi avremmo voluto sperare che una società avanzata, civile e democratica non nutrisse le cronache di abusi, omicidi e stupri.
H. Schneider

LA SIGNORA DEL QUINTO PIANO

La signora del quinto piano
ha un pitone in salotto
un guardiano fidato.
Il suo ex è ogni sera davanti al portone
con un martello in mano.
Non v’è ragione alcuna
di aver paura
di aver paura
questa è una conclusione
dei funzionari della questura.

La signora del quinto piano
approfitta del caos metropolitano
esce sempre al mattino
e con passo spedito si reca a lavoro.
Signorina ha per caso visto mio marito?
Di che che colore era il suo vestito?
Quante lettere aveva in tasca?
Uno due tre, bum!

La signora del quinto piano aveva un pitone antistupro ammaestrato,
un bel giorno il bestione fuggì dal suo covo blindato e arrivò al pian terreno;
non ebba neanche il tempo di battere i denti per la paura
Pepito il chihuahua iperteso poco amichevole della portiera.
Dopo tre settimane
dall’avvenuta cattura del rettile in fuga,
si evidenziò la scomparsa
misteriosa della padrona.

Signorina mica ha visto un uomo col martello?
di che colore era il suo vestito?
Quante lettere aveva in tasca?
uno, due, tre, bum!
Signorina mica ha visto un uomo col martello?
Di che colore era il suo vestito?
Quanto tempo restava in zona?
Le ha rivolto mai la parola?

La signora del quinto piano
fu ritrovata murata nel bagno.
Quella lettera di un anno prima
la prova schiacciante lasciata in questura;
descriveva con precisione
il rituale di sepoltura
ma non vi era alcuna ragione di avere paura, di aver paura.

Signorina mica ha visto un uomo col martello?
Di che colore era il suo vestito?
Quante lettere aveva in tasca?
Uno, due, tre, bum.
Signorina mica ha visto un uomo col martello?
Di che colore era il suo vestito?
Quante lettere aveva in tasca?
Amblimbletta Maletta Maletta…
Amblimbletta Maletta Maletta…

L’uomo col martello è stato avvistato in un bar del centro di Buenos Aires.
Il pitone pochi mesi dopo la sua cattura è tornato a vivere nel suo habitat naturale, in Thailandia.
La portinaia ha deciso di adottare Tino, il mastino, un cane affettuoso e amorevole.
Al quinto piano vive Matilde, una donna scorbutica, allergica ai gatti e ai parenti.
Ah, dimenticavo! I funzionari della questura continuano a dire che non c’è alcuna ragione di avere paura!

 

 

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Una Rete Antiviolenza

LARA – Rete Antiviolenza Provincia di Brindisi

Per info dettagliate sul Progetto Lara clicca qui

Ti invito a partecipare, ove possibile, alle iniziative culturali proposte dalla Rete Antiviolenza della Provincia di Brindisi.

rete antiviolenza

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Il mio Albero di Natale

albero di nataleCome ogni anno a fine Novembre realizzo il nostro Albero di Natale

Perchè così in anticipo?

Fin da bambina il Natale è stato il periodo dell’anno che ho atteso con più ansia, anche più delle lunghe vacanze estive al mare.

Luci, colori, musiche… mi piace tutto del Natale e tutto mi emoziona ancora adesso, probabilmente perchè ricordo il periodo natalizio come il più piacevole momento vissuto da me bambina con i miei familiari.

Il tempo passa ed ora come mamma vivo il Natale con ancor più grande felicità perchè leggo nello sguardo delle mie figlie desiderio di armonia e di allegria!

ecco quindi che ho già realizzato già il nostro Albero di Natale, cos’ l’atmosfera la viviamo proprio tutta e più a lungo 😉 

Ti descrivo nel dettaglio come è stato addobbato il nostro Albero di 2,10 mt di altezza:

  • 300 luci led bianco caldo
  • stelline e cuoricini in feltro (60) realizzate da una mia amica con buona attitudine ai lavori manuali
  • 3 befanine (acquistate in uno dei mercatini di Natale qui in città)
  • un orsetto in vetro soffiato acquistato a Venezia qualche anno fa
  • un cuore in legno lavorato della linea, che adoro, My Doll (questo cuoricino è stato la bomboniera del primo compleanno di big V)

Semplice e con predominanza del colore bianco per rimanere in sintonia con i colori dell’arredamento del mio salotto (bianco e nero). 

Ho appeso un cuore bianco sia in prossimità della libreria che in camera delle bambine, un cuore che rappresenta l’amore che ci lega.

Per l’illuminazione in giardino non ho ancora provveduto, ma credo che sceglierò ugualmente luci led bianche in linea di continuità con quanto allestito all’interno della casa.

Anche l’Albero di Natale è un oggetto di arredamento, oltre a rivestire il ruolo di “Re” del periodo natalizio. C’è chi ama, come me, addobbarlo con gli stessi colori della casa, chi lo vuole coloratissimo, chi lo sceglie “mini” e solo come oggetto simbolico del Natale.

Scrivo questo blog post proprio mentre Lui (il mio Albero) luccica e mi tiene compagnia. Mentre lo ammiro si affollano nella memoria tanti ricordi di me bambina e rivivo, ancora una volta, la magia del Natale.

 

Un Abete Speciale, G.Rodari

Quest’anno mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello, lo farò nella mente,
con centomila rami,
e un miliardo di lampadine
e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.
Un raggio di sole
per passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.
E poi giochi,
giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione, cento milioni
di bellissimi doni
per quei bambini
che non ebbero mai
un regalo di Natale,
e per loro un giorno
all’altro è uguale,
e non è mai festa.
Perchè se un bimbo
resta senza niente,
anche un solo, piccolo,
che piangere non si sente
Natale è tutto sbagliato.

 

 

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