Questa è la storia di un Orco: l’Orco delle more
Un freddo giorno d’inverno un orco goloso se la prese con un rovo.
Voleva le more, era arrabbiatissimo perchè aveva fame e sul rovo non c’erano le more.
Il rovo perse la pazienza:
– ma nessuno ti ha spiegato qual’è la stagione delle more?-
-No – Rispose l’Orco delle more.
-La fine dell’estate, asino!- disse il rovo.
L’orco, ancora più indispettito, se ne tornò nella sua grotta, dove, per la delusione e per la rabbia, si addormentò e dormì per sette stagioni.
Quando si svegliò era già tarda estate.
Andò affamatissimo al rovo di more. I frutti erano piccolissimi, rinseccoliti, e l’Orco delle more, arrabbiatissimo, se la prese con il rovo, iniziò a strappare via i rami, pungendosi le mani con le spine, mentre urlava un pò per rabbia e un pò per il dolore.
Il rovo rivolgendosi all’Orco disse:
– non è colpa mia se le more sono poche e rinseccolite.
Questa estate la stagione è stata asciutta, e un pò per le poche piogge, un pò per il gran caldo i miei frutti sono così come li vedi. –
-Ma non disperare – continuò a dire il rovo – vai dal corbezzolo amico mio, nel boschetto qui vicino e vedrai che lui potrà soddisfare la tua fame-.
A quelle parole l’Orco si diresse in quella direzione e giunto sul posto mangiò così tanti corbezzoli che, non solo si saziò, ma ebbe un gran mal di pancia, per aver esagerato.
Quei frutti rossi e appetitosi avevano saziato il suo appetito, ma aveva proprio esagerato.